La sesta e ultima puntata della stagione di Ms. Marvel si intitola No normal. Scritto da Will Dunn, A. C. Bradley e Matthew Chauncey, come il primo episodio è stato diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah.
Trama di Ms. Marvel, episodio 6
Dopo l’esplosione del negozio Circle Q, causata dal drone della Damage Control distrutto da Kamran, il giovane Djinn scappa, aiutato da Bruno. L’agente Deever, convinta che il disastro sia tutta colpa di Kamran e che i giovani non debbano avere superpoteri, manda i suoi uomini all’inseguimento.
Oltre ad essere ferito, Kamran è sconvolto dai propri poteri, ma Bruno lo rassicura sul fatto che sia normale, anche Kamala all’inizio era spaventata. La fuga prosegue in metropolitana, dove il Clandestine emette altri raggi di luce dura.
Intanto, Kamala si scusa con la sua famiglia per aver rovinato il matrimonio e aver disobbedito. Infine rivela a Muneeba, Yusuf, Aamir e Tyesha di essere Light girl, o Night Light, per poi scoprire che lo sapevano già tutti: la madre Muneeba lo aveva detto al telefono a Yusuf, che usa sempre il vivavoce, consentendo agli altri di sentire. Yusuf è un po’ preoccupato per l’incolumità della figlia, la quale gli ricorda che non le ha insegnato a rimanere indifferente quando gli altri hanno bisogno.
Kamala riceve un nuovo costume dalla madre: con la maschera che le ha regalato Bruno la divisa da eroina è completa. La protagonista viene a sapere dell’esplosione del negozio e riesce a rintracciare Bruno e Kamran, che inizialmente si sono nascosti nella moschea.
Supportata da Nakia, Aamir e Zimmer, Kamala affronta gli agenti della Damage Control e aiuta Bruno e Kamran a scappare verso la scuola. L’agente Cleary ordina a Deever di ritirare la squadra, soprattutto perché teme che un intervento in una scuola generi cattiva pubblicità, ma la donna fa di testa sua.
A scuola ci sono anche Zoe – che sfrutta l’ottima luce del teatro per girare i suoi video – e Aamir, mandato da Muneeba per vigilare su Kamala, con grande delusione da parte della ragazza. Inizialmente i giovani riescono con dei diversivi a tenere gli agenti lontani dal loro obiettivo principale. Kamran scopre la morte della madre, ma Kamala gli spiega che proprio per amore del figlio Najma ha rinunciato al proprio piano, si è sacrificata per chiudere il velo e gli ha trasmesso i poteri. Il giovane è comunque infuriato e scatena i suoi poteri sugli agenti.
Zoe ha usato la sua platea da influencer per richiamare più gente possibile davanti alla scuola. La Damage Control riesce ad arrestare gli amici dei due eroi, inizia un pericoloso scontro tra Karman e Deever: Kamala riesce a fare da scudo all’amico, a mettere in salvo la folla, messa in pericolo dalle armi della Damage Control e dai poteri scatenati di Kamran.
Kamran le dice che non saranno mai accettati, mai considerati normali. Kamala risponde che non esiste la normalità, solo le persone, e quello che fanno con ciò che hanno ricevuto.
“There is no normal. There is just us, and what we do with what we’ve been given.”
Kamala ha chiesto aiuto a Kareem, che attende Kamran al porto per accoglierlo nei Pugnali Rossi.
La protagonista scopre inoltre un nuovo potere: pronunciando la parola Embiggen, aumenta le proprie dimensioni. L’impresa di Kamala avviene sotto gli occhi dei cittadini di Jersey City, che acclama la nuova eroina. La folla, aiutata dalla polizia, impedisce alla Damage Control di catturare Kamala, inoltre Deever riceve una telefonata dall’agente Cleary che la solleva dall’incarico.
Yusuf chiede a Kamala quale sia il suo nome da supereroina, ma la ragazza ci sta ancora pensando. Il padre le spiega che l’hanno chiamata Kamala perchè era perfetta. Significa infatti perfetta in arabo, e meraviglia in Urdu. Scoperti il significato del suo nome e l’analogia con l’identità di Carol Danvers, la giovane decide di usare il nome Ms Marvel. Infine Bruno le rivela di aver trovato una mutazione nei suoi geni.
Sviluppo
Il finale di stagione riesce gestire egregiamente tanti elementi: oltre alla trama principale, con Kamala e Kamran alle prese con la Damage Control, assistiamo al completamento del percorso della protagonista, ormai un’eroina pronta per le grandi missioni. In una puntata frenetica, vengono inoltre migliorate le dinamiche relazionali e familiari e risolta la maggior parte dei problemi emersi nelle scorse puntate.
Alcuni aspetti vengono risolti in modo un po’ sbrigativo, la trama verticale forse paga l’assenza costante di un villain – nel nucleo della stagione il problema era la minaccia dei Clandestine, nel finale è emerso il ruolo della Damage Control, non così spaventosa – ma la conclusione è risultata molto buona.
Il completamento del costume avviene, in modo significativo, grazie alla madre: Kamala rivela alla famiglia -che lo sa già – di essere “Luce notturna”, e si sente finalmente supportata dai suoi cari. Anche il chiarimento con l’amica Nakia – al quale la protagonista non ha detto niente perché sapeva che odiava i supereroi – è liberatorio.
