Bentornato nella sezione anime di ICrewPlay!
Oggi parleremo di uno Shonen/Spokon manga che ha raggiunto un discreto successo tra il 2003 e il 2012, ossia Air Gear!
Nonostante questo manga sia classificato come Shonen, racchiude in se tutte le caratteristiche necessarie per rientrare anche nella categoria degli Spokon.
Al suo interno infatti, l’autore Oh!Great non solo ha creato un mondo dinamico nella quale le Air Treck (speciali pattini dotati di propulsione meccanica) sono utilizzate sia per svago che per sport (esiste infatti all’interno del manga una lega sportiva simile al Football americano, nella quale i giocatori si sfidano segnando punti e battendosi con le AT ai piedi) ma ha illustrato nel dettaglio la dinamica corporea e scientifica per consentire al corpo umano di compiere determinate accrobazie (che in alcuni casi sfiorano quasi i limiti dell’immaginazione).
Comunque, come sempre, prima di buttarci a capofitto in questo fantastico mondo popolato da gang notturne, battaglie all’ultimo sangue e tante (ma tante tante) curve femminili, consiglio sempre di dare un’occhiata alle nostre altre recensioni manga tipo:
Pronto per avventurarti insieme a me in questo manga? Allora indossa le tue AT e metti l’interruttore su ON… stiamo per partire!
Air Gear – Ea Ghia
Partorito dall geniale (e a tratti pazzoide) mente di Ogure ito (noto ai più come ), Air Gear viene originariamente pubblicato in origine sulla rivista contenitore Weekly Shōnen Magazine da novembre 2002 a maggio 2012. I singoli capitoli sono stati raccolti in 37 volumi formato tankōbon e pubblicati dal 16 maggio 2003 al 17 luglio 2012.
In Italia, il manga è pubblicato dalla casa editrice Panini Comics, nella divisione Planet Manga, a partire dal 23 marzo 2007, concludendosi il 16 marzo 2013 con l’uscita del 37° albo. Nel 2006 il manga si è aggiudicato il primo premio per la categoria shōnen nel Kodansha Manga Award.
Nel 2006 ha ricevuto una trasposizione animata (molto riassuntiva rispetto al manga) da 25 episodi realizzata da Toei Animation, trasmessa dal 4 aprile al 26 settembre 2006. Inoltre sono stati realizzati tre OAD dallo studio di animazione Satelight.
Trama
Itsuki Minami, noto ai più come Ikki, è un ragazzo adolescente a capo degli Higashi Guns, la banda di teppisti che capeggia all’interno della scuola media Higashi. Esuberante, fico ed estremamente abile nelle risse da strada, il ragazzo si è guadagnato il titolo di Baby Face (termine preso dal Wrestling, generalmente assegnato al “buono”), appellativo con la quale tutti i suoi compagni lo chiamano in segno di rispetto.
La storia di Air Gear si apre proprio con una battaglia tra Ikki e un individuo di un’altra scuola, per la rivendicazione di un territorio, nella quale il protagonista mostra tutte le sue abilità e distrugge letteralmente il rivale, mettendolo in fuga con la coda tra le gambe. Prima di andarsene, però, il ragazzo minaccia Ikki e tutti i suoi compagni: un gruppo di Storm Rider ( letteralmente “coloro che cavalcano la tempesta”, ossia coloro che utilizzano le AT) tornerà per fare vendetta.
Il giorno dopo, Ikki viene brutalmente assalito da Maga e da tutti i membri degli Skull Saders che, dopo avergli inflitto una sonora lezione, estendono la loro vendetta su tutti i compagni e le compagne del ragazzo. Bullizzato e rinnegato da tutti, Ikki cade in preda allo sconforto, sentendosi impotente come mai prima di allora. Le sorelle Noyamano, famiglia adottiva di Ikki, vengono a sapere del torto inflitto ingiustamente al ragazzo e decidono di compiere una rappresaglia ai danni degli spietati Skull Saders. In segreto infatti, esse fanno parte della più potente banda di Storm Riders esistente in giappone: la Sleeping Forest.
Ikki capisce che le sorelle usano un codice segreto per organizzare le loro uscite notturne e, seguendole a loro insaputa, raggiunge il covo degli Skull Saders, dove le sorelle hanno fatto piazza pulita di tutti gli sgherri appartenenti alla banda. Per ultimo rimane Maga, che in preda alla paura sfida Ikki, consapevole del fatto che il ragazzo non solo non è in grado di utilizzare le AT, mettendo in palio l’emblema degli Skull Saders.
