Forse è un’esagerazione
Ai tempi di mio nonno se gli avessi detto che praticavo sport al PC mi avrebbe preso per pazzo e avrebbe detto a mia madre di mandarmi dallo psicologo. Invece pur con tanti se e tanti ma, oggi abbiamo una nuova frontiera degli sport: gli eSport.
Al contrario di quello che molti pensano, sono degli sport a tutti gli effetti, per la precisione di abilità. Per capirci meglio: se corro ho l’abilità di andare veloce grazie ai miei piedi, se faccio ciclismo è perché so usare in un certo modo la bicicletta e così via. Negli eSport l’abilità è il saper giocare in maniera migliore degli altri in un contesto mondiale e molto ampio.
Se vogliamo essere ancora più specifici, non in tutti gli sport si sta in piedi a faticare di braccia o altro. Ci sono sport dove si rimane comodamente seduti anche se molto stressati e concentrati. Un esempio non tecnologico è il poker. Infatti il gioco di carte è riconosciuto come uno sport a tutti gli effetti e sicuramente alzare le carte non comporta un grande sforzo.
Quindi per mia idea, nonostante alcuni siano restii e diffidenti contro il mondo della tecnologia o sconvolti, è una crescita esponenziale. Di sicuro i genitori sognano tante cose per i figli, ma non quella di stare su internet e giocare tutto il giorno ai videogiochi per diventare chissà chi. Intanto volenti o nolenti si dovranno abituare e il nostro Stato dovrà adeguarsi. Tutto è una mia opinione, ma non possiamo ignorare la crescita esponenziale di questo settore. Ergo dobbiamo investire e cercare di portare introiti e conoscenza visti i risultati negli altri Paesi. I dati parlano chiaro e c’è un giro di soldi in questo mondo che si attesta sui 100 miliardi circa, quindi prenderne anche uno solo sarebbe utile.
Come diventa un gioco sport o eSport?
Di base condizione necessaria e sufficiente è la presenza di un gran numero di persone e la presenza della competitività.
I requisiti se ci pensate non sono troppo vincolanti, anche se ci sarebbe da definire il numero di persone e cosa intendiamo per competitività. La seconda è abbastanza semplice da spiegare, ovvero è la condizione per cui due o più persone si sfidano al fine di perseguire un obiettivo. La prima è altrettanto semplice, ma un po’ più elaborata della precedente. Infatti un numero preciso non è quantificabile, ma svariati milioni di persone direi che sono sufficienti.
Altro elemento secondo me da considerare è il denaro, perché nessuno al mondo giocherebbe 8 ore al giorno senza un ritorno e sopratutto non sprecherebbe il suo tempo. Se ipotizziamo che sia un lavoro, in media ci vogliono 8 ore, altrettante di sonno, e arriviamo a 16 senza contare spostamenti, pranzi e altro. Quindi per una persona che svolge un normale lavoro non c’è il tempo di dedicarsi in tutto e per tutto ai giochi. Anche perché hanno un costo i giochi, sia per comprare la copia sia di energia e gadgets. Quindi come in qualsiasi mercato molte cose sono governate dal denaro.
Detto questo abbiamo tutti i requisiti e tutti gli elementi per definire alcuni giochi uno sport. La dimostrazione che il mercato è in espansione sono i nuovi eSport che stanno nascendo di volta in volta. Per esempio ora abbiamo la pubblicità delle qualificazioni di F1 2017 e Moto Gp 17. Questi sono entrati solo da quest’anno, ma stanno smuovendo il cuore degli amanti delle corse che, dotati di schermo, sono pronti a dimostrare di essere i più veloci. Indubbiamente stare su una sedia comporta uno sforzo fisico molto inferiore a moltissimi sport, ma comunque vuole tanta pratica e sforza la vista e la mente come tutti gli sport.
Cosa rimane quindi?
Rimangono quindi tanti dati positivi nel mondo dei videogiochi con un mercato in espansione. Molti eSport riguardano i giochi online come Overwatch o World of Warcraft. La tecnologia ci porta a cambiare e sicuramente lo fa in un modo che può essere positivo o negativo e crea categorie apposite che prima non esistevano. Adesso gli eSport fruttano soldi, interesse e gente che si avvicina a un nuovo mondo. Sta a noi sfruttare al meglio questo nuovo micro universo nato come divertimento e non farlo degenerare in qualcosa di sbagliato, rischiando di perdere la sua essenza.
Questa è solo la mia opinione, ma vediamo come si evolve il tutto visto che il nostro mondo si sta spostando dal fisico al virtuale.