Molto spesso, il nostro peggior nemico siamo noi stessi, incapaci di prendere le giuste decisioni nel momento del bisogno.
Il secondo volume di Sweet Paprika è disponibile in formato cartaceo e sullo shop digitale di Star Comics.
La trama di Sweet Paprika 2
Anche questa volta iniziamo con un flashback, che ci porta agli albori della carriera di Paprika. Una lavoratrice talmente efficiente da attirarsi le invidie delle colleghe, che arrivano anche ad insinuare che dietro al suo successo ci sia una condotta inappropriata nei confronti del suo capo. Niente di più lontano dalla realtà, considerando quello che abbiamo visto nel primo volume.
Tornando al presente, non possiamo fare a meno di notare un clima diverso in ufficio. Paprika è molto più disinvolta, al punto da immaginarsi molto più libera e spigliata. La realtà è un po’ meno esaltante di così, ma ci vorrà del tempo prima che il suo rinnovato equilibrio sia visibile dall’esterno. Tutte le ragazze sono invece innervosite dalla curiosa indisponibilità da parte di Dill, a quanto pare impegnato in un nuovo progetto che lo rende temporaneamente inaccessibile.
L’accordo è molto semplice: Paprika ha bisogno di allenarsi per poi fare la sua mossa verso Za’atar, il produttore del film tratto da Spice It Up. Per migliorare la sua tecnica si avvale della collaborazione di Dill, utilizzato come un qualunque attrezzo da palestra.
Lo strano rapporto inizia così su basi un po’ precarie, ma i due si sentono a loro agio e, in modo molto naturale, possiamo osservare un progressivo avvicinamento e uno scambio di opinioni, che metterà in luce diversi lati del carattere dell’angioletto.
Sulla loro strada si metteranno Anisette e Burnet, complici di un tentativo in un sabotaggio ai danni di Paprika.
Tutto questo in mezzo a poligoni amorosi, parenti imbarazzanti, vestiti eleganti e lussuosi viaggi. Fino al colpo di scena finale che rimette tutto in discussione.
L’opera
Anche in questo secondo volume, la storia di Paprika mette in evidenza diverse problematiche della società contemporanea.
Fin dall’inizio possiamo osservare un ambiente lavorativo come tanti altri, in cui tutti si possono riconoscere. Un microcosmo in cui il buon lavoro non viene premiato ma affossato da critiche e invidia, soprattutto quando si parla di una donna.
Paprika si è avvicinata al mondo dell’editoria nel tentativo di diventare scrittrice, ma non ce l’ha fatta. Nonostante questo non si è persa d’animo ed è riuscita in poco tempo a ritagliarsi un posto nel mondo. Certo, il salto di qualità è avvenuto un po’ per caso, ma non è stato altro che la ciliegina sulla torta di una condotta ineccepibile.
Questo percorso ha portato la protagonista a tenersi lontana dagli altri, ma risulta evidente un desiderio di rivalsa, che emerge in contemporanea al suo risveglio sessuale, una condizione che rende Paprika più completa e sicura di sé.
Bisogna ammettere che il suo risveglio sia sempre un po’ frenato da una cronica indecisione. La diavoletta è poco partecipe nelle attività di coppia, dopo aver vissuto il trauma di esperienze passate in cui il suo ex l’aveva portata ad assumere un ruolo decisamente passivo, senza comunicazione o rispetto reciproco. Una situazione in cui non poteva fare a meno che sentirsi sporca, arrivando a pensare che forse suo padre avesse ragione.
Quello di cui Paprika ha bisogno ora è sentirsi in sintonia con l’altra persona, condividere momenti e sensazioni. Che poi è esattamente quello che sta succedendo con Dill, anche se nessuno dei due sembra accorgersene fino in fondo. Entrambi sembrano riuscire a tirare fuori il meglio l’uno dall’altra, completandosi a vicenda.
Una serie di piccoli equivoci come l’arrivo inaspettato di Pepper non fanno altro che spingere in avanti questo avvicinamento. E probabilmente la stessa cosa si può dire per il tentativo di sabotaggio da parte di Anisette e Burnet che, per motivi diversi, sono molto interessati a dividere la coppia.
Gli unici che non capiscono di essere una coppia sono proprio i protagonisti. L’angioletto si trova per la prima volta ad avere a che fare con sentimenti genuini, fatica a crescere e a liberarsi da una condotta abitudinaria che gli permette di sentirsi al sicuro. Paprika invece è ancora troppo miope per capire che la persona che tratta così male è in realtà sempre stata attenta ai suoi bisogni, anche quando avrebbe potuto approfittare di lei.
Scheda Tecnica
Formato: 15×21, bianco e nero
Pagine: 112
Testi e Disegni: Mirka andolfo