Presentato da Bao Publishing il 16/06/2023, Il Passaggio fa parte de Il Mito del Frutteto di Ossa, l’universo narrativo horror firmato da Jeff Lemire e Andrea Sorrentino, noti in particolare per il ciclo Gideon Falls. Un ambizioso progetto composto da storie autoconclusive, collegate tra loro e pubblicate da Image negli Stati Uniti. Il preludio de Il Mito del Frutteto di Ossa è stato la storia breve I divora ombre, l’albo offerto da Bao durante il Free Comic Book Day 2022.
Ne Il passaggio, primo vero capitolo dell’universo narrativo, un geologo raggiunge un faro sperduto per indagare su una misteriosa voragine nelle rocce: un abisso apparentemente senza fondo, che ricambierà lo sguardo del protagonista. Il volume cartonato ha 96 pagine a colori (realizzati da Dave Stewart) in formato 17 x 26 cm e costa 18 euro.
Trama de Il passaggio
Il solitario geologo canadese John Reed, agente federale in servizio sulle piattaforme petrolifere della baia, viene accompagnato dal marinaio Doug su una piccola isola, abitata da Salley “Sal” Yandle , guardiana del faro, per investigare su una misteriosa voragine apparsa qualche giorno prima.
La donna da 25 anni vive da sola sull’isola, è la sorella del marinaio e dorme nel faro. L’abitazione di fianco è dunque a disposizione di John, che la prima notte fa un sogno inquietante in cui lui è un bambino e la madre sembra morta ed è priva di occhi. Il ricordo sulla morte della madre e le sue eventuali responsabilità è confuso.
In un crescendo di inquietudine e orrore, in cui è difficile distinguere la realtà dal sogno, John continua a vedere la madre e viene attaccato da Salley, cade nella voragine, visita una sorta di oltretomba, si ritrova in mare e torna dalla donna per un finale in cui le carte si rimescolano ancora.
Sviluppo
La collaborazione tra Jeff Lemire e Andrea Sorrentino è nata una decina di anni fa in ambito DC Comics con la run di Green Arrow. I due hanno poi deciso di puntare su progetti creati da loro, il che ha portato a successi come Gideon Falls e il più recente Primordial. Arriva ora l’universo narrativo, Il mito del Frutteto di Ossa, di cui I Divora Ombra era un preludio e questo Il passaggio il primo vero capitolo.
Il genere horror, già esplorato in opere precedenti e in particolare Gideon Falls, qui trova una delle sue ambientazioni ricorrenti, il faro: sulla sceneggiatura di Lemire che centellina i dialoghi e gioca sul ritmo, volutamente lento all’inizio, Sorrentino realizza atmosfere inquietanti che ricordano i recenti film The Lighthouse e Midsommar.
La narrazione principale è inframmezzata dalle tipiche sequenze oniriche del duo Lemire-Sorrentino, vignette orizzontali con un solo colore alternato al nero, a raccontare altro rispetto a quanto sta avvenendo: ricordi, emozioni, incubi. Ne Il Passaggio quest’alternanza diventa particolarmente significativa, perché il racconto alterna le vicende principali al ricordo di esperienze traumatiche dell’infanzia del protagonista.
Altro elemento tipico di Sorrentino è l’utilizzo originale della tavola e della doppia pagina, spesso costituita da un’ampia vignetta orizzontale, separata attraverso un confine irregolare da una sequenza di vignette alte e strette.
Nel mondo oscuro esplorato da John – che probabilmente accomunerà le opere de Il mito del frutteto di ossa – si fa riferimento a “Diecimila Piume Nere”, titolo dell’opera successiva, in arrivo il 12 gennaio, e a un signore della morte. I corvi c’erano quando era morta sua madre, ritornano negli incubi e sull’isola e, con il loro gracchiare beffardo e inquietante, sembrano conoscere molto bene la storia di John.
La trama non risulta chiarissima, la narrazione è incentrata sulle atmosfere, le suggestioni, i ricordi, gli incubi, i disturbi di Salley e Doug che si intrecciano con quelli di John e i misteri dell’isola: la voragine si rivela una sorta di varco, un passaggio, come suggerisce il titolo, verso un’altra realtà, uno sguardo inquietante che sonda le paure e i traumi di chi si avvicina. L’acqua, di cui John ha paura, perché la madre era morta annegata, forse è qualcos’altro…
Il faro
Da sempre sinonimo di rifugio e sicurezza, il faro è anche un luogo sfruttato dall’horror, non tanto quanto i castelli e le ville gotiche, ma scenograficamente è molto funzionale. Nel fumetto Any Sport in a Storm, disegnato da Johnny Craig, per The Vault of Horror n. 38, il faro diventa protagonista a tutti gli effetti, punendo i contrabbandieri malvagi.
Nel film L’invasione dei mostri verdi (1963), di Steve Sekely, la struttura offre rifugio dagli alieni nonché l’arma decisiva. Nel racconto La sirena, di Ray Bradbury, il suono del faro viene scambiato per un richiamo d’amore da una enorme creatura lovecraftiana che, scoperto l’equivoco, distrugge l’edificio.
