Il presente è già difficile per noi che ci viviamo, chissà come potrà apparire a qualcuno che è rimasto “nel congelatore” per decine di anni.
La terza stagione di The Boys è disponibile su Amazon Prime Video, insieme alle precedenti. Dopo il rilascio dei primi tre episodi, dal quarto in poi è prevista una classica uscita settimanale.
Il quinto episodio di The Boys
A seguito del grande colpo di scena dello scorso episodio, Stan Egdar non è più al comando della Vought. Al suo posto la miracolata Ashely, che è passata da segretaria a capo di una delle aziende più economicamente rilevanti del mondo in pochissimo tempo. E senza neanche dover andare a letto col proprio capo. In compenso ci ha perso in sanità mentale, come abbiamo potuto constatare più volte. La ragazza, personaggio originale nato per la serie tv, ricalcato a tratti su Jessica Bradley, assistente di Stillwell nel fumetto originale, sembra perfettamente consapevole della sua situazione precaria e fa di necessità virtù.
I suoi supereroi non sono da meno, tutti topolini che danzano nelle mani di Homelander.
A-Train con il sacrificio di Super Sonic ha ottenuto di poter rafforzare la sua posizione presso il pubblico afroamericano, oltre a un confronto con il vigilante razzista che ha terrorizzato la comunità locale. Le cose vanno esattamente come potreste pensare, con decine di feriti, tra i quali anche il fratello dell’uomo più veloce del mondo.
Deep continua con i suoi avanzamenti di carriera, spinti dalla non poco sospetta mogliettina. L’eroe con le branchie si trova a controllare il reparto di analisi criminale, ma la sua guida porterà soltanto all’allontanamento di ogni figura di talento, colpevole di pensare con la propria testa.
Queen Maeve invece non se la passa particolarmente bene. Nonostante il suo ruolo di pedina sacrificale e di correre di V temporaneo (sul quale potrebbe anche esserci lo zampino dello stesso Edgar), la vediamo sparire ancora prima che possa fare qualcosa di concreto. Per la regola secondo la quale non esistono morti fuori schermo possiamo ancora pensare che sia viva, ma sicuramente non in una situazione favorevole.
I nostri Boys invece sono presi dalle loro questioni personali. Latte Materno non può sopportare il patrigno di sua figlia, perfettamente inquadrato come maschio tossico, estremista di Homelander. Frenchie è diviso tra una Kimiko che sembra aver perso i poteri dopo lo scontro con Soldatino, e Little Nina, che lo mette con le spalle al muro. Hughie invece finalmente si confronta con Starlight, mettendo in luce le sue insicurezze.
Ancora una volta, l’unico che lavora per raggiungere l’obiettivo è Butcher, che si accorda sottobanco con Soldatino per portarlo, almeno momentaneamente, dalla sua parte. Per inserirsi tra le sue grazie è disposto anche a sacrificare la Contessa Cremisi, colpevole di aver organizzato il rapimento di Soldatino. Una fine molto diversa rispetto al fumetto, dove viene invece punita da Butcher per aver infastidito il suo cane.
Il percorso di Soldier Boy, Soldatino in versione italiana, sembra ricalcare una parodia di quanto accade a Capitan America nel mondo Marvel. Tornato libero dopo moltissimo tempo rimane spaesato dalle conquiste dei diritti civili e in generale da un mondo che procede a velocità molto più alta.
Se è vero che il nemico del mio nemico è mio amico, questo rapporto a tre tra Butcher, Homelander e Soldier Boy è una polveriera pronta ad esplodere.
Di certo ci ha pensato Amazon a spezzare la tensione, annunciando in settimana il rinnovo della serie per almeno un’altra stagione. Risulta quindi evidente che tutta la tensione che si sta accumulando in questi episodi sfocerà in un nulla di fatto.