La necessità aguzza l’ingegno. Se la dote intellettuale non è mai mancata a Batman, il fatto che debba affrontare la carenza di mezzi è sicuramente più inconsueto.
Spoiler sulla saga di Batman “Joker War”
Si è chiuso da poco il crossover Joker War, di cui Panini Comics ha iniziato il mese scorso la pubblicazione italiana, su Batman 19. Nel corso della storia, la nemesi del Cavaliere Oscuro prende possesso dell’intero patrimonio di Bruce Wayne, compresa l’attrezzatura da supereroe e, appunto, la Batcaverna. Solo l’ultima di una serie di “imprese” compiute da Joker nella saga: ha fatto il lavaggio del cervello a Nightwing (Dick Grayson), si è costruito un costume da Batman, ha creato un esercito di zombi con una versione modificata del suo gas.
Alla fine di Joker War, Catwoman inganna il Pinguino e l’Enigmista per farsi aiutare a recuperare il patrimonio di Bruce Wayne e darlo alla famiglia di Lucius Fox, amministratore della Wayne Enterprises.
La nuova Batcaverna
Il fumetto dove compare la nuova base di Batman è Detective Comics 1034, scritto da Mariko Tamaki e disegnato da Dan Mora, pubblicato da DC Comics negli Stati Uniti a fine marzo. A causa di Joker, come detto, Bruce Wayne ha “un accesso limitato” ai propri beni, di conseguenza non dispone di batveicoli. Per garantire la sicurezza di Gotham, decide allora di costruire una rete di micro-Batcaverne nel sottosuolo della città.
Per settant’anni la pulizia sotterranea non è stata gestita dall’amministrazione comunale di Gotham: per costruire la Batcaverna diffusa, il “Batman operaio” è costretto a ripulire da solo i tunnel che collegano i vari punti di accesso e le caverne.
Dopo tre giorni di fatiche, Bruce Wayne capisce che cosa vuol dire davvero lavorare (in una caverna, precisa l’ex miliardario) e incappa in un problema da comune mortale: un banale mal di schiena. Davvero incredibile per l’uomo dalle mille risorse, in grado affrontare esseri potentissimi, fermare Superman (The Dark Knight Returns) e guarire dalla paralisi (Knightfall e Knightquest).