Nell’ambito dei festeggiamenti per gli 80 anni di vita, l’editore di Tex e Dylan Dog pubblica il 25 novembre Sergio Bonelli Editore. 80 anni a fumetti, un volume cartonato di 386 pagine a colori in formato 25 x 30 cm, in vendita a 40 euro.
A cura di Graziano Frediani, con la direzione artistica di Roberto Banfi e i testi di Luca Barbieri, Gianni Bono, Luca Boschi e dello stesso Frediani, il libro racconta come l’editore ha conquistato generazioni di lettori, diventando una “Fabbrica dei Sogni” a fumetti. Il volume esce in occasione della mostra Bonelli Story. 80 anni a fumetti, che si svolge presso la Fabbrica del Vapore di Milano dall’8 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022.
La storia di Sergio Bonelli Editore
Nel 1941 lo scrittore Giovanni Luigi Bonelli fonda l’editore Audace, diretta prima dalla ex moglie Tea Bertasi e poi dal figlio Sergio. Nata come piccola azienda a conduzione familiare, l’impresa assume grandi dimensioni grazie al successo di tanti eroi cartacei, come Tex, Zagor, e Dylan Dog.
L’editore nasce in un’Italia già in guerra, come racconta l’attuale direttore editoriale Michele Masiero:
“Mette i brividi pensare che questa Casa editrice nasce ufficialmente nel gennaio del 1941, in un’Italia già in guerra, perché Gianluigi Bonelli decide di sobbarcarsi un’impresa editoriale in primis per poterla gestire a modo suo, portando avanti le esperienze maturate negli anni precedenti e soprattutto cercando di svecchiare il concetto di giornale a fumetti”.
Nel corso degli anni le pubblicazioni non escono solo con l’etichetta Audace, ma con diverse ragioni sociali: Araldo, Cepim, Daim Press, Altamira, L’Isola Trovata. Solo nel 1988 tutte le testate convergono nell’attuale Sergio Bonelli Editore.
Nel 1948 iniziano le pubblicazioni di Tex, scritto dallo stesso Gianluigi Bonelli con il nome d’arte di Guido Nolitta: non si interromperanno mai e diverranno il fumetto italiano più venduto. Nel 1957 la responsabilità passa al figlio, Sergio Bonelli, mentre oggi alla terza generazione, infatti l’attuale direttore generale è Davide Bonelli, che ci offre ricordi di infanzia legati al padre Sergio:
“Bambino o adolescente, vedevo mio padre scrivere di getto, come se fosse la cosa più facile del mondo, centinaia di pagine dei suoi amatissimi Zagor e Mister No (con qualche divagazione nel mondo di Tex), oppure leggere, rileggere o correggere per l’ennesima volta, con pignoleria, sia le pagine di un albo pronto per essere consegnato al tipografo sia quelle di un albo da ristampare: era molto attento alle virgole, alle ripetizioni, ai refusi, alla posizione dei balloons all’interno di ogni vignetta”.
Sergio Bonelli Editore. 80 anni a fumetti
Dopo le introduzioni contenute ne La nostra macchina del tempo, il volume si sviluppa in 8 capitoli, dedicati ai singoli decenni di storia dell’editore: saggi approfonditi a cura di Luca Barbieri, Gianni Bono, Luca Boschi e Graziano Frediani.
Gli anni 40, pur con le difficoltà del periodo bellico, vedono nascere numerose testate: Audace, nell’anno della fondazione, Furio Almirante, 1945, Ipnos, 1946, Il Giustiziere Mascherato, 1947, ben 5 titoli nel 1948, Frisco Bill, Furio Mascherato, Occhio Cupo, La Pattuglia dei Senza Paura e il mitico Tex, infine Mani in alto!, Plutos e L’Uomo Ombra nel 1949.
Gli anni 50 sono all’insegna del Western: nel 1951 Il massacro di Goldena e Buffalo Bill, nel 1952 Poker, Gordon Jim e I 3 Bill, nel 1953 Yuma Kid, Il Cavaliere Nero (che inaugura il formato mini-libretto, 9,5 x 13,5 cm), Zà La Mort, Rio Kid e Collana del Trifoglio, nel 1954 Il Sergente York, nel 1955 El Kid, nel 1956 Hondo, Terry e Cherry Brandy racconta, nel 1957 La Pattuglia dei Bufali, Kociss, Big Davy e Rocky Star, nel 1958 Verdugo Ranch, Un Ragazzo nel Far West, Il Piccolo Ranger e Tex Gigante, infine nel 1959 Giubba Rossa.
