Come già sapete, ogni domenica vi riproponiamo un cult film o serie animata di tutto rispetto e la volta scorsa abbiamo parlato di questa grandiosa opera di nome Fancy Lala – Mahō no sutēji Fanshī Rara prodotto dallo Studio Pierrot , mentre questa volta vedremo un altro classico d’animazione giapponese ovvero Akira. Se siete un pubblico molto giovane, magari lo ricorderete solo perché nel 2018 ci fu, per il suo trentesimo anniversario, una nuova uscita con un doppiaggio del tutto nuovo. Io però vorrei parlarvi della vecchia pellicola uscita nel 1988 e che ha segnato una generazione.
Dalla nascita del manga sino a oggi
L’opera nasce come manga e il suo autore è il fumettista nonché regista Katsuhiro Otomo. Venne serializzata in Giappone a partire del 6 dicembre 1982 sulla rivista Young Magazine di Kōdansha e poi venne pubblicata in formato tankobon in 6 volumi, il primo nel 20 dicembre 1982. In Italia arrivo grazie a Glénat Italia solo nel 1990, composta da 38 volumi, senza finire la serie per causa di fallimento della società. A concludere la serie ci penserà la Planet manga della Panini Comics più di due anni dopo.
Arrivato il manga in tutto l’occidente, arrivò anche l’anime (quello di cui volevo parlare) nel 1988 nelle sale cinematografiche giapponesi, precisamente il 16 luglio. Otomo diede la sua autorizzazione a patto che fosse a capo del controllo creativo e della sceneggiatura, con l’aiuto di Izo Hashimoto. In Italia il film fu inizialmente distribuito nei cinema nella primavera del 1992 con il doppiaggio della Cooperativa Eddy Cortese sotto la direzione e con i dialoghi di Fabrizio Mazzotta (noto doppiatore di Krusty il clown).
Durante il Lucca Comics & Games di qualche anno fa, la nota società Dynit annunciò che il film sarebbe riapparso al cinema per il trentesimo anniversario, stavolta con un nuovo doppiaggio eseguito dalla CDC Sefit Group sotto la direzione di Stefano Santerini e con i dialoghi di Lina Zargani. Venne proiettato il 18 di aprile di due anni fa.
Il film del 1988 portò nello stesso anno anche a un videogioco d’avventura in stile visual novel di nome Akira sviluppato da Taito e distribuito per la console Nintendo Entertainment System, noto anche con l’acronimo NES. Sono stati prodotti anche altri giochi per console, ma il più importante sicuramente è questo qui.
Da Febbraio 2008 a questa parte, la Warner Bros. sta tentanto di dar vita a un live-action dell’anime però con varie difficoltà di cui abbiamo parlato meglio in questo articolo.
Trama del film Akira
All’epoca dell’uscita del film (1988), Otomo aveva rappresentato il “futuro” 2019 in modo molto distopico e apocalittico. La città di Tokyo è in gravi situazioni di ordine pubblico con numerose gang di motociclisti per le strade e la polizia sempre pronta a sopprimere le agitazioni sociali. Tutto ciò è dovuto alla Grande Guerra che avvenne precedentemente. Il film incomincia con un uomo, che cerca di proteggere uno strano bambino con il viso d’anziano e nel tentativo di salvarlo viene brutalmente fucilato. In tutto ciò saranno coinvolti Kaneda, a capo di una banda di motociclisti, Kaisuke, Yamagata e infine Tetsuo il quale viene anche catturato dalla polizia.
L’ambientazione, la trama di base e i personaggi principali sono gli stessi del manga ma presenta sostanziali tagli soprattutto della seconda metà del manga.
Personaggi e doppiatori
I personaggi sono i seguenti:
Personaggi | Dopp. Giapponese | Dopp. Italiano (1992) | Dopp. Italiano (2018) |
---|---|---|---|
Tetsuo Shima |
Nozomu Sasaki | Alessandro Quarta | Alessio Puccio |
Kaneda Shōtarō |
Mitsuo Iwata | Angelo Maggi | Manuel Meli |
Kaori |
Yuriko Fuchizaki | Monica Ward | Jessica Bologna |
Kei |
Mami Koyama | Antonella Baldini | Emanuela Damasio |
Takashi |
Tatsuhiko Nakamura | Massimo Corizza | Alex Santerini |
Yamagata |
Masaaki Ōkura
|
Francesco Prando | Alessandro Campaiola |
Colonnello Shikishima |
Tarō Ishida |
Paolo Buglioni | Pierluigi Astore |
Kiyoko |
Fukue Itō | Graziella Polesinanti | Giorgia Venditti |
Masaru |
Kazuhiro Shintō | / | Giulio Bartolomei |
Kaisuke |
Takeshi Kusao | Fabio Boccanera |
Alessio De Filippis
|
Ryusaku |
Tesshō Genda | Fabrizio Pucci | Alberto Bognanni |
Dottor Onishi |
Mizuho Suzuki | Valerio Ruggeri | Gaetano Lizzio |
Nezu |
Hiroshi Ōtake | / | Pieraldo Ferrante |
Temi trattati nell’opera
Il genere dell’opera è seinen cyberpunk e come tale le tematiche sono legate alla fantascienza come per esempio lo studio dei poteri psichici (ESP), di come tutto ciò sia collegato all‘universo e della ciclicità della vita. In oltre tratta anche tematiche come disagi sociali e le sue conseguenze.
