Bentornato in questo nuovo appuntamento di Boys&Lovers! Quest’oggi faremo la recensione di un manga recentemente tradotto e messo in vendita da JPOP. Si tratta di CANIS Dear Mr Rain.
CANIS Dear Hatter è il secondo volume della serie, il cui manga è un manga ancora in corso, la cui pubblicazione prosegue dal 2012. Attualmente la serie si compone di 5 volumi.
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E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di CANIS Dear Mr Rain
La storia inizia da dove l’avevamo lasciata il primo volume.
Dopo aver risolto il suo problema, Ryo continua a lavorare nel negozio di cappelli di cappelli di Satoru come modello.
Una nuova sfida però si prospetta all’orizzonte: il rivale/amico di Satoru lo ha iscritto ad un concorso internazionale, nel quale il suo compito sarà quello di creare cappelli che dovranno sfilare nella settimana della moda, che si svolge un po’ in tutto il mondo. La settimana nella quale dovrà sfilare Satoru si terrà a New York, la terra di Ryo, dove si cela il suo spaventoso passato.
Cosa accadrà a New York? Sarà quello il posto dove le loro vite cambieranno per sempre?
Impressioni su CANIS Dear Mr Rain
Per quanto riguarda il disegno, l’opera non cambia minimamente rispetto al primo volume. Il manga presenta dei tratti che ricordano vagamente i fumetti occidentali, con un utilizzo alquanto limitato dei retini. Non sono utilizzate scene con personaggi in maniera particolarmente deformata, nemmeno per le scene comiche.
Per quanto riguarda le vignette, in questo volume abbiamo un notevole miglioramento: non sono quasi mai presenti vignette particolarmente piccole o con scritte tali da essere incomprensibili, se non in un punto quando le voci dei vari personaggi iniziano a confondersi con il caos dell’ambiente circostante, pertanto la cosa sfuma presto in delle vignette praticamente prive di dialogo.
A differenza del primo volume, in questo abbiamo un notevole cambiamento della narrativa: se nel primo si intrecciavano costantemente le storie del passato dei due personaggi, in questo il passato è quasi assente (se non per un personaggio secondario, la nonna di Satoru, che appare per pochissime pagine). Poiché la storia segue solo un filo narrativo, il volume risulta essere estremamente lineare e facile da leggere.
In questo volume, inoltre, si ha un piccolo sviluppo delle relazioni interpersonali, anche se davvero impercettibile.
La storia è in generale più leggera rispetto a quella presentata del primo volume, anche se il colpo di scena che viene inserito alla fine potrebbe ben presto far appesantire nuovamente la trama.
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