Salve a tutti amici di iCrewPlay e bentornati nel nostro salotto. Oggi mi sentivo parecchio di buonumore e per cui vorrei fare solo un’amichevole chiacchierata e consigliarvi un titolo molto semplice, piacevole da guardare e non impegnativo: Food Wars.
Iniziamo come al solito sul come mi sono avvicinato all’opera. Ero nel salotto di mia nonna a fare zapping sulla televisione. Io non accendo mai la TV, però dato che mia nonna è abbonata a Sky decisi di curiosare sui canali disponibili. Mi cadde l’occhio sul canale ManGa, ovvero il canale che trasmette opere i cui diritti vengono acquistati da Yamato Video in Italia.
Mi trovai a guardare la pubblicità di un nuovo anime in uscita in simulcast a quei tempi. Esso era proprio Food Wars. Lì su due piedi non avrei assolutamente pensato a come potesse essere un anime sul mondo della cucina. Pensai che fosse noioso e non gli detti peso, come fa molta gente che sente parlare di questo titolo.
Poche settimane dopo, curiosando su YouTube e cercando qualcosa da vedere, mi accorsi che Yamato Video aveva un canale, su cui poter guardare alcuni dei loro anime gratuitamente. Dopo aver sfogliato un po’ la librerie, mi accorsi che tra questi c’era anche il nostro Food Wars. In mancanza di impegni e senza nessuna aspettativa decisi di visionare il primo episodio del titolo in questione. Alla fine del pomeriggio, avevo guardato dieci episodi, e non ne sapevo assolutamente la ragione.
Ciò non significa che fui passivo nella visione, anzi. Semplicemente, non trovai una ragione che portasse tutto quel mio interesse verso quel titolo.
TRAMA
Soma Yukihira è un ragazzo che ha da poco finito le scuole medie. Egli è l’unico figlio di Joichiro Yukihira, il proprietario di una tavola calda che si trova in un quartiere commerciale. Il locale è rinomato nei dintorni per il suo ottimo cibo e la precisione nel servizio. Nonché per le continue sfide culinarie che si tengono periodicamente tra padre e figlio. I due sono molto legati, ma si sfidano continuamente per stabilire chi di loro è il migliore.
Soma vuole infatti riuscire a superare il padre per diventare il cuoco della tavola calda. Ma l’uomo è uno chef eccezionale, tanto che Soma non è mai riuscito a batterlo, collezionando quasi 500 sconfitte. Continua comunque a sfidarlo da quando era bambino per cercare di migliorarsi e diventare un cuoco migliore di lui.
Un giorno il padre decide improvvisamente di chiudere il ristorante per un po’, andando a cucinare nei locali di alcuni amici. Il figlio, sconvolto, viene mandato all’accademia di cucina Casa del Tè Totsuki. Soma è confuso e arrabbiato con il padre per averlo mandato in una scuola di cucina, come se lui non avesse di già l’abilità per cucinare. Ma quello che soma non sa è che la Totsuki è una delle scuole di cucina più difficili del Giappone, con una percentuale di diplomati inferiore al 5%. La nuova vita di Soma, immersa in scontri culinari per raggiungere la vetta dell’accademia, ha inizio.
STRUTTURA DELL’OPERA
Come avevo detto, leggere la trama da altre fonti può non attirare particolarmente lo spettatore. Ma se pensate che quest’opera sia noiosa vi sbagliate di grosso. Soma viene deriso da tutti per le sue umili origini, ma lui se ne lava le mani e continua a farsi strada nell’accademia, guadagnando il rispetto delle persone nell’unico modo che conosce: cucinando. E grazie alle sue abilità, cercherà arrivare sulla cima dell’accademia Totsuki, occupando uno dei dieci seggi degli Eletti, i migliori alunni della scuola.
L’opera coinvolge sin da subito con il suo ritmo molto rapido, con i suoi colpi di scena, con dei cliff-hanger piazzati intelligentemente, con dei personaggi di tutto rispetto. Riguardando quest’opera, infatti, mi viene in mente che ciò che mi ha più attirato di quest’opera sono i suoi protagonisti, i suoi personaggi secondari, le sue comparse. Ogni personaggio è curato diligentemente, con una caratterizzazione sufficiente ad identificarsi in uno di loro.
Il protagonista, serio solo quando è necessario e sufficientemente attaccabrighe da mantenere la scena movimentata, vi trascinerà in una spirale che vi farà guardare le 4 stagioni di quest’anime senza rendervene conto. Se non sarete soddisfatti, poi, potrete sempre acquistare il manga. Soma conoscerà nuovi compagni, nuovi rivali e nuovi antagonisti, tutti sempre pronti a dargli del filo da torcere ai fornelli, con un comparto di conoscenze culinarie molto vasto e concesso dalla consulenza della chef Yuki Morisaki.
Spero che se vi troverete per le mani quest’anime non lo sottovaluterete come ho fatto io, ma lo guarderete con un occhio più critico. Potrebbe sempre non piacervi, i gusti sono gusti, ma io, personalmente, lo adoro.