Otoha di H2o: Footprints in the sand e Menma di Anohana condividono una storia tragica fin troppo simile. Ancora bambine entrambe sono morte per degli incidenti davanti agli occhi di qualcuno che amavano. Il loro spirito è ritornato anni dopo, nella speranza di risolvere il dolore di chi è rimasto.
Il pallore, gli occhi chiari e l’incredibile carica le accomunano ancora di più. Tanto che richiamano le note di una canzone nota.
Quella dei The Band Perry è una canzone dai toni country dal carattere malinconico. Parla di una ragazzina che descrive il funerale che desidera. Scivolare lungo il letto di un fiume su petali di rosa e sulle note di una ballata d’amore.
Non è ciò che le due bambine volevano, ma è il destino che hanno avuto. Il testo procede, con la voce narrante che pensa alla madre ancora giovane. Questo si applica più alla piccola Menma, poiché la sua mamma è ancora bloccata dal dolore ad anni di distanza.
Ma è la descrizione della ragazzina del brano ad essere atrocemente familiare. Una bambina vestita di bianco, pallidissima e ancora immatura, innocente. Hinata Kagura, alias Otoha, vestiva di nero, ma è l’unico piccolo dettaglio fuori posto.
Nessuna di loro inoltre ha conosciuto l’amore di un uomo, come sostiene il testo. But it sure felt nice as he was holding my hand. Qui il testo di If I Die Young è volutamente ambiguo. In effetti si potrebbe riferire sia al ragazzo citato dopo sia all’affetto del padre che tiene la figlia per mano.
In Anohana la piccola Meiko sapeva già di essere innamorata, ma non ne capiva la portata. Hinata scoprirà l’amore solo da fantasma, senza poterlo vivere.
Otoha/Hinata e Menma/Meiko a confronto
La prima somiglianza fra le due bambine è proprio l’avere due nomi. Meiko ha ricevuto il soprannome dagli amici del club Super Peace Busters. Per Hinata invece la storia ha toni più tristi.
Alla sua mort infatti la sorellina Hotaru dovette cambiare nome con il suo per desiderio del nonno. Di conseguenza Hinata cambiò identità con l’eroina delle storie della sorella, Otoha-chan.
Un’altro aspetto in comune sono le circostanze della loro scomparsa. Meiko scivolò nel fiume lungo un pendio ricorrendo un suo amico. Hinata mise male un piede cercando di raccogliere un fiore per la sorella. Cadde nel fiume e non riuscì a risalire davanti agli occhi di Hotaru.
In entrambi i casi è rimasto qualcuno devastato dal senso di colpa. Per Menma soprattutto l’amico Poppo, che vide la scena.
La ragazzina non ne parlerà mai neanche con lui. Del resto Poppo probabilmente era troppo lontano per intervenire.
Hotaru rimase a sua volta paralizzata vedendo la sorella sprofondare. Quando Hayami la tira fuori dalla sorgente scopriamo anche perché. Neanche lei sapeva nuotare e quindi difficilmente avrebbe potuto salvarla.
La pace per entrambe?
Gather up yout tears…save them for a time when you’re really gonna need them. Uno dei versi finali di If I Die Young condensa il messaggio dato da entrambe. Meiko ha l’occasione per dire a tutti i vecchi amici che vuole loro bene. Dopodiché sa che è ora di andare.
Sebbene qualche lacrima la versi, sa che ormai è tardi. Jinta, ancora innamorato, la prega sperando di restare insieme. Lui ne parla deciso, ma l’amica sa che la loro occasione è sfumata. Non saranno mai una coppia. E spera di tornare forse, reincarnata in chissà cosa.
Otoha ammette anche lei i suoi sentimenti per Hirose. Ma sempre sorridendo gli ricorda che un’altra persona ha bisogno di lui. E visto che nulla di quello che ha visto è reale, non serve piangere.