Suisei no Gargantia, noto anche come Gargantia on the Verdurous Planet, è una serie anime di 13 episodi prodotta da Production I.G. e andata in onda tra 7 aprile e 30 giugno 2013. L’opera è stata scritta da Gen Urobuchi ed è stata diretta da Kazuya Murata. Un adattamento manga di tre volumi disegnato da Wataru Mitogawa è stato pubblicato tra il gennaio 2013 e il gennaio 2014 sulla rivista Newtype Ace di Kadokawa Shoten.
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La trama di Suisei no Gargantia
In un futuro molto lontano, l’umanità ha avuto un balzo tecnologico notevole, ma è stata costretta a lasciare la Terra e a vagare tra le stelle, sopravvivendo in enormi navi spaziali contenenti l’Alleanza Galattica dell’Umanità. I soldati, rispetto ai cittadini, si addestrano fin dall’adolescenza per andare a combattere lontano dalla patria o da qualsiasi fissa dimora, non anelando nemmeno più ad avere la libertà. In tutto questo si trovano a combattere con degli alieni chiamati Hideauze.
Ledo, un giovane pilota di macchine umanoidi con IA autonoma, finisce nell’ergosfera di un ponte di Einstein-Rosen durante una fallimentare missione e rimane in crio-stasi per sei mesi, in modo da curare le sue ferite. Quando si risveglia lui e il suo roboto, di nome Chamber, si ritrovano circondati da un gruppo di umani diversi da loro, che vivono su una grande nave-stazione in mezzo al mare e sono sprovvisti di una tecnologia troppo avanzata. Quando Chamber cerca di capire dove si trovano, scopre che sono finiti sulla Terra, quella che un tempo era stata la casa della razza umana.
Impressioni
La trama di Suisei no Gargantia è molto particolare e, ad eccezione degli Hideouze, potrebbe benissimo rispecchiare uno scenario futuro dell’umanità. La rappresentazione diviene realistica dal momento che gli autori tengono in considerazione dei cambiamenti che potrebbero avvenire tra gli avventurieri spaziali e i reduci terrestri, a partire dalla lingua che muta rendendo impossibile alle due parti di comunicare, all’aspetto fisico che, a causa delle condizioni di vita, muta irrimediabilmente. Ledo si trova alle prese con un pianeta totalmente sconosciuto e costretto ad apprendere costumi, lingua e usanze degli abitanti per riuscire a sopravvivere e comunicare.
Nel corso della trama il soldato spaziale comincia a imparare anche altre cose, come il provare sentimenti, il divertirsi e il vivere una vita pacifica. Tutte cose che vengono totalmente precluse a chi combatte per l’Alleanza Galattica dell’Umanità. Le animazioni non sono eccelse ma risultano comunque fatte bene: apprezzabile l’utilizzo dei colori, che virano dal cupo e scuro dell’umanità spaziale al colorato e luminoso dell’umanità rimasta sulla terra. Che sottolinea il carattere austero e serioso della prima e quello più allegro, gioviale e sereno della seconda.
Anche il character design e la caratterizzazione dei personaggi puntano proprio a differenziare le due diverse umanità, cercando di sottolineare anche le loro differenze e i loro diversi punti di vista, tra chi ha come unico scopo quello di combattere e puntare all’obiettivo finale e chi, al contrario, cerca di vivere una vita pacifica e serena.
Nella serie si può intravedere anche una denuncia al continuo e inarrestabile avanzamento tecnologico, che potrebbe danneggiare irrimediabilmente il pianeta su cui viviamo portandolo ad essere un’immensa distesa d’acqua su cui, tuttavia, l’umanità potrebbe comunque trovare una via per sopravvivere. Perché anche questo è un punto di vista della serie, che mostra come, nonostante tutto, l’umanità riuscirebbe a sopravvivere a qualsiasi disastro, scegliendo di vivere vagabondando nello spazio piuttosto che arrendersi alla sua estinzione.
Perché alla fine, all’interno della serie, viene rimarcato anche come tutti i problemi, le battaglie e le guerre a cui vanno incontro i protagonisti non sono altro che conseguenze dello sviluppo dei loro antenati.