Insomma, gli amanti di queste serie potranno dare una propria opinione sull’anime o, se non l’avete ancora visto e ne siete attirati… andare subito a cercarlo!
Allora cominciamo e diamo inizio al disagio!
L’avete riconosciuto?
L’anime si apre con una mutante assassina che fugge da un laboratorio segreto, ovviamente nell’intento compie una strage e vediamo teste saltare e sangue ovunque. Durante la sua fuga viene colpita e ferita alla testa, perdendo così la memoria.
Viene ritrovata e soccorsa su una spiaggia da Kota e sua cugina Yuka che trovano la ragazza nuda e ferita, incapace di proferir parola e indifesa. La ragazza sperduta viene chiamata “Nyu”, e viene accolta e accudita dai due giovani. Ma presto i due si accorgeranno che la ragazza sarà tutt’altro che docile e nasconde una terribile verità.
IL FINALE
L’anime ha ripreso del tutto il manga, che si distingue solo per il finale e come da buon horror riesce a trasudare cattiveria da ogni poro. E’ un racconto duro e cruento, molte scene sono violente e potrebbero urtare la sensibilità di chi non è abituato a certe immagini.
A dire il vero io ho trovato più terribile e mostruoso il comportamento di certi esseri umani nella storia raccontata, piuttosto che la natura sadica e vendicativa di Lucy. Insieme si ripercorrerà anche la vita passata di Lucy e la “perdita” della sua innocenza che l’ha portata a essere il “mostro” che tutti temono.
Ma sarà davvero lei il vero mostro? O l’essere umano con i suoi atti perversi?
Elfen Lied. Ho visto l’anime, che copere una piccola parte del manga, in lingua originale e non mi è parso granchè, tra l’altro con finale inconcludente e piuttosto misterioso (praticamente non esitste). Il manga è tutta un’altra cosa. L’articolazione della storia è unica. Ho preferito altre letture moderne ,che si possono parzialmente collacare nel genere horror, come Death Note o anche, in parte Gantz, ma Elfen Lied merita sicuramente una menzione.