Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna. Ma quando gli uomini scarseggiano, toccherà alle donne mettersi in gioco.
Bikini Armors volume 1 è disponibile in formato cartaceo e sullo shop digitale di saldaPress.
La trama di Bikini Armors 1
Siamo in un mondo alternativo, post apocalittico, un caldo deserto senza fine in cui è difficile sopravvivere senza opportuni accorgimenti. a causa di eventi sconosciuti, ormai la popolazione è formata quasi esclusivamente da donne. La società si è così evoluta sul versante matriarcale, in cui gli uomini hanno solo compiti di servitù.
Dopo la testimonianza del prigioniero 901, un improbabile gruppo di avventuriere parte per una missione che potrebbe cambiare il mondo.
Len, Stephen, Bo e Faustine, accompagnate da Grave, dovranno affrontare grandi pericoli, alla scoperta di grandi segreti e possibili sviluppi interessanti per Community 11.
L’opera
Bikini Armor si presenta come una rivisitazione delle classiche storie fantasy, dove uomini muscolosi e armati fino ai denti lottano con fervore per distruggere i loro nemici. Qui di uomini non ce ne sono, o meglio ci sono ma vengono invitati ad agire il meno possibile.
Pur conservando una buona parte degli stereotipi di genere, il gruppo delle protagoniste deve cavarsela in un contesto che ricorda molto quello di Mad Max, un mondo ormai distrutto in cui per sopravvivere è necessario fare dei sacrifici. Stranamente, in mezzo a tutta quella desolazione è presente anche molta tecnologia, probabilmente l’unico modo che ha avuto l’umanità per conservare un minimo di vita civile.
A portare avanti la Community 11 è la magia legata a Natura, un potere rischioso e ben custodito, per accedere al quale è necessario superare delle prove.
Questa prima parte della storia ci porta a lasciare la città per avventurarsi in terre sconosciute alla ricerca di prove tangibili di un intervento esterno che sta opprimendo il mondo come è conosciuto e che, forse, se rimosso, potrebbe migliorare la situazione per tutti.
Tra mostri disgustosi e tecnopiratesse, seguiamo le avventure delle protagoniste che inizialmente individuiamo come i buoni della storia, una concezione messa a dura prova quando veniamo in contatto con le streghe verdi, che occupano Community 4.
Se infatti Len, Stephen, Bo e Faustine fanno parte di una comunità ben organizzata e funzionale alla vita, riusciamo a capire con lo scorrere delle pagine che tra di loro esiste una gerarchia militare e religiosa, che le pone su piani diversi di status sociale. Per non parlare di Grave, servitore di Faustine, considerato alla stregua di un animale dal gruppo.
Lo schieramento opposto ha tutte le caratteristiche dell’antagonista ma, al netto di un’impressione iniziale non proprio positiva, impariamo a comprendere che queste donne hanno semplicemente abbracciato un modo diverso di vivere e perpetuare la specie. Niente incubatrici elettroniche, in favore delle gravidanze naturali. Niente religione, ma un consiglio di donne, selezionate in base alla loro fertilità. Il loro unico problema sembra essere l’isolamento e la scarsità di soggetti maschili, che sono tenuti in grande considerazione. Un’etica diversa, che suggerisce una separazione tra le diverse comunità, avvenuta in passato.
Lontani da tutto e da tutti, anche le nostre eroine stanno imparando a rapportarsi in un modo più sincero, meno legato alle norme sociali della loro casa.
La missione di salvataggio che sta per essere messa in atto potrebbe portare ad andare ben oltre la missione esplorativa iniziale, fino a scoprire qualcosa di più.
Scheda Tecnica
Formato: 15×21, colore
Pagine: 128
Autori: Giuseppe “Bigio” Cecchi, Agnese “Maeb” Pozza