A Salad Bowl of Eccentrics ha seguito il consueto percorso delle opere di intrattenimento giapponesi. Nato come light novel nel 2021 ad opera di Yomi Hirasaka con i disegni di Kantoku, per poi approdare nel mondo dei manga l’anno successivo. La trasposizione animata è stata trasmessa nella stagione primaverile del 2024, grazie a Studio Comet. I 12 episodi di cui è composta la serie sono disponibili in lingua originale con sottotitoli italiani su piattaforme come Crunchyroll.
La trama di A Salad Bowl of Eccentrics
In Giappone, nella prefettura di Gifu, Sosuke Kaburaya lavora come detective freelance, dopo aver accumulato esperienza all’interno di agenzie prestigiose. Conduce la sua vita in modo morigerato, con poche soddisfazioni ma senza grandi problemi. Sosuke non poteva prevedere quello che gli sarebbe successo.
Sara è una principessa di un mondo in cui esiste la magia. Si trova in difficoltà, il suo regno è sotto attacco. All’ultimo momento riuscirà ad evitare la cattura attivando un artefatto che la porterà nel nostro mondo. Ad accompagnarla, la fidata comandante delle guardie, Livia. Avrà inizio così una serie di avventure che vedranno come protagoniste le due ragazze dell’altro mondo.
Struttura dell’opera
Dopo un inizio in perfetto stile isekai, seppur alla rovescia, assistiamo all’incontro tra Sara e Sosuke, che in poco tempo comprendono la situazione e decidono di aiutarsi a vicenda. La principessa viene subito conquistata dalla cultura terreste, o per meglio dire giapponese. Il suo eroe, il Detective Conan, la ispira a collaborare con Sosuke nelle sue indagini. Sicuramente aiuta il fatto che Sara è dotata di poteri magici molto potenti, in grado di risolvere ogni situazione difficile. Non mancheranno di certo gli ostacoli alla loro vita felice, come alcuni echi del passato di lui, in ambito lavorativo e famigliare.
Livia invece ha un percorso quasi del tutto indipendente. Arrivata qualche tempo dopo rispetto alla sua sovrana, si ritrova in difficoltà, incapace di comprendere questo nuovo mondo. Ciò la porta a vivere come senzatetto e a tentare la fortuna nei modi pi disparati e imbarazzanti. La guerriera è dotata di grandi doti fisiche, che le permettono di affrontare qualunque situazione problematica senza battere ciglio. Attraverso Livia scopriamo qualcosa di più sulla vita del quartiere, tra pratiche losche e momenti di convivialità tra persone molto interessanti. Tra queste troviamo personaggi come Puriketsu, aspirante musicista, molto sfortunata con la sua band e con i lavori che svolge per potersi permettere la sua passione. Le disavventure di Livia la portano anche di fronte a Noa Minakami, leader di una setta religiosa, che presto trasforma in un culto della persona della stessa Livia.
I tre protagonisti riusciranno infine a procedere insieme, trovando un nuovo posto nel mondo.
Analisi
A Salad Bowl of Eccentrics è la tipica serie molto leggera e ottimista, di quelle che solitamente vengono proposte come riempitivo nella stagione estiva.
Nonostante il tono molto scherzoso, non mancano però i momenti più seri. Nel tentativo di produrre una documentazione che potesse permettere a Sara di viver come una giapponese qualunque, ci imbattiamo in vecchi colleghi di Sosuke, che ci fanno capire come il suo passato lavorativo fosse costellato di insoddisfazione e risentimento. E ancora indaghiamo i rapporti con la sua famiglia, scoprendo un padre in posizione altolocata, del quale però ha sempre rifiutato l’aiuto. Il nostro investigatore si rivela quindi una persona dalla forte integrità e disponibilità, sempre pronto a fare quello che pensa sia giusto.
Se Sara si rivela quasi più un contraltare si Sosuke, è Livia a occupare lo schermo per la maggior parte del tempo. Le sue avventure sconclusionate, al limite del demenziale, rappresentano, pi che la sottotrama comica, una trama spiritosa che quasi supera come estensione quella principale. Vediamo questa ragazza inconsapevole partecipare a truffe, lavorare in locali di dubbio gusto, sottostare alle fissazioni di Noa, il tutto senza battere ciglio. La sua presenza provvede anche a fornire la quota di fanservice necessaria per una serie di questo genere, che si muove in bilico tra storie commoventi e momenti più piccanti.
A tutti gli effetti inizio e conclusione non sono che pretesti per creare una serie di gag che vedono al centro dei protagonisti comunque credibili nella loro semplicità. Studio comet ha fatto un buon lavoro dal punto di vista tecnico, questo tipo di serie per essere convincente deve essere sempre molto colorato e questa serie riesce nell’intento di tenere los guardo sempre sullo schermo. Decisamente sconsigliato se si cerca qualcosa di impegnato e avventuroso, può essere considerato un buon tappabuchi per i momenti di relax.