A pochi mesi dalla conclusione dell’anime Dragon Ball Daima, l’ex editor di Akira Toriyama, Kazuhiko Torishima, ha definito la serie “un anime spazzatura”, scatenando un’ondata di reazioni nella community. Le dichiarazioni sono arrivate durante l’ultima puntata del podcast KosoKoso, pubblicata il 9 settembre 2025, dove Torishima era in compagnia di Yuji Horii, creatore di Dragon Quest.

Un giudizio netto e senza filtri
Secondo quanto riportato dall’utente @/sandman_AP su X (ex Twitter), noto per le sue traduzioni di contenuti legati a One Piece, Torishima avrebbe detto testualmente:
“Dragon Ball Daima è stato un anime spazzatura.”
Parole forti, soprattutto considerando che si tratta dell’ultima opera scritta da Akira Toriyama, conclusa il 28 febbraio 2025, proprio alla vigilia del primo anniversario della scomparsa del celebre autore.
Dragon Ball Daima: tra tributo e contraddizioni
Dragon Ball Daima ha diviso il pubblico fin dal primo episodio. Ambientato nel Regno dei Demoni, l’anime ha riportato Goku e i suoi compagni all’infanzia a causa di una maledizione, dando il via a un’avventura dal tono favolistico ma carico di rimandi al passato.

Da una parte, la serie è stata apprezzata per il worldbuilding, per la cura visiva firmata Toei Animation e per il ritorno di elementi amati come il Super Saiyan 4. Dall’altra, però, non sono mancate critiche legate a:
- Pacing lento
- Trame lasciate irrisolte
- Contraddizioni con la continuity di Dragon Ball Super
In questo contesto, il giudizio netto di Torishima non fa che riaccendere il dibattito su quanto Daima sia stato un vero “testamento” creativo di Toriyama… o semplicemente un esperimento mal riuscito.
Torishima: genio editoriale o provocatore?
Kazuhiko Torishima è stato una figura chiave nella storia di Dragon Ball, ma non è nuovo a dichiarazioni polemiche. Recentemente aveva già:
- Attaccato Attack on Titan per la sua “incapacità di mantenere l’attenzione del pubblico nel lungo periodo”
- Ridicolizzato il character design moderno, affermando che “creare un personaggio è un compito che può svolgere anche un bambino”

Le sue stesse dichiarazioni sulla salute di Toriyama, in cui ha minimizzato la gravità dei suoi problemi fisici (come la tendinite), sono state mal digerite dai fan, che lo accusano ora di mancanza di rispetto verso un autore già celebrato come leggenda.
E ora, cosa ne sarà di Dragon Ball?
Dopo la fine di Daima, il franchise è entrato in una fase di stallo:
- Nessun nuovo anime annunciato
- Il manga di Dragon Ball Super è tornato in pausa dopo un one-shot speciale a febbraio
- Solo il settore videoludico resta attivo, con:
- Il DLC di Daima per Dragon Ball Z: Kakarot
- Il nuovo gioco Dragon Ball Gekishin Squadra, uscito su console, PC e mobile

In questo vuoto narrativo, le parole di Torishima fanno ancora più rumore, gettando ombre su un’opera che avrebbe dovuto celebrare la creatività di Toriyama e non diventare oggetto di disprezzo pubblico.
Conclusione
Che si tratti di provocazione o opinione sincera, le dichiarazioni di Torishima confermano una verità innegabile: Dragon Ball Daima ha lasciato il fandom diviso. Alcuni lo vedono come una lettera d’amore al passato, altri come un’occasione sprecata. Ma forse, come spesso accade con Dragon Ball, sarà il tempo a decretare il suo vero valore.