Torna Leo Ortolani con una serie che omaggia il cinema horror e in particolare Freddy Krueger e la serie Nightmare – dal profondo della notte. Annunciata lo scorso aprile, Night-Man è composta da 6 albi spillati di 32 pagine in bianco e nero in formato 18X26 cm e vede il ritorno di molti personaggi conosciuti in Venerdì 12, una delle parodie più apprezzate di Ortolani.
Nel mondo dei sogni e degli incubi tutto è possibile, tranne viverci, inoltre l’amore è un sentimento poco contemplato. Lo sa bene Night-Man, signore indiscusso degli incubi, re della notte: spaventa tutti coloro che giungono nel suo regno, ma non ha fatto i conti con Anna. Una storia solo apparentemente dolce e romantica, le sembianze da Harmony vengono ovviamente smentite.
Il mondo dei sogni, il mondo degli incubi, il mondo in cui tutto è possibile, tranne innamorarsi. Oppure no? Night-Man, il signore indiscusso degli incubi, spaventa da sempre coloro che si avventurano nel suo regno, ma non ha fatto i conti con Anna. In una gara a fare battere il cuore, una storia che pare un Harmony, invece è un incubo. Svegliatevi!
Leo Ortolani con Night-Man realizza la parodia del film Nightmare – Dal profondo della notte e dei suoi seguiti: la serie dunque ci porterà nelle atmosfere degli horror anni 80/90, naturalmente integrate con l’ironia di Ortolani. In copertina vediamo Freddy Krueger in versione Ortolani.
Il primo numero si intitola L’ignara preda e dal 15 settembre è in vendita a € 3,50 in fumetteria e in edicola, disponibile anche su Amazon in formato Kindle a € 1,99. A metà ottobre arriva il secondo numero, L’uomo nero.
Trama di Night-Man 1
Nel primo episodio, Night-Man insegue Tina nei sogni della donna, e nelle pause racconta le proprie giornate agli amici mostri al bar. Qui facciamo la conoscenza del nuovo servitore del protagonista, il parademone Stipsy. Night-Man vuole insegnargli la sottile arte della paura e lo istruisce sul valore dell’incubo, che fa apprezzare la realtà al momento del risveglio.
Il fastidioso Ebecèrto spiegava ai villain quanto l’amore fosse più potente e duraturo della paura. Poche pagine dopo, Night-Man si innamora di Anna Badaloni, la donna che la signora Paura gli ha ordinato di andare a spaventare (per sostituire la Mummia, andata in bagno). Ma, a sorpresa, è lei a spaventarlo, semplicemente apparendo all’improvviso – tanto da far risvegliare lui. Stipsy pubblica subito su “Instagran” la figuraccia del suo capo.
Sviluppo
Come spiegato nell’introduzione, Leo Ortolani in questa serie combina due dinamiche che caratterizzano la sua opera. Ancora una volta accantona il celeberrimo Rat-Man e dà maggiore spazio a personaggi utilizzati prima in ruoli di secondo piano, inoltre ha l’abitudine di prendere un grande amore (generalmente un’opera letteraria o cinematografica), lo smonta, lo analizza per comprenderne i meccanismi con cui suscita emozioni e lo rimonta a modo suo.
L’umorismo spazia dal grossolano (affidato principalmente all’uomo nero, a un dinosauro, e agli “equivoci” di Stipsy, nuovo servitore del protagonista, arrivato dal mondo dei sogni erotici), al black humour (anche politicamente scorretto, ma a Ortolani si perdona: l’autore pisano non può certo essere accusato di razzismo o intolleranza), alle raffinatezze non sempre facili da cogliere.
La derisione del protagonista, che spesso in Rat-Man viene effettuata dallo stesso interessato, nel caso di Night-Man avviene attraverso la sua spalla Stipsy, che ne evidenzia i limiti intellettivi e fisici.
Come rivela lo stesso Leo Ortolani in chiusura di albo (dove spiega il suo amore per la serie Nightmare, nonostante i difetti dei seguiti e del remake), il protagonista e il suo servitore sono sostanzialmente Aldo e Giuda di Venerdì 12, trasportati nella dimensione onirica. E l’orrore non sarà quello classico o quello visto nella serie di Freddy Krueger, ma lo struggimento dell’amore non corrisposto.
Leggermente sotto tono rispetto agli altissimi standard di Ortolani, il primo numero di Night-Man incuriosisce il lettore, naturalmente lo diverte, rimandando forse la piena soddisfazione ai prossimi albi.
L’autore
Leo Ortolani, pisano, grazie a Comic Art pubblica nel 1989 la prima storia della sua creatura più famosa, Rat-Man (premio migliore sceneggiatore esordiente a Lucca Comics l’anno successivo). La parodia di Batman diventa una serie autoprodotta, pubblicata nel 1995 da Edizioni Foxtrot e successivamente da Bande Dessinée.
Nel 1996 Ortolani pubblica sul mensile L’isola che non c’è (Edizioni Comica) le prime puntate di Venerdì 12, l’amore impossibile di Aldo per Bedelia.
Nel 1997 Marvel Italia (poi Panini Comics) manda in stampa Rat-Man Collection, che ospita anche Venerdì 12 fino alla sua conclusione, nel 2004. Panini pubblica numerose ristampe legate al supereroe sui generis (Tutto Rat-Man, Rat-Man ColorSpecial, Rat-Man Gigante) e parodie (Star-Rats, Il Signore dei Ratti, 299+1, Avarat, Allen, Il grande Magazzi, Ratolik).
Nel 2011 esce il libro autobiografico Due figlie e altri animali feroci. Diario di un’adozione internazionale, mentre nel 2015 l’autore partecipa alla scrittura dello spettacolo Brachetti che sorpresa, un grandissimo successo.
Sul blog “Come non detto”, Leo Ortolani pubblica spassose recensioni cinematografiche a fumetti, riproposte in diverse raccolte a partire da Cinemah presenta – Il buio in sala (Bao Publishing). Nel 2017 si conclude la serie regolare di Rat-Man, l’anno successivo va in stampa lo spin-off Cinzia. Nel 2020 è stata la volta di Bedelia, legata a Venerdì 12, mentre l’anno scorso è stata pubblicata Matana, la miniserie spaghetti western.
L’autore toscano si è spesso cimentato con gli eroi Marvel, sia con alcune storie autoprodotte sui Fantastici Quattro (ideale continuazione della saga di Kirby e Lee), culminate nella partecipazione all’opera celebrativa dei 60 anni del gruppo, sia con numerosi incontri fra Rat-Man e gli eroi della casa delle idee, pubblicati tramite la succursale Marvel Italia (futura Panini Comics): il Punitore, Spider-Man, Capitan America, Wolverine, il Dottor Destino ed Elektra.