Kyoto Animation è da sempre uno degli studi di produzione più ammirati per la qualità dei propri prodotti di animazione. La fama ha però portato anche l’attenzione di persone che non hanno come primo obiettivo il proseguimento delle sue attività. Nel 2019 infatti, un incendio doloso è costato la vita a trentasei addetti ai lavori, mentre altri trentaquattro sono rimasti feriti. Il supporto dell’intera comunità e dell’industria dell’intrattenimento è stato immediato, ma i danni sono difficili da quantificare, in termini di vite umane e di strumenti di lavoro.
Il processo per il colpevole è stato fissato per settembre di quest’anno, con la sentenza definitiva che dovrebbe arrivare a gennaio 2024. Sembra che l’uomo abbia aggredito quelli che secondo lui si erano mostrati colpevoli di plagio nei confronti di un suo vecchio lavoro. La compagnia ha sempre negato l’accusa, chiarendo come quel progetto fosse arrivato agli studi, senza però mai arrivare oltre lo stato di bozza, lasciando quindi ignari di tutto la maggior parte degli impiegati dell’azienda.
Il colpevole è stato trovato a pochi metri dagli uffici, coperto di ustioni, il che lascia presagire un processo di facile risoluzione.
Non è ancora chiara quale possa essere l’entità della pena. La pena di morte esiste ancora in Giappone, ma è da tempo scarsamente utilizzata. Il giudice Keisuke Masuda avrà la responsabilità di emettere il verdetto.
Nonostante gli ovvi ritardi generati da questa situazione, Kyoto Animation si è rimessa subito al lavoro. Con la speranza di lasciarsi questo brutto episodio alle spalle.