Per la recensione di oggi ho deciso di portare una serie anime molto breve, che sicuramente farà piacere scoprire a tutti coloro che vanno cercando serie anime un po’ scadenti, giusto per farsi quattro risate.
Aoi Sekai no Chuushin de è un anime prodotto da S-Wood e Team Crimson, trasmesso tra ottobre 2012 e aprile 2013, per un totale di soli tre episodi. L’anime è ispirato dalla serie manga scritta da Anastasia Shestakova e disegnata da Crimson, pubblicata da Micro Magazine dal 2007 e raccolta in un totale di dieci tankobon. L’intento dell’autrice è trasformare la cosiddetta “guerra delle console“, una battaglia economica tra gli allora colossi SEGA e Nintendo, in un battle shonen fantasy.
La trama di Aoi Sekai no Chuushin de
Gear è un giovane ragazzo con capelli e occhi blu, dotato di un’incredibile velocità, che vive nel villaggio Marcthree, nel regno di Segua; suo padre Alex era stato il generale più forte del regno e lo lasciò per andare in guerra contro il Regno di Ninterudo, governato dal crudele imperatore Marcus; da allora vive con i fratelli adottivi Nel e Til. Un giorno alcuni soldati di Ninterudo attaccano il villaggio e uccidono Til; Gear decide allora di unirsi all’esercito di Segua per ottenere vendetta.
Impressioni
La storia di per sé parte con presupposti interessanti ed è divertente provare a indovinare a quali personaggi SEGA o Nintendo si ispirano i protagonisti della storia; Gear, ad esempio, è modellato sulla figura di Sonic, il riccio dotato di super velocità mascotte della casa SEGA, mentre Marcus, l’imperatore del Regno nemico, è chiaramente ispirato a Mario, personaggio di spicco della Nintendo.
I poteri di cui sono dotati i personaggi sono molto interessanti e si rifanno alla loro controparte videoludica; Gear, come già detto, dispone di un’incredibile velocità; Tejirof, un mercenario pervertito, crea barriere grazie alla sua energia magica, richiamando l’ispirazione a Tetris; Pirika, ispirata a Pikachu, si veste sempre di giallo ed è in grado di utilizzare l’elettricità; Marcus, che ricorda molto nell’aspetto la sua controparte Mario, è dotato di una super forza e cavalca un dinosauro di nome Yozu (ispirato chiaramente a Yoshi).
Gli aspetti negativi della serie sono forse da ricercarsi nel modo in cui l’anime è stato diretto e realizzato; molti dei personaggi, in primis, non dispongono di un character design incisivo e memorabile, rendendoli delle semplici figure di sfondo che non risaltano mai e finiscono ben presto nel dimenticatoio. Anche la caratterizzazione, alla fine, non è granché, dai piatti personaggi femminili, a Tejirof che alterna una frase a una scadente battuta sconcia. Nulla da dire, però, sulla realizzazione del protagonista o dell’antagonista principale.
Le animazioni sono forse uno dei pochi pregi della serie, assieme ai disegni: nonostante a volte risultino poco dinamiche, nel complesso sono ben realizzate, anche se non a livelli eccelsi.
La parte peggiore probabilmente è il ritmo con cui viene portata avanti la storia: con lo scopo di produrre qualcosa il più fedele possibile al manga originale, i due studi di animazione penso abbiano cercato di ridurre il più possibile il tempo della narrazione, in modo da includere una porzione di manga più ampia possibile. Così nei primi tre minuti del primo episodio viene ucciso Til, Gear sconfigge i soldati che hanno attaccato il suo villaggio, viene inclusa l’opening e Gear si unisce all’esercito di Segua.
L’anime segue poi quella che probabilmente è il primo arco narrativo del manga, forse quello meno interessante e che, per pretendere di essere un battle shonen, contiene solo un combattimento vero e proprio, tra l’altro nemmeno svolto dal protagonista.
In definitiva quest’anime vuole essere un riassunto degli eventi iniziali del manga, ma risulta essere un caotico miscuglio di elementi che difficilmente lo spettatore riesce perfettamente a cogliere, un po’ per la noia, un po’ per la banalità; troppa carne al fuoco e troppo poco tempo a disposizione per presentarla, insomma.
Che dire, infine, del comparto sonoro? Una opening tutt’altro che memorabile, così come le colonne sonore.