Niente My Hero Academia questa settimana. A comunicarlo è il profilo ufficiale in lingua giapponese della serie, con un tweet di scuse.
週刊少年ジャンプ41号(9月13日発売)に掲載予定でした『僕のヒーローアカデミア』ですが、作者体調不良により、休載させていただきます。
なお、次号の42号(9月18日売)から連載再開いたします。皆様のご理解をお願いいたします。— 僕のヒーローアカデミア公式 (@myheroacademia) September 10, 2021
A quanto si apprende, il nuovo capitolo, in uscita programmata per il prossimo numero di Weekly Shonen Jump, in uscita oggi, sarà invece rimandato alla settimana successiva, il 18 settembre.
Le motivazioni di questo rinvio sembrano risiedere nei problemi di salute dell’autore, Kohei Horikoshi.
Non è la prima volta che vediamo ritardi e rinvii nelle uscite settimanali, ma i motivi, più che legati alla salute precaria degli autori, sono da ricercarsi nell’asfissiante ritmo dell’industria giapponese.
Nella disperata ricerca di titoli che possono attrarre pubblico, le case editrici spingono gli autori di successo a proseguire a tempo indefinito con le loro serie, potenzialmente senza pause, vista l’etica del lavoro del Paese del Sol Levante, in cui il calendario lavorativo è molto più scarno in quanto a festività rispetto a contesti come il nostro.
Una condizione particolarmente difficile per gli autori, che hanno a malapena il tempo di mantenere il ritmo, soprattutto quando lo stile di disegno è così particolare da non permettere una divisione efficiente del lavoro con assistenti e altro personale.
Da un lato gli editori pretendono di mantenere costanti le uscite, dall’altro il pubblico stesso si è ormai abituato a comprare gli albi settimanali che contengono una serie di nuovi capitoli, spesso molto attesi. Si innesca così un ciclo di stress per i poveri autori, costretti a sovraccaricarsi di lavoro.
L’ultimo grande caso ha riguardato SIU, autore di Tower of God, che all’alba del successo dell’anime targato Crunchyroll ha ceduto e si è concesso oltre sei mesi di pausa, prima di tornare all’opera in modo costante. Più sfortunati i fan di Nana, che hanno visto Ai Yazawa sostanzialmente rinunciare alla sua carriera per gli stessi motivi.
Le nuove tecnologie hanno sicuramente aiutato gli artisti, ma il lavoro manuale rimane comunque faticoso. La soluzione non è semplice, ma per il bene di tutti gli appassionati, l’attenzione e tutte le tutele del caso vanno indirizzate verso gli autori, per metterli nelle migliori condizioni di lavoro e incoraggiarli a portarci sempre migliori evoluzioni nelle loro opere.