Nella pellicola Tower of Evil di Jim O’Connolly, nella torre segnalatrice di Snape Island un mostro uccide usando una daga legata al culto di Baal. Nella pellicola Fog di John Carpenter, i passeggeri lebbrosi di una nave naufragano a causa di un malfunzionamento del faro, per poi vendicarsi un secolo dopo sui discendenti dei responsabili. Shutter Island di Martin Scorsese omaggia l’estetica dei noir anni 40 e gli horror psicologici di Val Lewton, mettendo in scena un manicomio criminale da incubo: la zona più temuta dell’isola è il faro.
Xavier Gens dichiara di essersi ispirato a The lighthouse, novella brevissima e incompiuta di Edgar Alla Poe, per il film Cold Skin – La creatura di Atlantide, dove un meteorologo e un guardiano di faro si oppongono ogni notte all’attacco di creature marine umanoidi.
Robert Eggers dichiara la stessa fonte e della novella utilizza anche il titolo, per una pellicola autoriale, in bianco e nero, lenta, dall’estetica molto curata, The lighthouse che, come detto, sembra ispirare anche Il passaggio. Il vecchio guardiano del faro (Willem Dafoe) e il suo apprendista (Robert Pattinson) sono confinati su un’isola del New England: tra i due inizia una guerra psicologica che presto finisce nel delirio, complice la tempesta e le visioni.
Gli autori de Il passaggio
Il canadese Jeff Lemire ha esordito come autore completo con Lost dogs (un premio Xeric), quindi raggiunto la notorietà nel 2000 con l’acclamato Essex County (2000), graphic novel suddivisa in tre parti (I Racconti della Fattoria, Storie di Fantasmi e L’Infermiera di Campagna) e di ambientazione autobiografica: l’Essex è la contea dell’Ontario di provenienza dell’autore.
Lavora per DC Comics sia in ambito Vertigo (The Nobody, Sweet Tooth), sia occupandosi di supereroi come Superboy, Green Arrow e Animal Man.
Nel 2015 firma con Dustin Nguyen la serie fantascientifica Descender, pubblicata da con Image Comics. Nello stesso anno inizia a collaborare con la Marvel scrivendo i testi della serie All-New Hawkeye.
BAO Publishing distribuisce in Italia la maggior parte delle sue opere: lo stesso Descender, Plutona (2016), disegnato da Emi Lenox, A.D. – After Death, Black Hammer (2017, premio Gran Guinigi come Miglior Sceneggiatore a Lucca Comics & Games) e i numerosi spin off: Sherlock Frankenstein e la Legione del male, Quantum Age, Black Hammer ’45 e Dottor Andromeda e il regno dei domani perduti. Panini Comics pubblica il suo crossover con la Justice League.
Nel 2019 la sua serie noir sovrannaturale Gideon Falls è disegnata da Andrea Sorrentino, con cui realizza anche Primordial e la miniserie Joker: Il sorriso che uccide, mentre come autore completo Lemire firma Niente da perdere, Royal City, e il più recente L’acchiapparane. Nel 2020 firma The Threshing Place, speciale one shot della serie Immortal Hulk, poi con Dustin Nguyen realizza Ascender, seguito fantasy di Descender. Nel 2021 Netflix ha lanciato la trasposizione televisiva di Sweet Tooth.
Tra gli artisti che hanno influenzato di più le opere di Lemire, da segnalare il visionario regista David Lynch, di cui l’autore ammira la il racconto dell’ambiguità celata dietro la normalità. Altri autori importanti per lo sceneggiatore canadese sono il fumettista francese Moebius e il regista Terry Gilliam.
Andrea Sorrentino ha disegnato Wildstorm e Kratos – God of War, poi per DC Comics ha firmato Batman (Batman: L’impostore), I, Vampire, Green Arrow, Rosa e Spina, Joker, He-Man and the Masters of the Universe.
Molto proficua la collaborazione con Marvel: X-Men, All-New X-Men, Logan, Star-Lord, Old Man Logan, Civil War II, Guardians of the Galaxy, Marvel Heroes – Incoming, Secret Empire, Tusken rider, Weapon X, Iron Man, Avengers, Daredevil, Jubilee & Wolverine, King Thor.
Per Image Comics ha firmato Gideon Falls e Primordial (in coppia con Lemire), Comic story e i recentissimi The Bone Orchard Mythos e Sandman Universe. Gideon Falls ha vinto un Eisner, per Primordial nel 2023 ha ricevuto il Premio Micheluzzi come Miglior disegnatore
David Stewart lavora come colorista da oltre 20 anni. Ha firmato titoli come Hellboy di Mike Mignola, Shaolin Cowboy (testi e disegni di Geof Darrow), Black Hammer (scritta da Lemire) e Ultramega (realizzata da James Harren come autore unico).