Siamo arrivati alla conclusione di una stagione non entusiasmante ma che è riuscita a garantire una buona qualità.
La terza stagione di The Boys è disponibile su Amazon Prime Video, insieme alle precedenti. Dopo il rilascio dei primi tre episodi, dal quarto in poi è prevista una classica uscita settimanale.
L’ottavo episodio di The Boys
Un episodio che mette al centro il tema della famiglia.
Era da un po’ che non vedevamo Ryan, ma a quanto pare Homelander ha nuovi progetti per lui. La sua posizione è stata rivelata dalla Neuman, in cambio di un piccolo favore. Complice l’allontanamento volontario di Butcher, il ragazzino si avvicina al suo padre biologico.
Gli Stati Uniti sembrano schierati su due fronti opposti, tra i violenti sostenitori di Homelander e chi si posiziona invece contro, utilizzando come simbolo la ribelle Starlight.
Proprio Annie ha realizzato le condizioni per la fuga di Maeve, mentre Frenchie riesce a entrare in possesso del gas capace di addormentare Soldier Boy e MM rimpiange di aver perso il controllo di fronte a sua figlia.
Nella torre della Vought si incrociano situazioni relative ai Sette. Una famiglia nelle intenzioni, ma non nella realtà, per stessa ammissione di Homelander. L’eroe a stelle e strisce prima si libera di Black Noir, colpevole di avergli nascosto la verità su suo padre, poi umilia A-Train, Deep e la povera Ashley, non all’altezza della situazione.
Particolarmente significativi i riferimenti al legame tra il Patriota e Black Noir, che non sono mai realmente approfonditi, per quanto tra i due sia sempre dato per scontato un profondo rapporto di fiducia. In assenza di altri elementi, possiamo probabilmente rifarci al Black Noir originale dei fumetti, nato e cresciuto come una copia di Homelander. E di chi ci si potrà mai fidare, se non di sé stessi? Abbiamo potuto vedere che la stessa cosa non accade nella serie tv, ma questo piccolo riferimento potrebbe far felici i lettori di lunga data.
I nostri Boys sono invece una famiglia, per quanto disfunzionale. Soldier Boy è molto incerto sul da farsi, ma è determinato a mantenere la sua parola. Butcher per una volta fa parlare la sua coscienza ed estromette Hughie dal suo piano suicida, lasciandolo in balìa di Starlight. I due riescono in qualche modo a ricucire i rapporti, grazie a una presa di coscienza da parte di Hughie, capace di ammettere i suoi errori anche attraverso una riflessione che riguarda suo padre, forse debole, ma sempre presente.
Il gruppo guadagna anche Maeve, si riforma con Starlight e Kimiko il trio che aveva tenuto testa a Stormfront.
Lo scontro decisivo è piuttosto confuso nella sua gestione registica, ma anche a livello di intreccio.
Prima vediamo un Homelander che prova a manipolare il padre, presentandogli Ryan, suo nipote biologico. Soldier Boy non abbocca all’amo, ma passa all’attacco. Ci va di mezzo però anche Ryan, il che scatena una reazione da parte di Butcher. Gli schieramenti in continua evoluzione vedono l’arrivo di Starlight, aiutata a suo modo da Hughie. Niente basta a fermare il primo supereroe, ma per fortuna Maeve riesce a salvare tutti, buttandosi dalla torre Vought dopo aver trascinato con sé un Soldatino in procinto di esplodere con il suo potere.
La battaglia si risolve con un nulla di fatto, in cui l’unica vittima sembra essere Soldier Boy, recuperato da Mallory e congelato per un viaggio verso la quarta o quinta stagione. Il prossimo villain sarà probabilmente Victoria Neuman, che ha ottenuto la nomination come vicepresidente alle prossime elezioni, con una certa fiducia su un risultato positivo. Sarebbe un vero peccato se il presidente in carica avesse un incidente…
C’è spazio per un breve momento di tranquillità, con l’ingresso pressoché ufficiale di Annie, non più Starlight, nei Boys, MM che si commuove mentre racconta a sua figlia di come gli eroi non siano tutti buoni e Maeve, sopravvissuta ma senza poteri, che si ritira a vita privata con la sua compagna.
Non sarebbe The Boys senza un finale che ci riporta tutti alla triste realtà. Homelander ha rimosso ormai ogni freno inibitore, arriva perfino a distruggere un manifestante con il suo laser e nessuno dei suoi seguaci è sconvolto dalla cosa. Si profila un brutto periodo per tutti i suoi oppositori.