Attack on Titan non è nato subito come uno dei più grandi franchise anime di tutti i tempi. Nel 2006, infatti, la serie brutale di Hajime Isayama venne inizialmente rifiutata da Weekly Shonen Jump, che riteneva il tono troppo cupo rispetto ai suoi titoli più celebri come Dragon Ball e One Piece. In un colpo di scena, la serie venne poi accolta da Bessatsu Shonen Magazine e si affermò come uno dei titoli più importanti nel panorama anime. Ora, gli editori che hanno introdotto Eren Jaeger e compagni vogliono offrire una seconda possibilità anche ad altre “serie morte”, proprio come accade ai Titani nella storia.

In un nuovo messaggio rivolto ai futuri mangaka, i redattori di Bessatsu Shonen Magazine hanno invitato gli artisti a ripresentare proposte precedentemente scartate. La dichiarazione recita: “Perché non vendicarsi su Bessatsu Shonen Magazine? Anche se un progetto è stato rifiutato in passato per vari motivi, ci sono sicuramente idee che oggi possono e devono essere realizzate! Vi invitiamo a inviare i vostri potenti ‘revenge name’ per avere una possibilità di serializzazione!”. La casa editrice Kodansha, nota per aver ospitato numerose serie troppo oscure per Weekly Shonen Jump, dimostra ancora una volta il proprio interesse per storie più intense e mature. Il concorso, intitolato con ironia “Revenge Name Competition”, potrebbe così dare vita al prossimo grande manga.

Il futuro possibile di Attack on Titan
Anche se Hajime Isayama ha lasciato intendere che i Titani potrebbero teoricamente tornare in un futuro di guerra e terrore, la scena post-credit di Attack on Titan sembra più un messaggio simbolico: la guerra non potrà mai essere davvero sconfitta. Proprio come accade per serie leggendarie come Fullmetal Alchemist e Cowboy Bebop, anche se la storia del Corpo di Ricerca è conclusa, l’opera continua a vivere nell’immaginario collettivo. Recentemente, il musical live-action Attack on Titan: The Musical ha portato in scena spettacolari acrobazie unite a una colonna sonora rock, arrivando anche in Nord America.

Isayama ha dichiarato più volte di non avere intenzione di creare un sequel alla sua opera. Tuttavia, è aperto all’idea di tornare saltuariamente nell’universo narrativo per raccontare brevi storie, come ha fatto con Attack on Titan: Bad Boy. Il sogno personale dell’autore resta quello di aprire una sauna, e anche se probabilmente non sarà a tema Titan, Isayama ha già creato diverse illustrazioni che mostrano i suoi personaggi in visita in una sauna immaginaria.
Con serie come One Piece che ricevono remake anime, non è escluso che un giorno anche il Survey Corps possa fare ritorno sotto una nuova veste.