Bentornato in questa nuova recensione anime! Quest’oggi abbiamo deciso di portare sul nostro canale la serie Mars Red.
Mars Red è una serie anime che trae vita da un’opera teatrale e che ha anche ottenuto un adattamento manga. La serie è stata trasmessa a partire dal giorno 6 aprile alle ore 1:59 su YTV, per poi essere trasmessa su Tokyo MX, Chukyo TV, BS Fuji, e CS Family Gekijo, e si compone di 13 episodi.
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E adesso iniziamo con la nostra recensione!
La trama di Mars Red
MARS RED è una serie ambientata nel 1923, in un mondo dove i vampiri esistono da diverso tempo. Tuttavia, recentemente è iniziato ad aumentare il numero dei vampiri e appare sulla scena una misteriosa fonte artificiale di sangue che si chiama Ascra.
Il governo giapponese, vista la situazione, decide di creare il Code Zero, un’unità all’interno dell’esercito che ha la particolare funzione di abbattere le forze dei vampiri. La particolarità di questa forza è che è composta principalmente da vampiri, poiché non c’è nemico migliore dei vampiri se non i vampiri stessi.
La forza, creata dal tenente generale Nakajima, ha avuto storicamente il compito di raccogliere le informazioni nei periodo di guerra, ma viene riorganizzata per poter affrontare la crisi con i vampiri. L’investigazione viene così affidata all’unità Code Zero e al vampiro di classe S Deffrot, e devono riuscire a trovare una soluzione prima che la società ne risenta.
Impressioni su Mars Red
Nonostante la serie si componga di ben 13 episodi, è parecchio incasinata.
Non si capisce bene chi è il personaggio principale, o meglio c’è un cambiamento di importanza dei personaggi. Alcuni personaggi muoiono senza una reale motivazione o per alcune scelte che sarebbero potute essere evitate. Altri personaggi si sfiorano senza mai trovarsi davvero.
Non ho apprezzato il fatto che, una volta divenuti vampiri, questi potevano solo fingersi morti con le loro famiglie: per quanto la situazione fosse complicata e letteralmente al sole prendevano fuoco, tutto sommato la notte avrebbero anche potuto continuare ad avere contatti con le persone della loro “vita precedente”.
Non mi è piaciuta l’assenza totale di riferimenti temporali all’interno della serie (intesa come il tempo trascorso tra un episodio e l’altro). Non ho nemmeno apprezzato le sottotrame, messe quasi in maniera approssimativa. Ancora meno senso ha avuto un combattimento in un degli episodi, nel quale un vampiro (che in base a quanto mostrato nella serie poteva tranquillamente teletrasportarsi altrove), facesse tanta fatica a nascondersi alla luce del sole.