Proseguiamo con l’approfondimento sul mondo delle telecomunicazioni: ecco la seconda video-lezione firmata Oilproject e Tim Academy.
Oggi approfondiremo i concetti legati alla teoria dei segnali. Dalle generalità sui segnali analogici si passa al tema dell’occupazione di banda fino alla conversione analogico-digitale.
I segnali digitali, infatti, godono di tanti pregi nei confronti di quelli analogici:
- Per esempio, hanno una maggiore reiezione ai disturbi rispetto ai segnali analogici.
- I segnali digitali possono essere elaborati più facilmente dei segnali analogici.
- Quelli numerici possono invece essere elaborati mediante microprocessori e microcalcolatori i quali possono permettere la esecuzione di operazioni ed elaborazioni senza richiedere appesantimenti dell’hardware circuitale.
- I segnali digitali possono essere registrati in maniera più fedele e stabile dei segnali analogici.
La conversione A/D richiede tre fasi successive:
• campionamento – discretizzazione del tempo
• quantizzazione – discretizzazione dell’ampiezza
• codifica – uso di “parole” binarie per esprimere il valore del segnale
Ecco il video della seconda lezione del video-corso sul mondo delle telecomunicazioni e la teoria dei segnali.