Il Signore degli Anelli non ha bisogno di presentazioni. Tutti conoscono, anche solo per sentito dire, l’opera letteraria nata dalla penna di John Ronald Reuel Tolkien, che attingendo a piene mani dalla mitologia germanica ( e da svariate altre fonti che sarebbe troppo lungo elencare) ha dato vita al fantasy moderno fissandone i canoni fondamentali. E chi non ha letto il libro probabilmente ha comunque visto la trilogia cinematografica diretta da Peter Jackson tra il 2001 e il 2003, vincitrice di ben 17 Oscar e svariati altri premi.
In più, nel corso degli anni Il Signore degli Anelli, o meglio l’universo fantastico in cui è ambientato il romanzo, ha dato vita a un universo mediatico fatto di videogiochi di ogni genere, dai classici RPG agli strategici in tempo reale, e Amazon sta attualmente producendo una serie televisiva che si annuncia essere una delle più costose di tutti i tempi.
Ma presto i fan di Tolkien potranno tornare nella Terra di Mezzo anche grazie all’animazione, perché Warner Bros. Animation e New Line Cinema hanno annunciato la realizzazione di un lungometraggio animato dal titolo The Lord of the Rings: The War of Rohirrim.
Queste le parole di Carolyn Blackwood, direttrice operativa di Warner Bros. Pictures:
“Tutti noi alla New Line proviamo un profondo legame con lo straordinario mondo creato da J.R.R. Tolkien, quindi l’opportunità di tornare nella Terra di Mezzo con la squadra di Warner Bros. Animation è un sogno che si avvera. I fan conoscono il Fosso di Helm come il luogo di una delle più grande battaglie mai inserite in un film e, con molti membri dello stesso staff visionario coinvoltoe il brillante Kenji Kamiyama alla guida, non possiamo essere più eccitati di offrire una visione fresca della sua storia che inviti il pubblico globale a fare esperienza della ricca e complessa saga della Terra di Mezzo in un’eccitante nuova modalità.”
Sam Register, presidente della Warner Bros. Animation, ha aggiunto:
“Questo sarà un altro epico ritratto del mondo di J.R.R. Tolkien che non è mai stato raccontato finora. Siamo onorati di collaborare con gli incredibili talenti dietro entrambe le trilogie di film, insieme a nuovi creativi per raccontare questa storia.”
Si evince dunque che l’opera si porrà come prequel della trilogia cinematografica di Jackson e che racconterà la storia del regno di Rohan e della sua fortezza più celebre, il Fosso di Helm, legato all’omonimo re. Il regista prescelto, Kenji Kamiyama, ha già diretto anime del calibro di Ghost in the Shell: Stand Alone Complex, Seirei no Moribito e Higashi no Eden.
Non sono stati rivelati membri del cast di doppiatori, ma si sa che Joseph Chou, Jeffrey Addiss e Will Matthews produrranno il film e che Philippa Boyes, che aiutò Jackson con le sceneggiature dei suoi film, svolgerà il ruolo di consulente per la scrittura di The War of the Rohirrim.
Il Signore degli Anelli e l’animazione
Prima ancora, però, c’è il film tratto da Lo Hobbit del 1977, diretto da Jules Bass e Arthur Rankin Jr. e tuttora inedito in Italia. Si tratta di una pellicola che divise molto la critica, tra chi ne lodò le qualità artistiche e il doppiaggio e chi ne criticò le semplificazioni dell’intreccio tolkeniano, il tono molto più leggero del romanzo originale e la caratterizzazione fisica di alcuni personaggi (Gollum ad esempio sembrava una rana).
Al 1978 risale invece il primo film sul Signore degli Anelli, diretto dal regista e animatore Ralph Bakshi. Il progetto prevedeva di adattare interamente il romanzo di Tolkien dividendolo in due parti: per questo il lungometraggio si interrompe con la vittoria del Fosso di Helm, mentre la parte successiva, fino alla distruzione dell’Anello, avrebbe dovuto costituire il materiale per il seguito. Purtroppo questo non fu realizzato, per il presunto insuccesso della pellicola (che comunque incassò 30 milioni di dollari a fronte dei 4 impiegati nella produzione).
Il film di Bakshi fu realizzato con la tecnica del rotoscopio, ossia riprendendo dal vivo attori in carne e ossa e poi ricalcando i disegni sulle loro fattezze e sui loro movimenti, per conferire ai personaggi maggiore realismo. Bakshi coinvolse anche moltissimi animatori, convinto che ogni personaggio dovesse essere seguito da un singolo artista; e tra coloro che si fecero le ossa nel progetto vi fu anche un giovane Tim Burton.
Nel 1980 fu realizzato l’adattamento animato de “Il ritorno del re”, la terza parte del Signore degli Anelli. Più che un seguito del film di Bakshi, però, questo si presentò come un diretto erede del film del 1977, sia perché era diretto da Bass e Rankin Jr., sia perché era realizzato con una tecnica d’animazione più tradizionale.