Essere sopraffatti dal dolore, senza possibilità di uscita, in un vicolo cieco della vita.
Kabi Nagata torna a raccontarsi in La mia fuga alcolica – scappando dalla realtà, disponibile in formato cartaceo e sullo shop digitale di J-POP.
Dopo La mia prima volta – my lesbian experience with loneliness e Lettere a me stessa – dopo la mia prima volta, L’autrice torna con un nuovo volume autobiografico.
Il racconto di una mangaka sulla trentina, alcolizzata e con problemi mentali, che dal 7 ottobre 2018 è stata ricoverata per venti giorni per pancreatite acuta e steatosi epatica causate dal consumo di alcol. La storia di come, alla fine, ha deciso di trarne un manga.
Ricordando i giorni in ospedale e la convalescenza, e cercando di adattarsi alla sua nuova condizione, la giovane e sincera autrice torna a raccontarsi, perché disegnare le sue esperienze in modo che gli altri possano leggerle è uno dei pochi modi che conosce per salvarsi. In questo modo il dolore acquisisce un significato utile, con la lezione che può impartire.
Un’opera coraggiosa, dura, che condensa l’avventura in 136 pagine e riesce a comunicare un ventaglio di emozioni. Una storia come tante, una storia dalla quale imparare.