Anche Ms. Marvel ha fatto il suo esordio nell’MCU con una serie TV dedicata. Per la trama e gli aspetti più televisivi delle prime due puntate, rimandiamo alla recensione in anteprima della redazione cinema. Agli avversari del personaggio creato nel 2015 da Sana Amanat, G. Willow Wilson e Adrian Alphona abbiamo dedicato una top.
Il primo episodio si intitola Generation Why, è scritto da Bisha K. Ali (Sex Education) ed è diretta da Adil El Arbi e Bilall Fallah (Bad Boys for Life).
Ms. Marvel, trama del primo episodio
Conosciamo Kamala Khan, sedicenne pakistana che vive a Jersey City (nel New Jersey), frequenta il liceo, dove non è molto popolare. Ama gli Avengers e in particolare Captain Marvel, protagonisti delle sue fantasie con cui evade dai fastidi e le banalità quotidiane.
Insieme al suo miglior amico, Bruno, vorrebbe partecipare al primo AvengersCon, la convention dedicata ai suoi eroi che si svolgerà proprio a Jersey City. Ma i suoi genitori, molto apprensivi, le negano il permesso: non aiuta il fatto di aver appena bocciato contro la macchina dell’istruttore all’esame di guida, e nemmeno l’aver rifiutato il permesso perché condizionato all’accompagnamento da parte del padre vestito da Hulk.
Kamala va di nascosto alla convention perché non può rinunciare a partecipare alla gara di cosplay di Captain Marvel: insieme a Bruno ha realizzato un costume realistico, cui ha aggiunto un tocco etnico, un bracciale dorato che arriva da nonna Sana, in Pakistan. Proprio durante la gara scopre che il gioiello le consente di creare costrutti di energia cosmica e di estendere i propri arti: Kamala crea un po’ di danni ma salva la vita a un’altra concorrente, la sua compagna di classe Zoe.
Al rientro a casa la attende la madre, che la rimprovera, per aver disobbedito e per farsi distrarre troppo dalle sue fantasie (glielo ha fatto notare anche il consulente per l’orientamento, a scuola). Nella scena durante i titoli di coda, Sadie Deever e P. Cleary, agenti del Damage Control, guardano un video sulle azioni di Kamala all’AvengersCon: decidono di “prelevarla” per studiarne i poteri.
Sviluppo
Kamala Khan è la prima supereroina Marvel musulmana, Il personaggio televisivo ricalca abbastanza fedelmente quello visto nei fumetti, a partire dagli elementi in contrasto che avevano determinato il successo del personaggio cartaceo: l’amore per Captain Marvel, i superpoteri, la difficoltà di conciliare la sua vita sociale e l’attività da supereroina con le aspettative e tradizioni della sua famiglia e della sua comunità.
La differenza sostanziale rispetto alla versione cartacea, per quanto abbiamo visto finora, è che Kamala non è un’inumana – come invece nei fumetti, ma riceve i poteri (o li vede attivare) da un braccialetto di famiglia, di origine pachistana.
Elementi dell’immaginazione di Kamala vengono visualizzati da fumetti e animazioni, mentre i messaggi che la ragazza riceve sul telefono compaiono su elementi presenti in scena.
Riferimenti cartacei
Elemento cartaceo non strettamente legato al mondo di Kamala è costituito dagli agenti del Damage Control, Sadie Deever e P. Cleary. La Damage Control è stata creata da Dwayne McDuffie ed Ernie Colón ed è apparsa per la prima volta nel 1989 in Marvel Comics Presents n. 19 (maggio 1989).
Mentre Sadie Deever, portata sullo schermo da Alysia Reiner, è un personaggio nuovo, P. Cleary, interpretato da Arian Moayed, è già comparso nelle pellicole precedenti e probabilmente ha un aggancio con un personaggio cartaeo. Abbiamo visto l’agente in Spider-Man: No Way Home, dove indagava sugli scontri fra il protagonista e Mysterio, avvenuti nella pellicola precedente, e interrogava zia May, MJ e Ned. Il personaggio si ispira probabilmente ad Albert Cleary, ragioniere e revisore legale della società, ed è apparso nel secondo numero della serie.