Nel decennio post bellico le difficili relazioni con il regime sono sostituite da una diffusa ostilità nei confronti del fumetto come lettura per i bambini: il medium viene attaccato da destra, da sinistra e dai giornali. Oltre al western, negli anni del boom economico trova spazio la comicità, e assistiamo all’esordio di Guido Nolitta, pseudonimo di Sergio Bonelli, che nel 1957 prende le redini dell’editore. Nascono le strisce a fumetti promozionali, inserite come omaggio nelle confezioni dei detersivi per far conoscere i personaggi e ampliare il pubblico.
Negli anni 60 vedono la luce una decina di testate, tra cui spicca lo Spirito con la Scure, che fa il suo esordio sulla Collana Lampo: 1961 Il Giornale dei viaggi e appunto Zagor, 1963 Il Giudice Bean, 1964 Furio, 1966 Collana Oceano, Il Ribelle e Il Comandante Mark, 1967 Collana Rodeo e Storia del West. In questo decennio nascono le Edizioni Araldo, viene abbracciata progressivamente la modernità, affiancando il vecchio e il nuovo, rivisitando i classici e proponendo nei Western anche l’altra faccia della Conquista americana, dando spazio anche ai massacri subiti dai nativi.
L’avventura negli anni 70 ha nuove regole e agli eroi viene chiesto di saper essere “umanamente reali”: arrivano Jerry Drake e Ken Parker. Più nel dettaglio, nascono Collana America, 1971, I Protagonisti, 1974, Mister No, 1975, Akim e Un Uomo un’Avventura, 1976, Ken Parker e Judas, 1979.
Vedono inoltre la luce diverse ragioni sociali dietro cui c’è lo stesso editore: nel 1968 l’Editoriale Cepim (acronimo di Casa Editrice Periodici Italiani Milano), sei anni dopo sia Altamira (omaggio ai graffiti rupestri delle omonime grotte spagnole), sia la Dime Press che nel 1986 darà alle stampe i primi Dylan Dog.
A metà decennio, con Mister No, arriva una nuova declinazione del Western: né il classico Tex, né il mix di generi di Zagor, né le convenzioni de Il Piccolo Ranger e Il Comandante Mark. Sergio Bonelli lo presenta così sulle altre testate:
“Mister No è un personaggio che contesta il mondo civile, che non insegue né la gloria né la ricchezza, che rifiuta il ruolo di giustiziere, che odia la violenza degli uomini, pur accettando quella della natura”
Negli anni 80 la televisione sembra mettere in crisi il medium fumetto, ma Bonelli tira fuori diversi assi dalla manica, in particolare l’indagatore dell’incubo: 1982 Martin Mystère, Gil, Orient Express e Lucky Luke, 1983 Full Orient Express – I Protagonisti, 1984 Pilot, Bella & Bronco, Storia del West e Gli Albi di Pilot, 1985 Indiana Jones – Le nuove avventure e Tutto Tex.
Il 1986 è l’anno dell’esordio di Dylan Dog, così come de I fumetti del Doctor Beruscus e Tutto Zagor, 1987 Tutto West, 1988 Nick Raider e Speciale Tex (Texone), 1989 Tutto Martin Mystère e Tutto Mister No.
Alcune testate si ispirano dichiaratamente ad altri media, come Indiana Jones – Le nuove avventure e la serie comica Doctor Beruscus (dal personaggio di Enrico Beruschi al Drive In, quindi sfruttando il mezzo che si temeva stesse per distruggere il fumetto). Viene dato più spazio al fumetto d’autore internazionale, in particolare quello francofono.
Nella prima metà degli anni ’80 spicca Martin Mystère: creato da Alfredo Castelli, il Detective dell’Impossibile rispetta la tradizione narrativa e grafica bonelliana, abbinando sceneggiature elaborate a disegni di ottima fattura, ma risulta innovativa perché porta l’avventura nel presente e nel contesto occidentale, dove è importante la nostra tecnologia, benché il protagonista si confronti di continuo con personaggi, situazioni e civiltà fantastiche.
