L’ultima opera di Akira Toriyama, Dragon Ball Daima, si è ufficialmente conclusa in concomitanza con il primo anniversario della sua scomparsa. Il maestro ha lavorato alla storia e al design dei personaggi, supervisionando anche la produzione dell’anime. La serie è stata accolta positivamente dai fan, portando Goku e i suoi amici in una nuova avventura nel Mondo Demoniaco alla ricerca delle Sfere del Drago.

A causa di Gomah, che ha trasformato il gruppo in bambini e rapito Dende, la loro unica speranza risiede proprio nel Mondo Demoniaco. Tuttavia, le Sfere del Drago di questo mondo sono custodite da potenti guerrieri chiamati Tamagami.
Affrontare un mondo sconosciuto in corpi infantili non è certo facile. Mentre Goku si avventura con Gomah e il Supremo Kai, Vegeta e gli altri lo seguono a ruota. Il gruppo si riunisce dopo che Goku sconfigge Tamagami Numero 3, ottenendo la prima delle tre Sfere del Drago, mentre Vegeta ha già sconfitto il Tamagami del secondo mondo. Il principe dei Saiyan sorprende poi i fan con una nuova trasformazione mai vista prima, con un dettaglio curioso che lo collega direttamente a Trunks e al modo in cui quest’ultimo ha nominato una forma simile in Dragon Ball Z.

Dragon Ball Daima, Vegeta e Trunks hanno dato nomi simili alle loro forme Super Saiyan
Il finale di Dragon Ball Daima ha regalato ai fan momenti epici con Vegeta protagonista. Uno dei più memorabili è stato l’introduzione della sua forma Super Saiyan 3. Questa trasformazione, introdotta per la prima volta nella Saga di Majin Buu in Dragon Ball Z, è stata utilizzata da Goku per guadagnare tempo e permettere a Trunks di trovare il Dragon Radar. Sebbene SSJ3 garantisca un enorme aumento di potenza, consuma anche moltissima energia, motivo per cui Goku lo ha sviluppato durante il suo allenamento nell’aldilà.

Tuttavia, Dragon Ball Z non ha mai concesso a Vegeta questa forma. La storia è poi proseguita con Dragon Ball Super, introducendo trasformazioni più avanzate come Super Saiyan Blue e Ultra Istinto, relegando SSJ3 a un livello superato. In DBZ, Vegeta non è mai riuscito a raggiungere SSJ3, dato che Goku aveva avuto sette anni di allenamento senza limiti nell’aldilà, mentre lui era rimasto sulla Terra. Tuttavia, in Dragon Ball Daima, Vegeta dimostra di aver segretamente continuato il suo allenamento, padroneggiando finalmente questa forma per affrontare Tamagami Numero 2.
Curiosamente, Vegeta rifiuta di chiamarla Super Saiyan 3. Nel fervore della battaglia, la rinomina “Ultra Vegeta 1”. Non è la prima volta che Vegeta ignora la terminologia classica: in Dragon Ball Z, aveva già ribattezzato la sua forma Super Saiyan 2 come “Super Vegeta”.

Questa scelta di nome potrebbe avere un significato speciale legato a Trunks. In DBZ, Trunks aveva descritto la forma SSJ3 come “Ultra Super Saiyan”. Questa adorabile somiglianza dimostra che, nonostante le differenze di carattere, padre e figlio sono più simili di quanto sembri.
All’apparenza, Trunks è più simile a sua madre, Bulma, avendo una personalità più gentile e strategica rispetto all’impulsivo e aggressivo Vegeta. Tuttavia, sotto la superficie, si dimostrano due facce della stessa medaglia, e Dragon Ball Daima ha saputo sottolinearlo in modo sottile ma efficace.