Il ritorno di Chainsaw Man è ormai imminente, ma non senza sollevare una tempesta di discussioni. Dopo il debutto della serie anime nel 2022, accolto in modo divisivo da pubblico e critica, lo studio MAPPA ha deciso di rilanciare l’opera di Tatsuki Fujimoto con un progetto ambizioso: Chainsaw Man: The Movie – Reze Arc, il primo film cinematografico della saga.

Tuttavia, in preparazione a questa nuova uscita, è arrivata una decisione tanto inaspettata quanto controversa: il nome del regista della prima stagione, Ryu Nakayama, è stato completamente rimosso dalla versione compilation dell’anime, provocando reazioni contrastanti nel fandom internazionale.
Un film che vuole riconquistare i fan (ma a quale prezzo?)
Per accompagnare l’uscita del film dedicato all’arco di Reze (o Bomb Girl Arc), MAPPA ha realizzato una versione cinematografica in due parti che ricompone l’intera prima stagione dell’anime. Molti degli inserti originali sono stati tagliati, e alcune scene sono state ridisegnate per avvicinarsi di più allo stile del manga.

Un’operazione che, almeno in Giappone, sembra aver funzionato: i fan locali hanno accolto positivamente la nuova versione, lodando il tono più fedele all’opera originale. Ma negli Stati Uniti (e in buona parte dell’Occidente), l’entusiasmo si è trasformato in polemica.
Ryu Nakayama cancellato: una scelta che divide
L’elemento che ha acceso la discussione è la totale assenza del nome di Ryu Nakayama nei crediti della versione compilation, né in apertura né alla fine. Nakayama, che aveva diretto l’intera prima stagione, era stato criticato in patria per il suo approccio cinematografico e realistico, ma aveva ottenuto un certo rispetto da parte del pubblico occidentale, che ne aveva apprezzato la visione artistica e autoriale.

La sua uscita dallo studio MAPPA, avvenuta dopo la conclusione della stagione, sembrava essere avvenuta in silenzio. Ora, la sua rimozione dai crediti è vista da molti come un gesto ingiusto, che cancella il contributo di un autore, nonostante le critiche ricevute.
MAPPA cambia rotta: un nuovo regista per una nuova era
Il nuovo film, che coprirà l’arco narrativo di Reze, sarà diretto da Tatsuya Yoshihara (già noto per il suo lavoro su Black Clover e Bleach: TYBW), e sembra voler ripartire da zero. Dai primi trailer, l’approccio visivo si allontana dal taglio cinematografico di Nakayama per abbracciare un’estetica più dinamica e fedele al manga, puntando al cuore degli appassionati della prima ora.

L’obiettivo è chiaro: riconquistare i fan delusi dalla prima stagione e presentare un nuovo Chainsaw Man che possa competere con colossi come Demon Slayer: Infinity Castle, attualmente al centro dell’attenzione del mondo anime.
Una scelta artistica o una mancanza di rispetto?
Questa vicenda pone una questione più ampia nel mondo dell’animazione giapponese: qual è il limite tra revisionismo creativo e cancellazione autoriale? Per alcuni fan, rimuovere Nakayama dai crediti è una mossa comprensibile se si vuole distaccare la nuova fase della saga dal passato. Per altri, è un atto di mancanza di rispetto verso il lavoro svolto, indipendentemente dai risultati o dalle reazioni.

Chainsaw Man tornerà in grande stile, ma con l’amaro in bocca?
Con Chainsaw Man: The Movie – Reze Arc, MAPPA ha tutte le carte in regola per riconquistare critica e pubblico. L’arco di Reze è uno dei più amati del manga, e il nuovo stile visivo promette di valorizzarlo al meglio. Tuttavia, il modo in cui è stato trattato il passato recente della serie rischia di lasciare un’ombra su un progetto altrimenti promettente.