La protagonista impara a utilizzare i propri poteri – scoprendo anche di avere l'”embiggen” – e ad agire con grande umanità, mettendo la sicurezza degli altri al primo posto e ricordando – a sé e al padre – che se qualcuno ha bisogno di aiuto non si può rimanere indifferenti.
L’intervento di Kamala porta un po’ di pace tra Clandestine e Pugnali rossi, nemici millenari: convincendo Najma a rinunciare al suo piano, la protagonista non solo ha sventato la minaccia per la Terra, ma ha anche interrotto la guerra tra Clandestine e Pugnali Rossi. Kamran viene messo in salvo e convinto a non sfogare pericolosamente la sua rabbia, facendosi anzi aiutare, appunto, dai nemici storici della sua famiglia.
Con l’aiuto di Kamala i suoi amici risolvono dunque, per quanto possibile, i loro problemi. Eccezione per Bruno, miglior amico, aspirante fidanzato e genio scientifico, che sembra destinato a uscire dai giochi con l’iscrizione alla Caltech.
Il legame di Kamala con le sue radici, caratteristica del fumetto, rimane e si amplifica nella serie TV, dove anche il nome Marvel e il fulmine simbolo dell’eroina rimandano al nome della ragazza e quindi al Pakistan.
La scena mid-credit è divertente ma un po’ misteriosa: più che un semplice fan service, serve probabilmente a introdurre il film in uscita a luglio 2023, The Marvels, che vedrà coinvolte Kamala Khan, Carol Danvers e Monica Rambeau.
Riferimenti cartacei
Il potere di ingrandirsi, emerso nell’ultima puntata, fa parte delle capacità di Kamala fin dalle prime avventure. Embiggen, come detto, è un neologismo usato per la prima volta ne I Simpson ma consolidato dal comando usato da Ms. Marvel.
La Kamala Khan dei fumetti è un’inumana: il personaggio è stato introdotto in un periodo in cui la Marvel, non avendo i diritti cinematografici sugli X-Men, stava emarginando i mutanti anche nei fumetti, penalizzandone le testate e puntando sugli Inumani (cui era stata dedicata una serie televisiva di scarso successo).
Stando al finale di stagione, la Ms. Marvel dell’MCU è invece una mutante: d’altra parte con l’acquisizione della Fox da parte della Disney/Marvel, la casa delle Idee ha ottenuto i diritti su X-Men & C, che dovrebbero sbarcare presto nell’MCU (il professor X è già apparso nell’ultimo film di Doctor Strange, curiosamente insieme al Freccia Nera della serie televisiva appena citata).
La “sostituzione” cui assistiamo nella scena mid-credit ha diverse analogie con quella che nei fumetti riguarda il primo Capitan Marvel (Mar-Vell) e Rick Jones. Quest’ultimo è un giovane che scopre un potente artefatto di origine Kree, le NegaBande, che danno immensi poteri a Mar-Vell, intrappolato nella Zona Negativa, una dimensione di antimateria su cui regna Annihilus.
Attraverso i bracciali, i due si sostituiscono reciprocamente, relegando uno nella Zona Negativa e facendo tornare l’altro sulla terra. Va inoltre ricordato che nella serie TV i bracciali sono due e i Clandestine ne hanno trovato uno su un braccio blu (colore della pelle di molti Kree).
I poteri delle NegaBande erano bramati da Annihilus, che potrebbe essere inserito come nuovo villain dell’MCU: i piani Marvel parlano per le Fasi 4, 5 e 6 di una Multiverse Saga che si concluderà con una battaglia contro Kang il Conquistatore (Avengers: The Kang Dynasty) e presumibilmente con una lotta per impedire che le Incursioni distruggano le diverse dimensioni del Multiverso (Avengers: Secret Wars). Annihilus potrebbe essere al centro dell’ultimo capitolo, o “semplicemente” il cattivo che affronteranno le 3 “Marvels” nel film del prossimo anno.
Ms. Marvel, il fumetto
Inizialmente dietro la maschera di Ms. Marvel, ideata nel 1977 da Gerry Conway e John Buscema, si cela Carol Danvers, ufficiale dell’aeronautica statunitense, personaggio creato 9 anni prima da Roy Thomas e Gene Colan, al suo esordio in Marvel Super-Heroes n. 13.
L’identità di Ms. Marvel negli anni successivi è stata utilizzata anche da Sharon Ventura, Karla Sofen e soprattutto Kamala Khan – creata da Sana Amanat, G. Willow Wilson e Adrian Alphona – che ha avuto un impatto significativo sui fumetti Marvel: prima supereroina musulmana dell’editore, è una adolescente inumana con la capacità di allungarsi, nel giro di poco tempo entra negli Avengers.
A Ms. Marvel sono state dedicate quattro serie a fumetti omonime, due con Carol Danvers e due con Kamala Khan: una pubblicata tra il 1977 e il 1979, di Gerry Conway, Chris Claremont e John Buscema, una tra il 2006 e il 2010, di Brian Reed, quindi la prima dedicata alla più recente versione del personaggio, tra il 2014 e il 2015 (nell’ambito di All New All Different Marvel), infine la serie del 2016.
Nel frattempo Carol Danvers ha assunto l’identità di Captain Marvel, mentre a Kamala Khan sono state dedicate anche la serie di 18 numeri The Magnificent Ms. Marvel e la miniserie di quest’anno Ms. Marvel: Beyond the Limit.