La Damage Control è una società di ingegneria e costruzioni specializzata nella riparazione dei danni causati dagli scontri tra supereroi. Ha una divisione per la ricerca e il salvataggio dei dispersi. La Marvel aveva programmato per il 2016 una serie televisiva sulla Damage Control, con produzione affidata alla ABC, ma il progetto è stato accantonato.
Benché Kamala dica che il costume di Zoe non è accurato, si tratta di uno dei primi costumi di Carol Danvers nei fumetti: negli anni 70 ha un outfit simile, con una fascia intorno alla vita (e si veste così anche Moondragon quando vuole fingere di essere lei). La prima volta in cui Kamala usa i poteri nei fumetti, salva proprio Zoe.
Kamala frequenta la Coles Academic High School, così come la sua omologa cartacea. Inoltre, i nomi sulla targa omaggiano i creatori del personaggio: la scrittrice G. Willow Wilson, l’editor Stephen Wacker, i disegnatori Adrian Alphona e Jamie McKelvie. Anche gli altri nomi sono di artisti che hanno lavorato su Kamala Khan: Ian Herring, Takeshi Miyazawa, Nico Leon e Joe Caramagna.
L’insegna Edison Electic contiene un fulmine che ricorda quello del costume dell’eroina e richiama uno dei primi villain del personaggio, l’Inventore (clone, appunto di Thomas Edison).
Durante i titoli di coda, tra i disegni possiamo apprezzare una versione della copertina di Ms. Marvel n. 1 del 2014.
Ms. Marvel, il fumetto
Inizialmente dietro la maschera di Ms Marvel, ideata nel 1977 da Gerry Conway e John Buscema, si cela Carol Danvers, ufficiale dell’aeronautica statunitense, personaggio creato 9 anni prima di Roy Thomas e Gene Colan, al suo esordio in Marvel Super-Heroes n. 13.
L’identità di Ms. Marvel negli anni successivi è stata utilizzata anche da Sharon Ventura, Karla Sofen e soprattutto Kamala Khan, che ha avuto un impatto significativo sui fumetti Marvel: prima supereroina musulmana dell’editore, è una adolescente inumana con la capacità di allungarsi, nel giro di poco tempo entra negli Avengers.
A Ms Marvel sono state dedicate quattro serie a fumetti omonime, due con Carol Danvers e due con Kamala Khan: una pubblicata tra il 1977 e il 1979, di Gerry Conway, Chris Claremont e John Buscema, una tra il 2006 e il 2010, di Brian Reed, quindi l’esordio dell’ultima versione del personaggio, tra il 2014 e il 2015 (nell’ambito di All New All Different Marvel), infine la serie del 2016. A Kamala Khan sono state infine dedicate la serie di 18 numeri The Magnificent Ms. Marvel e la miniserie di quest’anno Ms. Marvel: Beyond the Limit.
In questi 8 anni Kamala ha militato negli Avengers e combattuto contro nemici storici dei suoi compagni, come Kang e il dottor Faustus, soggetti collettivi come il governo americano, la multinazionale Roxxon e la sua forza di sicurezza C.R.A.D.L.E. specializzata nella repressione dei supereroi adolescenti.
Tra i suoi nemici “personali”: il manager Monopoly, l’Inventore (clone di Thomas Edison), i “giustizieri” Lockdown e Discord, il virus Doc. X, l’inumano Kamran, infine un suo doppelganger proveniente da una realtà alternativa (Stormranger, un’armatura di nanotecnologia Kree che potenzia le abilità dell’eroina ma se ne separa per eliminare i suoi nemici facendosi passare per lei).