Per gli Storm Riders, puntare l’emblema significa mettere in palio il proprio orgoglio di Riders e, in caso di sconfitta, il gruppo perdente si scioglierà definitivamente. Ringo, sorellastra di Ikki e capo delle Sleeping Forest, affida al ragazzo l’emblema della potente banda, consentendogli così di riscattare non solo l’orgoglio perduto, ma soprattutto di rifarsi dell’ingiusta battaglia nella quale ha dovuto assistere impotente alla sua disfatta.
Dopo una battaglia vinta con l’ingegno, Ikki si avvicina sempre di più al mondo delle Air Treck e mese dopo mese migliora sempre di più le sue capacità, al punto di attirare l’attenzione dei Re (gli individui più forti che detengono le Regalia, ossia particolari AT che racchiudono determinate caratteristiche e sprigionano al massimo il potere della “corsa” del Re) che iniziano a tenerlo d’occhio, classificandolo come il più vicino al trono di Re del Cielo, colui che corre sfruttando a suo favore le qualità del vento, ossia la Wing Road.
Nel tempo, Ikki viene a conoscenza che dietro alla corsa delle AT si cela un mondo ben più strutturato e complesso, che sfocia addirittura in un torneo chiamate Glame Scale Tournament nella quale i migliori team di Storm Riders si sfidano per contendersi il titolo di Team più forte. Decide quindi, assieme ai suoi amici Kazu, Onigiri, Buccha e Agito di creare un team chiamato Kogarasumaru (letteralmente cuccioli di corvo), al fine di guadagnarsi il titolo e scalare la torre del Trophaion, la figurativa torre che indica la dura ascesa al trono di più forte in assoluto.
Personaggi
Ringo Noyamano ( Noyamano Ringo): è la terza delle sorelle Noyamano ed amica di infanzia di Ikki, fa parte del gruppo Sleeping Forest ed è la detentrice della “Sonia Road”. In seguito diventerà anche il leader del gruppo. Ha sempre nutrito molto affetto per Ikki, affetto che poi si è tramutato in amore che la porterà ad aiutare sempre Ikki ed i Kogarasumaru nonostante lei appartenga ad un altro gruppo.
Kazuma Mikura ( Mikura Kazuma): un amico di lunga data di Ikki e sempre al suo fianco. È un rider che basa tutto sulla velocità ed è il più veloce del team Kogarasumaru. Erediterà dopo la morte di Spitfire il titolo di Flame King e le sue Air Treck, diventando così in grado di utilizzare la “Flame Road”. Inoltre riuscirà ad imparare la tecnica di manipolazione del tempo da Aeon Clock.
Onigiri ( Onigiri): un amico di lunga data di Ikki. È in grado di utilizzare la “Smell Road”, una via che solo lui è capace di utilizzare, che stravolge i sensi del nemico. Indossa sempre la sua Air Treck sulla testa e muovendosi sottosopra.
Issha Mihotoke (Mihotoke Issha): soprannominato Buccha, è un ex-membro del team Night Kings, viene sconfitto da Ikki durante uno scontro sul terreno scolastico. Si unirà ai Kogarasumaru proprio dopo lo scontro. Ha un corpo enorme che riesce a cambiare a proprio piacimento, pompando il sangue negli arti inferiori o superiori a seconda della necessità.
Akito Wanijima ( Wanijima Akito): è una delle tre personalità che si trovano nel suo corpo, insieme a quella di Agito ( Agito) e di Lind ( Rindo). Indossa sempre una benda sull’occhio destro, mentre quando diventa Agito la benda viene spostata sull’occhio sinistro. La sua terza personalità si rivela solo durante lo scontro con Orca e si ritiene la personalità originale del corpo. Viene soprannominato lo squalo ed è il “Fang King”.
Sora Takeuchi ( Takeuchi Sora): uno dei Gravity Child, si presenta inizialmente amichevole con Ikki per poi cambiare radicalmente comportamento rivelando la sua vera natura, tradendo Ikki e rubandogli il titolo di Wind King. Fonda il gruppo Genesis insieme al fratello gemello Nike in modo da vincere il Tropaion e diventare lo Sky King.
