Nell’otakult di oggi andremo a vedere il manga Baoh, una delle prime opere di Hirohiko Araki, autore della ben più nota serie Le bizzarre avventure di Jojo. Baoh è stato pubblicato sulla rivista Weekly Shonen Jumo di Shueisha tra l’ottobre 1985 e il febbraio 1985 ed è una serie composta in totale da 2 volumi. In Italia è stata pubblicata una prima volta dalla casa editrice Granata Press a puntate sulla rivista Zero, mentre una seconda edizione, in tre volumi, è stata successivamente curata da Star Comics.
Il manga ha ispirato un film d’animazione OAV che è stato prodotto dallo studio Pierrot; pubblicato in Giappone il primo novembre 1989, in Italia è uscito in formato VHS, curato da Yamato Video, nel 1991.
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La trama di Baoh
Dopo un incidente stradale il giovane Ikuro Hashizawa scopre che un’organizzazione malvagia di nome Dres gli ha impiantato nel cervello un parassita di nome Baoh, che lo rende praticamente immortale e gli conferisce una forza sovrumana. La Dres intende sfruttare questi poteri per conquistare il mondo, ma Ikuro riesce a fuggire insieme ad una ragazzina con poteri psichici chiamata Sumire: i due dovranno vedersela con i sicari ingaggiati da Kasuminome, dottore e capo di Dres che vuole sbarazzarsi delle cavie dei suoi esperimenti.
Analisi
Fumetto con una forte carica drammatica, Baoh vede l’evoluzione dello stile di Haraki ad un realismo muscolare occidentale, influenzato dall’allora serie di successo Ken il guerriero; i dettagli sono curati in modo ossessivo, fornendo alle scene grande spettacolarità e tridimensionalità. Le inquadrature sono scelte in modo studiato e attento, ma permane la deformazione prospettica. Molti elementi sono ripresi da Devilman di Nagai, sia per la tonalità con cui inchiostra sangue e combattimenti, sia per alcune soluzioni di scrittura (ad esempio Ikuro e Akira Fudo sono entrambe ibridi che si ribellano ai loro creatori. Entrambi inoltre piegano un potere demoniaco mutaforma originariamente impiegato per il male.
Pervaso da messaggi morali come l’empatia di un uomo che ne misura la grandezza, o la disillusione e lo scetticismo verso la gioventù e i valori passati da tramandare alle future generazioni incarnate dai nonni, viene criticato anche l’uso incontrollato della scienza che porta spesso a reazioni distruttive. Un tema che sarà poi ripreso in Battle Tendency, allo stesso modo di come molti elementi ricordano la narrazione di Stardust Crusader: Baoh, per esempio, è una sorta di forma primordiale di Star Platinum.
Essendo la serie che precede direttamente Phantom Blood, si può apprezzare la scelta di Araki di tentare l’innovazione estetica degli scontri e di proporre uno stile poco convenzionale, in linea con le opere più moderne.