Fractale è una serie anime prodotta da A-1 Pictures e Ordet, composta da 11 episodi andati in onda tra il gennaio e l’aprile del 2011. Ideata da Yutaka Yamamoto, che l’ha anche diretta, e Hiroki Azuma, che ha curato l’adattamento manga, la sceneggiatura è di Mari Okada. La serie manga è stata pubblicata su Gangan Online di Square Enix tra settembre 2010 e novembre 2011 e conta un totale di tre volumi. Dalla serie è stata tratta anche una light novel omonima.
La trama di Fractale
In un’Irlanda futuristica è stato introdotto il “Fractale System“, una realtà virtuale posizionata su un satellite che garantisce benessere e stabilità al genere umano, garantendo a tutti ciò di cui hanno bisogno senza dover lavorare; si trova però oggi sull’orlo del collasso. In Irlanda vivono ormai sempre meno uomini, rimpiazzati da sempre più Doppelganger, robot simili ad avatar virtuali che causano grandissima noia nel giovane protagonista, Clain.
Mentre un giorno passeggia in bici salva una ragazzina inseguita da due uomini e la invita a stare un po’ a casa sua. La giovane, di nome Phryne, un giorno scompare, lasciando solo uno strano ciondolo. Quando questo si attiva produce un doppel femminile di nome Nessa e assieme a Clain inizia un’avventura alla ricerca di Phryne e per svelare una volta per tutte il mistero che si cela dietro il Fractale System.
Impressioni
In questo mondo distopico e futuristico il progresso sta prendendo il sopravvento, mescolandosi alla natura e alla biologia terrestre e permettendo il monitoraggio del benessere di tutti, puntando a controllare vite e menti degli adepti. Vi sono però uomini che si oppongono a questa impronta tecnologica invasiva.
Nonostante parta con il piede giusto e presenti allo spettatore tematiche molto profonde come la dipendenza morale da un dio, la necessità di sentirsi parte di un “tutto” e il controllo dei potenti sul popolo, la serie non dedica loro abbastanza spazio, con tempistiche inferiori a quelle necessarie che hanno come conseguenza anche uno sviluppo superficiale e poco innovativo dei personaggi.
Delle tematiche viene fatta menzione per poi lasciarle in sospeso non avendo più tempo e i protagonisti risultano così poco profondi e con storie povere e inconsistenti, elemento che influisce negativamente anche sulla narrazione; il protagonista, presentato come ingenuo e innocente, assume spesso aspetti e comportamenti adulti e maturi, che stonano con la sua caratterizzazione. Alcune parti del finale, infine, possono confondere lo spettatore, che potrebbe arrivare a considerare inutile tutto quanto accaduto fino a quel momento.
Sul lato tecnico l’anime è buono: le animazioni sono nella media, con alcuni picchi di ottima fattura verso il finale, la colonna sonora è orecchiabile, anche se non memorabile, mentre il doppiaggio è ben realizzato e permette alla serie di risollevarsi in alcuni punti poco convincenti.