Struttura del manga
Partendo da una storia semplice ma innovativa, costituita da teppisti, ragazze attraenti, innovazione tecnologica (e ci sarebbe veramente da parlarne per ore e ore sulla tecnologia ideata da Ogure Ito in questo manga), il viaggio ci porta a seguire Itsuki Minami e la sua sete di libertà, attraverso un sottomondo urbano fatto di gare clandestine e botte da orbi, il tutto su pattini in linea a motore, le Air Treck.
Eppure, come già accennato in apertura, Air Gear non è davvero il classico spokon, anche se è proprio questa la prima impressione che se ne ha leggendo: è presente una lega sportiva ufficiale (Air Treck Pro League: NFA), ci sono dei Team in divisa e con un proprio logo, si compete e lo si fa seguendo regole precise, ogni membro della squadra ha un ruolo e la tenacia non manca.
Si parla inoltre di Trick, come ad esempio accade per il pattinaggio aggressive (o pattinaggio street) e le varie sfide sono suddivise da differenti classi che costituiscono l’abilità del rider.
Vogliamo poi parlare della grafica e dei disegni mozzafiato?
Ogure ito (Oh!great) è un autore dalla mano inconfondibile.
Il tratto di disegno riempie gli occhi, movimenti fluidi, corpi flessibili dalle forme affascinanti che sembrano voler uscire dalle tavole, volti intriganti, ambienti curati;
Le sue storie risultano essere avvincenti e la caratterizzazione dei personaggi stupisce piacevolmente fin dalle prime battute, anche se un occhio attento noterà come nei primi volumi alcuni dei personaggi (che poi diverranno co-protagonisti) non siano ancora così definiti come in seguito.
D’altronde, e questo Oh!Great l’ha confermato in ogni sua opera (basti pensare a Inferno e Paradiso), il tocco di classe del maestro è proprio l’originalità e l’abilità di creare nuove trame e nuovi personaggi sul momento.
Air Gear è un manga che offre tanto fin dalle prime battute e, come ogni manga che si rispetti, porta il lettore non solo a legarsi ai protagonisti, ma a crescere con loro fino a sentirsi parte integrante della storia stessa. Si nota infatti la maturazione, l’evoluzione e l’approfondimento dei caratteri, dettaglio questo che aiuta a comprendere una trama che si rivela intricata e a dipanare, di volume in volume, la matassa della sua stessa memoria storica, senza né appesantire troppo, né diventare qualcosa di grottesco… perché si, diciamolo, la comicità in questo manga è presente e a tratti è volutamente poco raffinata.
Differenze tra anime e manga
La serie animata di Air Gear è nel complesso buona, ma perde moltissimo rispetto al manga, al punto da penalizzare gli stessi personaggi, facendoli sembrare quasi meno interessanti di quanto siano realmente. Anche gli scontri sembrano poco avvincenti, quando invece nel manga rasentano in più occasioni uno spettacolo allo stato puro.
Inoltre, la parte trattata dall’anime copre pochi capitoli del manga e si interrompe subito prima che la storia, le battaglie e gli intrighi inizino a farsi davvero interessanti; c’è da dire, però, che questo succede per molti manga e, se da una parte dispiace, dall’altra la speranza è che invogli coloro a cui è piaciuto a leggere il manga per approfondire ultimamente la loro conoscenza in merito.
Considerazioni personali
Trovo che Air Gear sia uno dei manga più belli e avvincenti in assoluto. La storia coinvolge capitolo dopo capitolo, i personaggi si fanno conoscere lentamente e, alla fine, diventano veri e propri idoli per il lettore. Inoltre la storia è ambientata in un’epoca moderna, seppur la tecnologia AT faccia pensare inizialmente ad un arco temporale futuristico.
Inoltre… Come non menzionare le strepitose inquadrature con la quale il maestro Oh!Great ritrae, in moltissime occasioni, le bellissime Simca, Rika, Ringo e tutte le altre fanciulle fuoriuscite dalla sua immaginazione?
Insomma, Air Gear è un’opera completa che sa regalare risate, emozioni, adrenalina e nostalgia. Certo, in alcune occasioni (specialmente verso il finale) si rasenta l’assurdo in determinate situazioni. Però, essendo un’opera di fantasia, possiamo anche concederlo al maestro, no?