POTREBBERO ESSERCI ALCUNI SPOILER DI QUI IN AVANTI QUINDI SIETE AVVISATI!
Come detto precedentemente Tetsuo viene rapito dalle forze dell’ordine, ma invece di essere portato in caserma, arriva in un laboratorio segreto dove gli vengono fatti degli esperimenti al cervello. Di lì in avanti possiederà capacità fuori dal comune ovvero poteri ESP, che gli permetteranno di spostare gli oggetti, di volare e tante altre cose incredibili. Sente in oltre una voce che lo chiama insistentemente e che ripete un nome ovvero “Akira” e chiaramente Testuo vuole conoscere in modo più profondo questa persona ma scopre tramite il colonnello che Akira non è altro i resti di una persona vissuta tempo fa.
Qui entra in gioco in realtà il tema dell’universo e del ciclo della vita e della morte: l’anima di Akira infatti non è morta, ma vive come forma di energia e sarà proprio questa a risolvere la situazione creatasi dal momento che Tetsuo non riesce a controllare i suoi poteri. Il colonnello e lo scienziato cercano in tutti i modi di controllare i poteri psichici che sono dentro a ogni uomo ma solo una persona è veramente riuscita a usarli correttamente: Akira.
Passiamo adesso alle altre tematiche della società giapponese rappresentato nel film: i problemi sociali, le conseguenti rivolte e deliri religiosi.
In questo momento Tokyo non riesce a controllare a pieno la sua gente ed infatti Le Capsule sono ragazzi con scarso livello d’ istruzione e se anche vanno scuola, vanno nella scuola più malfamata della città. Il malcontento popolare porterà alla sfiducia nelle figure del potere e ad azioni sovversive e l’organizzazione antigovernativa più attiva è quella di cui fa parte anche Kei, Ryu e Nezu. Loro cercano infatti di destabilizzare il potere e scoprire le verità nascoste dall’ istituzioni nazionali. In oltre il malcontento popolare porterà alla creazioni di religioni che avvertono dell’imminente venuta di “Akira” e dell’apocalisse.
Frasi celebri nel film Akira
“Il potere di Akira esiste in tutti noi, però quando quel potere si risveglia, anche se non si è pronti, bisogna decidere come farne uso. E come tutti noi, lui ha dovuto fare la sua scelta”.
“Il futuro non è una linea dritta, ma è piena di incroci. Deve esserci un futuro che possiamo scegliere da soli”.
“Però un giorno anche noi ce la faremo … Ormai è iniziato”
Curiosità su Akira
- Nel film del 1988, il personaggio di Kaneda è stato doppiamo da Angelo Maggi, ma per molto tempo l’interpretazione fu attribuita a Massimo Rossi e nel DVD della Dinyt, sul retro della copertina, c’è scritto che la voce dello stesso personaggio è del fratello di Massimo, ovvero Riccardo Rossi.
- Il nome Ryu è stato adattato con il nome Roy.
- Nel doppiaggio originale i tre esper hanno voci di bambini ma nell’edizione italiana hanno usato voci adulte.
- La prima versione italiano (1988) si basa sull’adattamento americano, mentre la versione nuova (2018) è stato adattato direttamente dal giapponese.
Finale del film Akira
Il finale, come detto prima sarà risolto da Akira. Tetsuo non riesce a più a controllare i suoi poteri e si sta espandendo in modo irrefrenabile inglobando dentro di sè tutto e tutti. Akira, come fosse la massa d’energia, esplode verso l’esterno “azzerando” tutto quello che lo circonda o per meglio dire trasformando tutto quello che c’è in energia come lui. In questa maniera riesce a fermare appunto Tetsuo ma rischia di togliere la vita “fisica” ad altre persone ma i tre esper bambini/vecchi si sacrificano per salvare gli altri. Così facendo tutto torna alla normalità e ripristinano la pace su Tokyo.