The Tutorial is Too Hard è una serie manhwa nata da una web novel con lo stesso nome, dal quale riprende la trama con piccoli cambiamenti, in particolare sui temi più maturi espressi in alcuni capitoli. L’autore della trasposizione in manhwa è 이마에 다이 키. Il primo capitolo è stato rilasciato sulla piattaforma coreana Kakao il 31 dicembre 2021 e prosegue senza sosta da allora. Non esiste ancora una versione internazionale del fumetto, per quanto siano reperibili in rete alcune traduzioni amatoriali. Al momento della recensione sono disponibili quasi 200 capitoli, ma è prevedibile che questo numero raddoppi prima della conclusione.
La trama di The Tutorial is Too Hard
Lee Ho Jae aveva una carriera avviata come giocatore professionista nel campo dei videogame. Dopo il suo ritiro forzato la sua vita ha subito diversi scossoni e il nostro eroe ha passato un lungo periodo di adattamento alla sua nuova realtà.
Un giorno come tanti, la sua vita subirà un nuovo cambiamento repentino. Lee Ho Jae riceve un messaggio misterioso che lo invita all’interno della torre del Tutorial. Dopo aver accettato, seleziona la difficoltà: il suo passato da giocatore competitivo lo spinge verso la difficoltà massima, ma questa scelta si rivelerà estremamente pericolosa. Il Tutorial si compone di diversi livelli da superare, affrontando nemici sempre più difficili. Tutti coloro che avevano scelto la difficoltà massima soccombono ben presto alle ferite, lasciando Lee Ho Jae solo nel suo percorso.
Struttura dell’opera
Dopo un veloce periodo di adattamento, tipico di questo genere di storie, Lee Ho Jae prende molto sul serio la nuova realtà in cui si trova e comincia subito a impegnarsi per trovare le giuste soluzioni ai problemi sorti ad ogni piano, ad ogni missione.
L’obiettivo principale, che inizialmente non può che essere la sopravvivenza, cambia col passare del tempo. Il rischio rimane altissimo, ma il panico si trasforma in volontà di arrivare alla fine della torre, diventando il più forte possibile per scalare velocemente.
Parallelamente al percorso di crescita del protagonista, anche le avventure in cui è coinvolto diventano sempre più complesse e articolate, da piccoli e bui corridoi si passa ad ambienti molto grandi, intere isole o città. La sanità mentale di Lee Ho Jae sarà messa a dura prova quanto la sua resistenza fisica.
Non mancano per fortuna occasioni di dialogo con altri partecipanti. Il sistema si rivela capace di realizzare anche spazi comuni, attraverso i quali i soggetti coinvolti nei diversi livelli di difficoltà possono scambiarsi informazioni e opinioni su come tornare a casa.
Analisi
Contrariamente alla maggior parte di queste avventure, i manhwa non si concentra sulle storie personali dei personaggi, drammi privati o conti in sospeso da sistemare, ma procede insieme al protagonista in una corsa contro il tempo verso la fine del percorso.
Non mancano occasioni di fermarsi un attimo a ragionare su quanto stia succedendo, ma a volte è possibile percepire un po’ di desolazione e una certa fragilità nella narrazione, impegnata soltanto a mostrarci un protagonista solitario nelle sue difficoltà, superate con la classica fortuna, forza di volontà e forza in continua crescita.
La narrazione è però molto efficace nel metterci di fronte alle avversità che questa situazione può comportare per Lee Ho Jae, unico partecipante nel suo livello di difficoltà, in grado di contare solo su sé stesso per la maggior parte del tempo.
Alcuni brevi momenti sono dedicati proprio alla sua salute mentale, in serio pericolo sia per l’isolamento, sia per le particolarità dei livelli da affrontare, che lo mettono continuamente di fronte a dilemmi etici di una certa rilevanza.
Per spezzare la monotonia, Lee Ho Jae trova per la sua strada una guida, Kirikiri, rappresentante del sistema, ma impossibilitata a fornire informazioni approfondite. Proprio lei sarà il principale contatto con la realtà per diverso tempo, almeno fino a quando non riuscirà a mettersi in contatto con gli altri prigionieri, dai quali comunque si terrà sempre a debita distanza. Il suo percorso e la sua missione sono considerevolmente più difficili e provanti.
Saltuariamente la narrazione rompe la monotonia (comunque eseguita con ottimo ritmo e disegni coinvolgenti) per darci alcuni sguardi fugaci sul futuro e sulla possibilità di uscire dalla torre. Una nota positiva è senz’altro questa, il protagonista non perde mai di vista il fatto che se quello in cui vive è un tutorial, evidentemente la Terra sarà presto sottoposta a qualche tipo di disastro e sarà necessaria l’esperienza da lui vissuta per risolvere la situazione.
Nonostante alcuni capitoli che si perdono un po’ in tecnicismi relativi a combattimento e avventure nella torre, il livello si mantiene accettabile, con archi narrativi molto variegati da giudicare in modo indipendente.