Il successo di Demon Slayer è sotto gli occhi di tutti. Mentre il manga domina il mercato editoriale e il film Mugen Train spadroneggia al botteghino macinando record, viene annunciata la produzione di una seconda stagione dell’anime, intitolata Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba Yūkaku-hen.
I fan della serie non dovranno attendere a lungo: la nuova stagione è prevista per quest’anno e andrà ad adattare l’Entertainment District Arc. Nella key visual rilasciata è possibile vedere Tengen Uzui, pilastro del suono, che avrà un ruolo molto importante nell’arco narrativo che sarà adattato.
Haruo Sotozaki torna alla regia per lo studio Ufotable, così come sono confermati Akira Matsushima al character design e il resto del cast della prima stagione.
Demon Slayer: storia di un successo
Il manga di Koyoharu Gotōge ha esordito su Weekly Shōnen Jump nel febbraio 2016 e si è concluso nel maggio 2020 con 23 volumi. Il successo dell’opera è dimostrato dal fatto che per l’editore Shueisha ha rappresentato il secondo maggior incasso del 2019, dietro l’immarcescibile One Piece di Eichiiro Oda. Finora Demon Slayer ha venduto oltre 102 milioni di copie.
L’anime ha esordito in aprile 2019 ed è diventato subito un grande successo, ma la consacrazione definitiva è arrivata col film Mugen Train, proiettato nelle sale giapponese a ottobre 2020. La pellicola ha superato gli incassi già stratosferici de La città incantata di Miyazak, vendendo 27 milioni di biglietti e incassando complessivamente 37 miliardi di yen. Si tratta di risultati che finora erano stati raggiunti solo dal film Your Name.
L’opera è ambientata nel periodo Taisho, quindi all’inizio del XX secolo. Segue la storia di Tanjiro, primogenito di una famiglia rimasta senza padre, che vive in un’isolata casa tra i monti. Un giorno trova la madre e i fratelli massacrati, mentre la sorella Nezuko si è trasformata in un demone, nonostante conservi ancora una scintila di umanità. Dopo questa tragedia, Tanjiro intraprende un lungo viaggio per trovare una cura che riporti la sorella alla sua situazione originaria, e nel contempo si batte per impedire che altri vivano la stessa disgrazia.