Lo scorso febbraio, Avatar: The Last Airbender, serie animata conosciuta in Italia come Avatar: L’ultimo dominatore dell’aria, festeggiava il suo quindicesimo compleanno. Quindici anni fa, Dante DiMartino e Bryan Konietzko davano vita ad uno dei cartoni più popolari degli anni 2000, vincitore di numerosi premi e considerato come una delle migliori serie animate occidentali di tutti i tempi.
In un mondo dominato dai quattro elementi, tanto da dare il nome alle quattro nazioni esistenti, le Tribù dell’Acqua, la Nazione del Fuoco, il Regno della Terra e i Nomadi dell’Aria, il cartone racconta la storia di Aang, piccolo Nomade dell’Aria, che deve apprendere come imparare a controllare i quattro elementi per poter svolgere il suo ruolo di Avatar: l’unico che può controllare Acqua, Terra, Fuoco e Aria allo stesso tempo e fungere da elemento di equilibrio per il mondo. Un ruolo molto difficile da accettare per il ragazzino che sente considerevolmente il peso dell’enorme responsabilità che ha ereditato. Il giovane dominatore dell’aria si ritroverà accompagnato da molti interessanti personaggi, tra avventure in giro per il mondo nel tentativo di fermare il terribile piano del Signore del Fuoco.
Everything changed when Avatar: The Last Airbender came into our lives 15 years ago pic.twitter.com/SQF5CpcYRv
— NickRewind (@NickRewind) February 21, 2020
Negli Stati Uniti, Netflix ne ha reso disponibile lo streaming del cartone per tutti gli abbonati dal 15 maggio, mentre risulta già disponibile per gli utenti italiani che desiderino vedere o rivedere per l’ennesima volta le avventure di Aang. Dante Basco, voce di Zuko e Jack DeSena, voce di Sokka, ne hanno approfittato per iniziare un watch party della serie in diretta sul proprio account Twitch con l’intento di raccogliere fondi a scopo benefico.
#Avatar #LetsWatch PARTY tmrw Fri. May 15th 3pm PST with me & #JackDeSena (#Sokka) with @honor_society_ on our #twitch! https://t.co/QUn9TVXMEm Join us! Celebrating its release on #Netflix & raising money for charity! #ATLA #Zuko https://t.co/wizjjPElqH
— Dante Basco (@dantebasco) May 14, 2020
Avatar: The Last Airbender era stato protagonista nel 2010 di un adattamento cinematografico firmato M. Night Shamalayan, un film che non era però stato accolto positivamente dalla critica e soprattutto dai fan della serie. Gli autori però non demordono e nel settembre 2018 hanno è stata annunciata una nuova produzione Netflix del live-action di Avatar, attraverso un tweet con un’interessante immagine concept.
A reimagined, live-action “Avatar: The Last Airbender” series is coming to Netflix!
(ᴄᴏɴᴄᴇᴘᴛ ᴀʀᴛ ʙʏ Jᴏʜɴ Sᴛᴀᴜʙ) pic.twitter.com/YsMoE4UguV
— Netflix Queue (@netflixqueue) September 18, 2018
Gli stessi autori, al momento dell’annuncio, dichiararono di essere eccitati per l’opportunità di riprodurre cinematograficamente la serie, con la possibilità di affidare ad un cast di tutto rispetto una prospettiva più profonda dei personaggi, della storia, dell’azione e di tutto il mondo di Avatar.
Cosa sappiamo fino ad ora sull’adattamento di Avatar: The Last Airbender
Il sito web What’s on Netflix fa il punto della situazione ad un anno e mezzo dall’annuncio ufficiale.
Prima di tutto, la trama rimarrà più che fedele all’originale e la partecipazione dei due creatori dello show non può essere che una garanzia. Per di più, le musiche saranno composte dallo stesso Jeremy Zuckerman, autore della colonna sonora del cartone.
Per quanto riguarda il cast, l’unica certezza è la volontà di ingaggiare un cast che abbia grande affinità culturale con i personaggi, in modo da rendere il mondo di Aang molto simile a come è stato pensato. Lo scorso gennaio, Daniel Ritchman, noto ricercatore di scoop americano, ha affermato tramite un post, che i produttori sono alla ricerca di un cast che sia prevalentemente asiatico e che l’attore che interpreterà Aang dovrebbe avere tra i 12 e i 14 anni.
Così come la serie animata, anche lo show sarà composto da tre stagioni che copriranno la narrazione dei sessantuno episodi del cartone. Nell’evenienza che Netflix voglia allungarne la durata, si prevede che ciascuna stagione possa essere divisa in due, portando a sei le possibili stagioni dell’adattamento.
Ma quanto ancora dovremo aspettare?
Originariamente la produzione sarebbe dovuta cominciare nel 2019 ma tramite un post su Instagram, Konietzko fa sapere che, trovandosi alle prese con un lavoro per loro nuovo, stanno procedendo più lentamente del previsto, almeno per il momento.
Si mostra però sicuro che le cose inizieranno a prendere un ritmo inaspettatamente veloce prima che se ne accorgano. Chiude con un ringraziamento ai fans per l’entusiasmo che gli trasmettono, ma chiede loro di pazientare perché ci tengono a fare le cose per bene e spesso la pressione di realizzare qualcosa in fretta ha dimostrato che non porta a risultati eccellenti.
Meglio fare le cose bene, che in fretta. Come dargli torto!
Dato che si è ancora in piena fase di pre-produzione e lontani dall’inizio delle riprese, è praticamente sicuro che l’uscita non sarà nel 2020 ma si ipotizza verso la fine del 2021 o più realisticamente nella primavera del 2022.
I fans attendono quest’uscita con un mix di paura e eccitazione: la prima dettata dalla tradizionale storia di adattamenti cinematografici poco riusciti, sia di serie animate in generale sia del precedentemente citato film di Shamalayan; la seconda legittimata dagli ottimi lavori eseguiti fin qui da Netflix e dalla presenza di DiMartino e Konietzko come produttori esecutivi e showrunner.
Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi sperando di vedere un adattamento di Avatar: The Last Airbender degno di questo nome, anche a costo di aspettare altri due anni.
Yip-yip!