Dal punto di vista editoriale, l”intervento di Bonelli che coinvolge l’editore Dargot consente alla rivista Pilot, versione italiana della storica rivista francese che ha lanciato Asterix, di sopravvivere sul mercato italiano.
A dirigere la rivista è Tiziano Sclavi, già firma di Ken Parker, Zagor e Mister No: l’autore pavese nel 1986 porta in edicola un personaggio di sua invenzione, Dylan Dog: un fortunatissimo mix di horror, citazioni, umorismo (grazie in particolare alla spalla Groucho, ispirato al più noto dei fratelli Marx), riflessioni esistenziali.
Il personaggio principale è ispirato al romanzo di Sclavi Dellamorte Dellamore, è un ex agente di Scotland Yard e ha il volto dell’attore Rupert Everett. Anti-eroe, soffre di vertigini, è un ex alcolista, ha paura di volare. Dopo un inizio difficile, per Dylan Dog arriva un enorme successo editoriale, raggiungendo le 185 mila copie nel giro di 3 anni e mezzo e divenendo un fenomeno culturale, elogiato anche da Umberto Eco.
Gli anni 90 sono caratterizzati dalla nascita di tante nuove testate, in parte legate al boom di Dylan Dog e agli altri titoli “ammiraglia” dell’editore, ma non mancano i successi di personaggi inediti come Nathan Never e Julia e titoli di qualità come il suggestivo Napoleone. Spiccano la testata annuale I grandi comici del fumetto e 3 titoli con protagoniste femminili: Legs Weaver (spin-off di Nathan Never), Gea e la già citata Julia, protagonista di gialli realistici in cui risultano determinanti la sua sensibilità e le sue conoscenze di psicologia e criminologia.
Nel dettaglio: 1990 Tutto Mark, 1991 Nathan Never e Maxi Tex, 1992 Zona X e Ken Parker Magazine, 1993 Dylan Dog Gigante e Collana Almanacchi, 1995 Legs Weaver, Nathan Never Gigante e Martin Mystère Gigante, 1997 Magico Vento, Napoleone, Agenzia Alfa, 1998 Brendon, Julia, Storie da Altrove, Maxi Dylan Dog, Maxi Mister No, 1999 Jonathan Steele e Gea.
Il nuovo millennio, che si apre con la morte del fondatore Gianluigi Bonelli, porta tante novità: l’utilizzo più sistematico del colore, formule editoriali inedite come le miniserie i Romanzi a fumetti, le prime prove di multimedialità. Le nuove testate: Dampyr, 2000, Gregory Hunter, 2001, Brad Barron, 2005, Demian, 2006, Dragonero e Volto Nascosto, 2007, Jan Dix e Lilith, 2008, Caravan e Greystorm, 2009.
Anche gli anni 10 vedono nascere tante proposte inedite: Cassidy, 2010, Color Tex e Shanghai Devil, 2011, Saguaro e Le Storie, 2012, Dragonero e Orfani, 2013, Lukas e Adam Wild, 2014, Morgan Lost, Hellnoir, Coney Island e Tropical Blues, 2015. Tra le novità, il lettering digitale, inaugurato nel 2011 sul Dylan Dog Color Fest.
Nella seconda parte del decennio la produzione aumenta ulteriormente, con le prime produzioni YA (Young Adults, rivolte a un pubblico più giovane), come 4 Hoods, Creepy Past e Bonelli Kids: UT e Martin Mystère – Le Nuove Avventure a Colori, 2016, Mercurio Loi, Dragonero Adventures, Senzanima, Il commissario Ricciardi e 4Hoods, 2017, Tex Willer, Deadwood Dick, Cani Sciolti, Mister No Revolution, Creepy Past e Bonelli Kids, 2018, Odessa, Darwin, K11, Il Confine, I Bastardi di Pizzofalcone, Sottosopra, I racconti di domani, Quei due e Mister No – Le Nuove Avventure, 2019, Attica, 2020.
Le novità comprendono anche i crossover con i personaggi DC Comics, gli audiolibri (che hanno fatto l’esordio con Martin Mystère), lo sbarco al cinema con Monolith e il prossimo Dampyr.
Il volume si chiude con la riproduzione di alcune tavole originali dedicate a una selezione dei personaggi più noti della Sergio Bonelli Editore. Una carellata davvero interessante per i lettori delle testate Bonelli, desiderosi di ampliare le loro conoscenze sulla Fabbrica dei sogni a fumetti.