Oggi, nella rubrica dedicata alle Guide, parleremo delle Light Novel! Ne ripercorreremo le origini, l’etimologia e faremo qualche esempio di novel, tra le più conosciute.
Le light novel (ライトノベル raito noberu, lett. “romanzo leggero”) sono un tipo di romanzo illustrato giapponese, dalle caratteristiche estetiche e dallo stile di un manga. Infatti, sono la stesura è molto simile, con l’aggiunta di illustrazioni create dall’autore stesso, da un character designer o, più raramente, da un mecha designer.
Il termine light novel è una costruzione wasei-eigo, ossia un’espressione giapponese, costruita però, con la lingua inglese. È stato coniato nel 1990 da Keita Kamikita, la quale aveva notato come le illustrazioni di romanzi famosi chi-fi o fantasia avessero attirato molto l’attenzione del pubblico.
Al giorno d’oggi, la Light Novel viene considerata un sottogenere del romanzo, differenziandosene in primo luogo per la lunghezza, di circa 300 pagine, e poi per le illustrazioni, in stile rigorosamente manga/anime.
LO SVILUPPO DEL GENERE
Il successo si è presentato lentamente. L’apice si è avuto nel 2006, grazie soprattutto alle opere su Haruhi Suzumija. Queste hanno reso famoso il genere nel mondo, facendo aumentare, di conseguenza, anche il numero di scrittori di light novel.
Molte light novel sono state, poi, rivisitate in forma di live action o manga. Alcuni degli esempi più famosi sono Tokyo Ghoul, Sword Art Online, Yahari, e altri ancora.
In Occidente, il termine light novel viene spesso confuso, includendo nel genere non solo le opere di origine giapponesi ma anche quelle cinesi. La differenza è poca, ma il termine esatto per definire le novel cinesi è Wuxia Novel.
Queste trattano molto spesso di storie di eroi tradizionali cinesi e sono incentrate sulle arti marziali. Anche il loro successo ha portato alla trasposizione di queste storie in manhua, live action, manga e altro ancora.
LE CARATTERISTICHE DEL GENERE
Lo stile delle Light Novel tende ad essere molto differente da quello dei romanzi. È, in primo luogo, rivolto ad un pubblico più maturo. Molto spesso viene usato anche il furigana, sia per aiutare i lettori ad avere una maggiore comprensione del testo, sia per dare la possibilità all’autore di creare o modificare la posizione dei caratteri, cosa che non è solitamente accettata in altre tipologie di scrittura.
Come spesso accade in Giappone, queste opere vengono pubblicate su riviste specializzate in romanzi e letteratura, come Gekkan Dragon Magazine, The Sneaker, Dengeki hp, Comptiq e Dengeki G’s Magazine.