Breve ma intensa la presentazione ufficiale di Android 8.0. La diretta live ha svelato il tanto atteso nome: Oreo.
In un evento stampa a New York di cui precedentemente vi avevamo parlato– coincidente con l’eclissi solare totale negli Stati Uniti, Google ha presentato e svelato, in diretta, una statua a tema supereroe del robottino verde, mascotte di Android, arricchita dal noto biscotto Oreo.
Questa quindi l’unica rivelazione trapelata dal breve video (di soli 9 minuti scarsi) di presentazione di Android Oreo, che vi riproponiamo:
[su_youtube url=”https://youtu.be/PiW2k-80Ruo?t=6m6s”]
Il nome del famoso biscotto americano al cioccolato e crema alla vaniglia segue ai precedenti sistemi operativi siglati da altri nomi di dolciumi come Cupcake (tortina), Gingerbread (pan di zenzero), Kit Kat, Marshmallow e il più recente Nugat (mandorlato). Una tradizione che quindi prosegue.
Insieme a questo nome, Google ha anche annunciato che Android 8.0 arriverà prima ai dispositivi Pixel e Nexus.
L’ottavo OS mobile di Google avrà una serie di nuove funzioni, alcune delle quali sono state già presentate al Google I/O, il tradizionale raduno degli sviluppatori di Google, tenutosi nel maggio scorso. Altre erano già trapelate in rete.
Ecco le principali:
1. Velocità
I programmatori di Google sono certi di aver prodotto un sistema operativo molto più veloce delle versioni precedenti. L’avvio del sistema è stimato in due volte più veloce rispetto al passato. La funzione di Compilazione automatica di Android Oreo (per richiamare automaticamente le informazioni in memoria) e il supporto per Android Instant Apps (che consente di finire all’interno di nuove applicazioni senza doverle installare sul dispositivo) lo rendono più veloce.
2. Notifiche
Con Android Oreo, Google introduce il concetto di “canali”. Le notifiche, a seconda della tipologia, possono essere raggruppate in delle specie di macro categorie, così come mostrato negli screenshot dall’azienda. Vengono introdotti i nuovi Notification Dots.
È stata introdotta anche una più ampia possibilità di personalizzazione dei Quick Settings per rendere le notifiche facilmente consultabili nella quotidianità.
3. Autonomia
Aspetto cruciale su cui Google si è concentrata molto negli ultimi anni. Con Android Marshmallow è stata introdotta la funzione Doze, studiata per ottimizzare il consumo della batteria nei periodi di inattività. Anche su Android Oreo il lavoro si è concentrato su questi e su ciò che effettivamente le applicazioni possono fare in background, introducendo maggiori restrizioni cui dovranno far fronte gli sviluppatori di terze parti.
4. Smart Text Selection
E’ la selezione testuale intelligente, un’altra funzione importante che permetterà al nuovo sistema operativo di distinguere il tipo di testo che viene copiato. Se si tratta di un indirizzo e lo si tocca col dito, il sistema apre Google Maps per dare indicazioni stradali. Se è un numero di telefono, avvia una chiamata, ad esempio.
5. Autofill API
È possibile scegliere un’app per la gestione delle password che immagazzina tutti i dati dell’utente, che possono poi essere utilizzati da altri applicativi senza doverli reinserire.
6. Picture in Picture (PiP)
Funzionalità mutuata da Android TV, consente -su smartphone e tablet- di continuare a vedere un film in uno schermo formato francobollo mentre si continua ad utilizzare tutto il resto del sistema operativo (incluse altre applicazioni).
7. Audio
Android Oreo supporta nuovi codec bluetooth di alta qualità e il Wi-Fi Aware, ovvero la possibilità, su dispositivi con hardware apposito, di comunicare via Wi-Fi anche senza un access point. Viene anche introdotta la nuova API AAudio, che strizza l’occhio all’audio professionale.
8. Sicurezza
Android è stato sempre un po’ nell’occhio del ciclone in fatto di attacchi mobile (colpa di un sistema più aperto, ma anche più diffuso, rispetto a quello di Apple). Con Android Oreo è stato introdotto un nuovo sistema di sicurezza in background contro virus, hackers e malware.
9. Nuove emoji
Con Androd Oreo arriva un set di nuove emoji completamente ridisegnate. Ce ne sono oltre 60 e sarà utile capire quale sarà l’interazione con i sistemi iOS.
10. Project Treble
Il più grande cambiamento di sempre alle fondamenta di Android. Un’architettura modulare che rende più semplice e veloce confezionare aggiornamenti software da parte dei vari produttori. In sostanza, è prevista una separazione tra il “cuore” del sistema Android e lo strato implementato dai produttori di hardware. In questo modo è possibile aggiornare le due parti in modo separato, mantenendo una perfetta compatibilità anche con l’avanzamento delle versioni.
Tante le novità sulla carta, staremo a vedere se queste saranno funzionali nell’uso del sistema. Nel frattempo si riscontrano già dei problemi in fase di aggiornamento e procedura di installazione su Nexus e Pixel. Staremo a vedere come evolverà la situazione. Buon Oreo a tutti!