Usagi Yojimbo di Stan Sakai segue le avventure di un coniglio antropomorfo samurai di nome Miyamoto Usagi. Usagi è un ronin, un samurai senza padrone, che gira il Giappone per proseguire il proprio addestramento. Ispirato alla vita reale di Miyamoto Musashi e al film Yojimbo di Akira Kurosawa, il fumetto unisce la storia del periodo Edo e il folklore giapponese.
L’opera è definita un fumetto e non un manga perché l’autore è americano di terza generazione. Non sono infatti presenti alcune caratteristiche dei manga quali l’abbondanza di linee cinetiche, le gabbie irregolari, gli occhi grandi e i retini. Il fumetto è caratterizzato da vignette rettangolari e da occhi come grandi punti neri, eccetto quando i personaggi li sgranano in punto di morte. La versione italiana è stata pubblicata in una prima stesura da Renoir Comics e in seguito da Bottero Edizioni.
Fama di Usagi Yojimbo
Il successo dell’opera è dovuta al boom della narrativa indipendente negli anni 80′ che portò in auge le Tartarughe Ninja, della coppia Kevin Eastman-Peter Laird. Nel biennio 1984-1986, numerosi titoli in bianco e nero affollarono fumetterie e librerie tra cui la rivista antologica Albedo della Thoughts and Images, in cui Stan Sakai ebbe l’occasione di pubblicare prima Nilson Grounthumper e successivamente lo stesso Usagi. Usagi è sopravvissuto al corso del tempo, cambiando talvolta editore.
Nello scorso San Diego Comic Con, era stata annunciata la produzione della serie animata a cura dello studio Gaumont, noto per aver lavorato a Redwall. Il cartone dovrebbe richiamare i toni più dark del fumetto. Ora è stato reso ufficiale che la serie, dal titolo Samurai Rabbit: The Usagi Chronicles, verrà trasmessa su Netflix.
In passato il personaggio è apparso anche in alcuni episodi delle Tartarughe Ninja.