Con il finale della settima stagione di Rick e Morty appena trasmesso su Adult Swim negli Stati Uniti, e con l’intera stagione disponibile a breve oltreoceano, abbiamo la conferma di un piano relativo a una saga che durerà almeno dieci stagioni, come originariamente previsto.
La serie aveva infatti riscosso un enorme successo dopo i primi episodi, tanto da programmare una permanenza di lungo corso nei palinsesti, in modo simile ad altri mostri sacri dell’animazione americana. Questa maggiore libertà ha significato molto per lo staff, che ha potuto lavorare su archi narrativi che potessero muoversi lungo le diverse stagioni, come abbiamo visto accadere per Evil Morty e Prime Rick. La settima stagione in particolare ha raccolto i frutti dello sviluppo di alcune delle trame principali, ma ci sono ancora molto interrogativi aperti.
I recenti sconvolgimenti a livello di produzione sembrano aver avuto un impatto relativamente basso sulla serie, che non ha perso tempo e si avvia verso l’ottava stagione, con la nona in corso di scrittura. Secondo lo showrunner Scott Marder ci sono già i riferimenti per poter costruire la stagione 10, con grandi sorprese e diversi momenti di svolta per i protagonisti.
L’improbabile duo formato da nonno e nipote non ha quindi esaurito il serbatoio di possibili avventure a cui partecipare, in un modo o nell’altro. Abbiamo imparato che gli spunti da cui far partire una lunga saga possono essere disseminati lentamente, con piccoli riferimenti che poi vanno a comporre un puzzle più grande. Non sappiamo ancora se l’intenzione sarà quella di proseguire oltre la decima stagione o se arriveremo ad un punto in cui non avrà più senso continuare. Di certo Rick e Morty si discosta da opere come i Simpsons, in grado di proseguire il loro cammino in eterno grazie al loro tono scanzonato.