Il fumetto italiano perde Massimo Cavezzali, morto mercoledì 10 maggio all’età di 73 anni.
Nato a Ravenna, vissuto principalmente a Firenze, Massimo Cavezzali ha esordito negli anni 70 sulla rivista di fumetti Il Mago, per poi proseguire pubblicando strisce sui quotidiani L’Unità (e il supplemento satirico Tango), Paese Sera, Repubblica (e il suo magazine Musica, dove esordirono i suoi ritratti-caricatura di cantanti famosi), l’inserto TuttoLibri de La Stampa, i settimanali Dolly, Il Monello, le riviste Comix, Lupo Alberto e Il Grifo.
Su queste ultime Cavezzali pubblicava, negli anni 80 e 90, le vignette in cui il protagonista era un personaggio sarcastico, caratterizzato da naso e occhi molto grandi. Negli anni 90 ha realizzato una delle sue opere più famose, la serie a strisce Cuori Solitari, satira sentimentale pubblicata sulle riviste Animal Comic e Hey Rock di Edizioni ACME.
Il suo personaggio più noto è probabilmente una papera antropomorfa, sensuale e disinibita, nata come omaggio a Carl Barks e apparsa nel 1991 su Il Grifo: il giornalista Vincenzo Mollica le diede il nome Ava. Hanno avuto successo anche la striscia Kika, dedicata ai gatti Kit e Kat e ai giovani T-Boy e – appunto – Kika, e la serie Dio s.p.a., in cui rappresentava il Creatore come un vecchio dalla barba bianca e un unico occhio racchiuso in un triangolo.
Cavezzali scrisse spesso serie dedicate all’adolescenza: diverse strisce dedicate a ragazze prese con i problemi quotidiani sono state raccolte in Arrivano le Dolline, mentre Le guide mitiche e Milla dispensano consigli agli adolescenti.
Massimo Cavezzali era un grande appassionato di musica: molte le sue strisce umoristiche dedicate a popstar e rockstar. Su Hey Rock aveva pubblicato biografie umoristiche di molti cantanti, come Madonna e Simon Le Bon, e le serie Vasco, strisce umoristiche dedicate al rocker di Zocca, raccolte nel 2004 dall’editore Coniglio nel volume Ogni volta che sono Vasco, una sorta di biografia ironica sul cantante.