Nuova avventura inedita per Asterix, l’eroe gallico creato da René Goscinny (testi) e Albert Uderzo (disegni). Il 28 ottobre Panini Comics pubblica Asterix e il Grifone, trentanovesimo volume della serie, in vendita a € 9,90.
Il volume cartonato, con 48 pagine a colori in formato 21,8×28,7 cm, è opera di Jean-Yves Ferri e Didier Conrad, già autori delle ultime 4 opere della serie: Asterix e i Pitti, Asterix e il papiro di Cesare, Asterix e la corsa d’Italia e Asterix e la figlia di Vercingetorige.
Nei mesi scorsi abbiamo avuto qualche anticipazione su Asterix e il Grifone:
- A gennaio, abbiamo visto Panoramix svegliarsi di soprassalto, decidendo di partire per una meta lontana per aiutare un vecchio amico, naturalmente accompagnato da Asterix e Obelix
- In primavera, abbiamo scoperto che i tre amici erano alla ricerca di un animale mitico: il Grifone
- durante l’estate, abbiamo accompagnato i protagonisti nel grande periplo verso la loro misteriosa destinazione
Nella tavola pubblicata in anteprima, vediamo gli oscuri totem raffiguranti il Grifone del titolo, in una grande distesa selvaggia e innevata, attraversata dall’esercito romano. Nel grifone, il corpo di leone simboleggia la forza, gli occhi penetranti dell’aquila sono l’attenzione vigile, gli artigli e il becco adunco da rapace raffigurano la ferocia. Le prime tracce del mito sono state trovate in Iran, impresse in sigilli d’argilla di 3500 anni fa.
Didier Conrad, che dal 2013 ha ereditato il ruolo di Goscinny, illustra i problemi affrontati nel disegnare il nuovo albo di Asterix:
“Nuovo albo, nuova sfida! In Asterix e la Corsa d’Italia (2017), per esempio, si trattava delle numerose tavole raffiguranti cavalli, tanto cari ad Albert. Per questa trentanovesima storia, invece, il mio compagno d’avventura Jean-Yves Ferri mi ha sfidato a rappresentare il freddo!
Non è facile evitare la monotonia illustrando paesaggi tutti bianchi! Un autentico rompicapo e lunghe notti letteralmente… in bianco!La prima vignetta dell’albo dove appaiono questi paesaggi spettacolari è stata la più facile e anche una strizzata d’occhio alla serie (vedi La Corsa d’Italia!): è tutta bianca e corredata dalla didascalia: ‘Un’immensa steppa ghiacciata e ammantata dalla nebbia…’ Da qui le cose si sono fatte molto più complicate!”
Lo sceneggiatore Jean-Yves Ferri ci dice invece qualcosa in più sul ruolo del Grifone:
“Nell’albo il Grifone è l’animale totemico dello sciamano. In un certo senso, rappresenta l’ignoranza dei Romani e la loro maniera fantasiosa di immaginare la fauna di un mondo che, all’epoca, era ancora ampiamente inesplorato. Benché dotato di un corpo di leone e una testa di aquila, ai loro occhi esso non sembrava più improbabile di una giraffa o di un rinoceronte.
Ma nel corso della loro avanzata ai confini del Barbaricum, il dubbio finisce per insinuarsi. E se si trattasse di un potente dio della Natura? La loro mentalità di conquistatori comincia così a vacillare… Soprattutto perché Asterix e Obelix (senza dimenticare Idefix!), giunti in aiuto dei Sarmati, non faciliteranno loro il viaggio!”
Asterix in trasferta: un “Eastern” nella terra dei Sarmati
La lunga trasferta che attende Asterix è caratterizzata da grandi distese selvagge, innocenti che devono difendersi dai cattivi, scene d’azione: sembrerebbe un classico Western, se non fosse che l’ambientazione sono le steppe innevate dell’Europa dell’Est. Dunque è più corretto parlare di Eastern.
Mentre l’Europa occidentale è caratterizzata dall’impero romano (e dal villaggio di Galli che gli resiste fieramente!), a est, c’è il Barbaricum, un ampio territorio selvaggio e inesplorato. Tra le popolazioni che abitano laggiù ci sono i Sarmati, popolo iranico originario delle steppe del Volga e del Kazakistan occidentale, delle zone ai piedi dei monti Urali meridionali. Antenati degli Slavi, vissero a nord del mar Nero per oltre un millennio, a partire dal VII secolo avanti Cristo.
Per saperne di più, ci viene incontro il volume Astérix, les peuples antiques expliqués, di Bernard-Pierre Molin, edito nel 2020 da EPA. Menzionati per la prima volta nel V secolo avanti Cristo da Erodoto, i Sarmati erano un popolo nomade di guerrieri e cavalieri. Già comparsi brevemente in Asterix e la Corsa d’Italia, vivevano nella steppa, si allearono con gli Sciti nella lotta contro i Persiani, per poi soppiantarli e, nel II secolo avanti Cristo, dominare buona parte dell’Europa centrale.
Le affinità con gli Sciti erano culturali, linguistiche (comune famiglia indo-iraniana) e sociali: entrambi i popoli erano attenti alle pari opportunità, tanto che le donne, vestite e armate come gli uomini, diedero origine al mito delle Amazzoni raccontato proprio da Erodoto.
Al centro di scambi culturali, tecnologici, commerciali e militari, stupirono i Romani per le tecniche di guerra e le abilità dei cavalieri (poi ereditate dai Cosacchi), vennero reclutati come mercenari dell’Impero e raffigurati a cavallo sulla colonna Traiana, inaugurata a Roma nel 113 dopo Cristo.
Asterix il gallico
Apparso per la prima volta nel 1959 sulla rivista Pilote, Asterix diventa presto un grandissimo successo editoriale: i 38 volumi hanno venduto quasi 400 milioni di copie e sono stati tradotti in oltre 100 lingue.
Le storie sono ambientate nel 50 avanti Cristo e sono incentrate su un villaggio nell’antica Armorica (odierna Bretagna), unico della Gallia a resistere all’invasione dell’impero romano di Giulio Cesare, nonostante sia circondato dagli accampamenti di Babaorum, Aquarium, Petibonum e Laudanum.
I protagonisti sono Asterix e Obelix, resi invincibili dalla pozione magica del druido Panoramix: il primo la assume all’occorrenza, il secondo è caduto nel pentolone da piccolo, rimanendo rinforzato in modo permanente. Asterix è piccolo, astuto e coraggioso. Voluto da Uderzo come spalla del protagonista, Obelix è enorme, insaziabile, porta sulla schiena un menhir, è simpatico ma irascibile, porta sempre con sé il cane Idefix.
Tra i numerosi comprimari, il bardo stonato Assurancetourix, poco apprezzato, e i soldati romani, regolarmente sconfitti e malconci dopo gli scontri con i protagonisti.