Nel 2009 Brian Michael Bendis dà il via ad Assedio, un cross-over che si collega strettamente a due suoi eventi recenti: attinge al finale di Secret Invasion, in cui Osborn riesce a prendersi il merito della sconfitta degli Skrull, e al percorso fatto dal villain durante Dark Reign.
Alla miniserie di 4 numeri, disegnata da Oliver Coipel, colorata da Mark Morales e pubblicata tra marzo e giugno 2010, si legano numerose testate, sia tie-in dell’evento sia regolari:
- Siege: Embedded nn. 1-4
- Siege: Spider-Man
- Siege: Young Avengers
- Siege: Loki
- Siege: Captain America
- Siege: Secret Warriors
- Thor nn. 607-610
- Dark Wolverine nn. 82-84
- New Avengers nn. 61-64
- Mighty Avengers nn. 32-36
- Dark Avengers nn. 13-16
- Avengers: The Initiative nn. 31-35
- Thunderbolts nn. 138-143
- New Mutants nn. 11
Trama di Assedio
Dopo il Ragnarok che ha distrutto Asgard e i suoi dei, resta solo lo spirito di Thor: ereditati i poteri di Odino, il Tonante ritorna nel corpo del medico Donald Blake e decide di ricostruire Asgard sulla Terra, in sospensione sull’Oklahoma, riportando in vita il suo popolo e dando il comando a Balder.
Grazie alla ricchezza e al merito della vittoria contro gli Skrull, conseguito con l’inganno, Norman Osborn è riuscito a riscostruirsi una reputazione pubblica. Arrivato al vertice dello SHIELD, lo ha rinominato HAMMER, intenzionato segretamente a usare tutta la tecnologia disponibile per controllare i supereroi e conquistare la Terra.
Al suo servizio ha anche una squadra di Avengers composta da villain camuffati, gli Oscuri Vendicatori (evoluzione dei Thunderbolts).
Osborn continua a sentire la voce della propria identità segreta, Goblin. Il folletto e soprattutto Loki lo convincono ad attaccare Asgard. Solo una parte della Cabala, gruppo che riunisce alcuni dei più potenti criminali del pianeta, viene convinta a collaborare.
Il pretesto per l’attacco è un incidente provocato dai criminali U-Foes su ordine dello stesso capo dell’Hammer: la colpa viene attribuita all’asgardiano Volstagg. Indossata l’armatura da Iron Patriot, Osborn guida l’assalto: la difesa di Thor non è sufficiente contro Robert Reynolds, Sentry, e gli altri Oscuri Vendicatori.
Steve Rogers organizza un gruppo di Vendicatori per intervenire in difesa di Asgard, coinvolgendo tra gli altri Spider-Man, Luke Cage e Miss Marvel. Per influenzare l’opinione pubblica, Osborn assolda un conduttore di talk show per la cronaca ufficiale dell’evento. Nelle file degli Oscuri Vendicatori la divinità Ares scopre le intenzioni di Osborn e si ribella, ma viene dilaniato da Sentry.
Tony Stark, risvegliatosi dal coma, riprende il controllo dell’armatura di Osborn: il criminale viene arrestato da Capitan America e dichiara di non avere più controllo su Sentry, che sta per diventare inarrestabile. Sentry è posseduto da Void, suo alter ego malefico e se possibile ancora più potente, che Osborn considera l’Angelo della Morte.
Pentito di aver plagiato Osborn e di ciò che ne è conseguito, Loki chiede perdono a Odino e usa le Pietre delle Norne per potenziare gli Avengers: Void se ne accorge e lo uccide. Rinforzati dall’incantesimo e scossi per l’accaduto, Thor e i suoi compagni attaccano Void, aiutati da Stark che fa precipitare l’elivelivolo sull’essere.
Void si trasforma nuovamente in Robert Reynolds, che chiede a Thor di ucciderlo. Il tonante si rifiuta, ma ritorna Void: a questo punto Thor lo elimina con un potentissimo fulmine e lo porta sul sole per bruciarne i resti.
Osborn e la squadra vengono arrestati, mentre Steve Rogers stabilisce che Bucky Barnes è l’unico Capitan America. Thor costruisce sopra l’Avengers Tower un portale che conduce ad Asgard.
Come nuovo capo dello SHIELD, Steve Rogers abolisce l’Atto di Registrazione dei Superumani che aveva causato la guerra civile, mantiene l’iniziativa dei 50 Stati (una squadra di eroi in ogni Stato americano) e stabilisce la divisione degli Avengers in tre gruppi: la squadra “classica” (con il nuovo Cap, Iron Man e Thor), i Vendicatori Segreti e i Nuovi Vendicatori.
Sviluppo
Bendis scrive una miniserie avvincente, supportata dai soliti ottimi dialoghi, con una trama non eccessivamente contorta rispetto al suo standard. Gli eventi che hanno preceduto Assedio hanno, come di consueto per l’autore, sconquassato elementi portanti del mondo Marvel: i villain sono al comando della società mentre la comunità degli eroi è spaccata, con buona parte di loro in clandestinità per non aver rispettato l’Atto di Registrazione.
Inoltre all’inizio di Assedio sostanzialmente mancano le 3 colonne degli Avengers: Steve Rogers non è più Capitan America, Stark è in coma, Thor è appena uscito dal Ragnarok che ha ucciso gli asgardiani.
L’arrivo al potere di Osborn è l’occasione per una polemica contro la presidenza Bush jr appena terminata: anche in questo caso un uomo molto potente era arrivato ai vertici degli Stati Uniti e aveva imposto una disastrosa politica estera fondata sull’aggressione pretestuosa.
Interessante lo sviluppo degli Oscuri Vendicatori, nati nel precedente arco narrativo Dark Reign dello stesso Bendis, composti da ex Thunderbolts come Bullseye, Moonstone e Venom, e da nuovi due membri come Ares, Sentry e il mutante Daken, figlio di Wolverine.
Guidati da Osborn con l’identità di Iron Patriot e un’armatura di Stark dipinta con i colori della bandiera statunitense, i Dark Avengers assumono le identità di Vendicatori storici:
- Bullseye impersona Occhio di Falco
- Venom (controllato con psicofarmaci) si finge Spider-Man
- Moonstone è Miss Marvel
- Daken indossa il costume del padre Wolverine
- Ares e Sentry sono ex Vendicatori
Il fumetto offre anche una riflessione su poteri immensi affidati a singole persone, oltretutto fuori controllo: è il caso sia di Osborn, che oltre ai consueti deliri subisce la manipolazione di Loki, sia di Sentry, un personaggio mentalmente poco stabile e talmente potente da essere difficile da gestire.
Questa volta avviene il peggio, con l’alter ego Void che prende il sopravvento: per fermarlo è necessario un potenziamento degli eroi, eseguito da un Loki provvidenzialmente pentito delle proprie malefatte.
Per quanto riguarda le morti eccellenti, sono state spettacolari, benché in modo diverso: splatter quella di Ares, che non è più tornato, epica quella di Sentry, tornato più volte, anche nel recente King in Black.
Ottimo anche l’aspetto visivo di Assedio, grazie agli ottimi disegni di Olivier Coipel che ha firmato i 4 numeri della miniserie. Alcune tavole in particolare sono davvero spettacolari e di impatto, in generale la parte grafica è valorizzata da una composizione molto dinamica e griglie che si adattano alle scene.