Quando è stato annunciato Dragon Ball Daima l’entusiasmo della community ha infiammato il web. Tuttavia, questo entusiasmo si è leggermente smorzato quando Toei Animation ha rivelato una trama in cui i Guerrieri Z venivano trasformati in versioni miniaturizzate di sé stessi. Alcuni fan hanno considerato questa storia una “pallida imitazione” di Dragon Ball GT, mentre altri l’hanno giudicata un’idea troppo “infantile” per i Guerrieri Z.
Tuttavia, Dragon Ball Daima ha ribaltato molte opinioni, grazie soprattutto ai cambiamenti logici ed entusiasmanti apportati alla lore della serie e al loro impatto sul futuro di Dragon Ball.
I Namecciani e le loro vere origini
Uno dei cambiamenti più significativi per il franchise shonen riguarda i Namecciani. Nei primi episodi di Dragon Ball Daima è stato confermato che, nonostante questa razza dalla pelle verde viva su un pianeta alieno, non sono in realtà alieni. È stato rivelato che Piccolo e il suo popolo provengono dal Regno Demoniaco, da cui sono fuggiti per sottrarsi al controllo di sovrani demoniaci che volevano sfruttare le loro abilità ultraterrene.
Questo cambiamento funziona particolarmente bene nella storia di Dragon Ball, permettendo a Toriyama di mantenere intatta la lore originale ma arricchendola.
Il titolo di Re Demone ha ora un senso
Quando il primo Piccolo è stato introdotto come antagonista nella serie originale di Dragon Ball, era molto più malvagio rispetto al Guerriero Z che conosciamo oggi. Presentato come Re Demone, il villain era in grado di creare sottoposti per aiutarlo a raccogliere le Sfere del Drago e tornare giovane. Questo titolo e i suoi “figli” ora trovano un significato più profondo, senza però contraddire le origini dei Namecciani sul Pianeta Namecc.
Lo stesso si applica al Supremo Kai, il guardiano dell’universo, anch’egli proveniente dal Regno Demoniaco. In Dragon Ball Daima è stato rivelato che appartiene a una razza chiamata Glint, e il suo vero nome è Nahare. Questo dettaglio offre una caratterizzazione più ricca per il protettore, spesso trascurato nel corso di Dragon Ball Super. Questi nuovi elementi non solo cambiano l’universo, ma aggiungono profondità ai personaggi che conosciamo da tempo, svelando dettagli inediti sulle loro origini.
Dragon Ball Daima realizza i sogni dei fan
Uno dei momenti più apprezzati di recente è stato Vegeta che ha rivelato di aver raggiunto il Super Saiyan 3. Per decenni, i fan si sono chiesti se il Principe dei Saiyan avrebbe mai avuto accesso a questa trasformazione, e sembrava un sogno irrealizzabile. Anche se c’è stata qualche polemica sul motivo per cui Vegeta non ha utilizzato questa forma contro Beerus nei primi giorni di Dragon Ball Super, si tratta di una piccola obiezione rispetto a un momento tanto atteso.
Dato che il Super Saiyan 3 è stato superato da trasformazioni come il Super Saiyan God, Super Saiyan Blue e Ultra Istinto, ha senso che Vegeta non abbia usato questa forma durante eventi come il Torneo del Potere.
Il potenziale futuro di Daima
Dragon Ball Daima espande l’universo shonen in modi che molti non si aspettavano, gettando le basi per ulteriori avventure nel futuro di Super. Il Regno Demoniaco è chiaramente un ambiente vasto che non sarà esplorato del tutto in questa serie, lasciando al manga la possibilità di tornarci.
Sorprendentemente, anche se Dragon Ball Daima è un prequel, questa serie anime rappresenta un capitolo importante che potrebbe influenzare il franchise per molti anni a venire.