Nessuna pressione, questa volta la posta in gioco è soltanto il futuro di tutto il creato.
Il secondo volume di Decorum è disponibile in formato cartaceo e sullo shop digitale di saldaPress.
La trama di Decorum 2
Il mestiere dell’assassino è molto particolare, ma in fondo non è così diverso dagli altri. Come tutte le attività meccaniche, bisogna impararne le basi per poi fare esperienza, soltanto così si diventerà abili nel proprio lavoro.
Nello scorso volume abbiamo constatato che Neha Nori Sood parte più indietro delle altre candidate, ma non per questo deve sentirsi meno legittimata a prendere parte alla sorellanza dell’uomo. La vediamo però faticare, soprattutto nelle fasi di lotta contro colleghe più esperte.
Quando arriva il momento di mettere in pratica gli insegnamenti con una missione sul campo, le cose iniziano a farsi complicate. Uccidere una persona sembra facile sulla carta, ma c’è sempre di mezzo la morale, l’imperativo biologico che ci impone di esitare prima di premere il grilletto.
Ci sono voluti tre anni per diventare una vera assassina. Appena in tempo per una missione, no, LA missione. Ritrovare una delle uova potrebbe rendere la sorellanza, e ognuna delle sorelle, spaventosamente ricche. Certo, c’è quel piccolissimo problema che metà universo sta facendo la stessa cosa, quindi il compito non sarà semplice. E questa competizione metterà in discussione i legami tra le sorelle. O anche la natura stessa dell’universo.
L’incarico è incredibilmente importante e altrettanto difficile da portare a termine. Ci vorrebbe un vero e proprio colpo di fortuna per riuscire a risolvere la situazione in tempi compatibili con l’aspettativa di vita della razza umana. Per fortuna qualcuno riesce a far lavorare la sua buona stella.
Ci sarà davvero spazio per un finale positivo?
L’opera
Torniamo a immergerci nello strano mondo di Decorum un racconto di fantascienza decisamente futuristica e anche un po’ futurista. Johnatan Hickman ci mette davanti un universo molto pericoloso, pieno di insidie e personaggi che non vanno troppo per il sottile. Sia la sorellanza che le macchine che rappresentano il ricettacolo della fede sono ben caratterizzate, ma questa volta è Neha Nori Sood a ricevere la maggiore attenzione.
Se nel primo volume i nostri occhi erano guidati verso Imogen Smith-Morley, qui l’assassina più abile assume un ruolo da mentore e guadagna molto in termini di umanità, in contrasto con il suo gelido distacco sul lavoro. La giovane ex corriera invece fa il percorso inverso, mantenendo la sua caratteristica ingenuità, ma guadagnando abilità fuori dal comune. Evidentemente Imogen non si sbagliava in proposito.
I disegni di Mike Huddleston rimangono l’aspetto più singolare di questa serie. Sembra molto complicato cercare una coerenza di stile, le pagine sono in continuo mutamento nella forma e nei colori. Diventa difficile trovare elementi di richiamo tra le diverse sezioni, se non gli intermezzi enciclopedici. Pagine inserite tra i capitoli, utili a farci immergere ulteriormente nel mondo in cui si muovono i personaggi, ma anche elementi con impatto diretto sulle trama. Dopotutto il nostro punto di vista è parallelo a quello di Neha, siamo tutti ignoranti e scopriamo grandi rivelazioni man mano che questi aspetti diventano utili per la nostra comprensione.
Una piccola nota a margine riguarda l’adattamento, in particolare dei dialoghi della nostra protagonista. Neha utilizza molto spesso modo di dire colloquiali, molto utilizzati in ambito anglosassone e meno nel nostro Paese, abituato da sempre a traduzioni (e doppiaggi) molto puliti e standardizzati, adatti ad esempio a personaggi come Imogen. Lo stile sbarazzino e giovanile ben si adatta a un personaggio come quello della nostra ex corriera e la resa finale riesce a non essere stucchevole.
Quello che rimane è una storia accattivante, un puzzle da rimettere insieme con gli elementi a nostra disposizione. Una lettura sorprendentemente gradevole malgrado un’oggettiva confusione che pervade il lettore, alle prese con continui cambi di registro, di stile, di ambienti.
Quello a cui siamo di fronte al termine del volume potrebbe benissimo essere un finale, una chiusura definitiva di questa grande avventura. Ma le cose sono andate troppo bene e ci sono ancora un po’ di trame da dirimere. E diciamolo, probabilmente Neha non si merita la posizione che ha appena ottenuto…
Scheda Tecnica
Formato: 17×26, bianco e nero / colore
Pagine: 192
Sceneggiatura: Jonathan Hickman
Disegni: Mike Huddleston
Traduzione: Stefano A. Cresti