Mushoku Tensei è uno degli anime più apprezzati, ma anche discussi, della stagione invernale 2020-2021, per via della sua rappresentazione della sessualità. Basti pensare che la sua trasmissione in Cina è stata sospesa dopo poche puntate per presunta immoralità e per contenuti misogini.
Recentemente Asahiro Kakashi, il disegnatore del manga Kumo desu ga, Nani ka? tratto dall’omonima serie di light novel di Okina Baba, si è espresso su Twitter con un lungo post in cui loda proprio il modo in cui Mushoku Tensei ha portato sullo schermo il sesso, ma anche più in generale le tematiche trattate dall’opera:
“Guardare l’adattamento animato di Mushoku Tensei ha rafforzato in me l’opinione che sia tanto un punto di riferimento per i romanzi della Shо̄tetsuka ni Narо̄ (la casa editrice che pubblica Mushoku Tensei) quanto un lavoro con un certo grado di eccentricità. Cercherò di scrivere cosa c’è di tanto eccezionale al riguardo. L’eccentricità di Mushoko sta nella sua “affermazione della volgarità”. Le storie che sono uscite in seguito tendono a smorzare inconsciamente le rappresentazioni sessuali, forse perché le usano deliberatamente come fanservice per attirare i lettori. Tuttavia, nel caso di Mushoku, il sesso è descritto candidamente come una cosa normale. Genitori che hanno già un figlio cercano ogni notte di concepirne un altro, e membri della famiglia reale si eccitano con una cameriera davanti a un bambino.
C’è una distinzione molto sottile tra “Questo è come vorrei che fosse” e “Questo è come è“. Non sono i momenti di sesso convenienti e felici che avresti se lavorassi partendo da una fantasia. Invece, immagina il senso pratico di un luogo dalla storia umana e quando si tratta di sesso costruisce una cultura immaginaria. Certo, questo include alcune perversioni personali, ma il fatto che li descriva senza batter ciglio è atipico.
In ogni caso, quando si tratta della morale rappresentata in un’opera di fantasia, c’è la tendenza di riflettervi i valori dell’età moderna, ma quando si tratta di sesso, tendono troppo spesso ad andarci piano. In fin dei conti, se intendi rappresentare una cultura al livello del Medioevo, allora non c’è modo di evitare di parlare di sesso. Mushoku lo rappresenta senza pretese. Addirittura mostra tranquillamente donne che si masturbano. Poiché è stato serializzato gratuitamente, è stato capace di sdoganare il tabù.
Il protagonista senza speranza non ha affermato i propri tratti negativi. I lati negativi non sono stati nascosti per diventare qualcosa di nobile. Nella sua disperata strada, il protagonista prova rimorso per le proprie azioni e lotta per vivere una vita migliore. Come risultato, è “accettato”. Penso che questa prospettiva di “accettare qualcuno, difetti e tutto il resto” manchi nella cultura mediatica contemporanea.
Rudeus cresce. Tuttavia, la sua essenza di pervertito di mezza età non cambia. Anche allora, gli è permesso di vivere una vita che “porta frutti”. In questo, c’è un senso di perdono verso gli altri. E’ l’antitesi del tipo di odio che spinge le persone a intimidire e ostracizzare gli altri a causa della loro disperazione. Benché sia convinto che alcune persone proveranno un disgusto viscerale verso un volgare pervertito, il tema di questo lavoro è che persino qualcuno come lui può essere perdonato.
Potrei aver esagerato, ma penso che catturi lo spirito della frase di Buddha: “I peccatori hanno ancora più bisogno di salvezza delle brave persone”.
Già a gennaio l’autore delle light novel di Mushoku Tensei, Rifujin na Magonote, aveva commentato a proposito della natura del suo protagonista: “Ci sono un sacco di persone che non accettano che il protagonista di Mushoku Tensei resti un pervertito anche dopo essersi reincarnato. E’ lo stesso nell’opera originale. Ma non è che abbia un sacco di rimpianti per essere stato un pervertito nella sua vita passata. Ecco perché nell’isekai non pensa necessariamente: ‘Vivrò la mia vita seriamente! Il che significa anche smettere di essere un pervertito!'”
Mushoku Tensei: la trama
Mushoku Tensei è nato sotto forma di opera digitale sul sito web Shōsetsuka ni Narō il 22 novembre 2012, ma in seguito al grande successo è diventata una serie di light novel cartacee pubblicate da Media Factory. Un adattamento manga dell’opera, disegnato da Yuka Fujikawa, è partito nel giugno 2014 sulle pagine di Monthly Comic Flapper.