Thor è considerato uno dei più potenti personaggi Marvel, in particolare in alcune versioni, come Re Thor. Eppure, fra i tanti nemici affrontati in sessant’anni di vita editoriale, molti lo hanno messo in difficoltà, risultando talvolta più forti di lui. Vediamo i 6 avversari più temibili.
Surtur
Come per molti compagni e avversari di Thor, Stan Lee e Jack Kirby si sono ispirati alla mitologia norrena per Surtur, demone nativo di Muspelheim, il regno del fuoco. Fa la sua prima apparizione nel 1963 in Journey into Mistery n. 97. Compare nell’MCU all’inizio di Thor: Ragnarok.
Al termine del primo scontro con Odino, viene imprigionato all’interno della Terra. Vive alla fine del mondo, in attesa del Ragnarok, che nella mitologia nordica è la battaglia finale tra la luce e le tenebre, al termine della quale il mondo viene distrutto e ricostruito.
Liberato da Loki, invade la Terra ma viene fermato da Odino, Thor e Balder: il dio del tuono lo imprigiona in un meteorite magnetico. La profetessa Volla annuncia che la liberazione di Surtur sarà la causa del Ragnarok e della fine degli dei norreni. Quando Loki prende il potere su Asgard, Surtur tenta invano di invaderla.
Inviati numerosi demoni a invadere la Terra, per tenere impegnati i supereroi, Surtur arriva su Asgard armato dell’enorme spada Crepuscolo e sconfigge Thor e Odino. Un’illusione di Loki consente a Odino di trasportare Surtur con sé attraverso una spaccatura dimensionale, dalla quale torneranno solo molto tempo dopo.
Dopo l’ultimo Ragnarok, Surtur torna ad attaccare Asgard anche sotto forma di scheletro, ma ancora armato della spada Crepuscolo.
Hela
Creata da Stan Lee e Jack Kirby, Hela compare per la prima volta in Journey into Mysteryn. 102, nel 1964.
Hela è la dea della morte, regina dei regni della anime di chi non è degno di entrate nel Valhalla: Hel, dove stanno i morti senza onore né disonore, e Niflheim, luogo dei morti senza onore. Come l’omonima dea della mitologia norrena, è figlia di Loki e della gigantessa Angrboða (anche se negli anni la versione cartacea ha subito diverse modifiche). Nell’MCU Hela è il villain in Thor: Ragnarok, dove risulta figlia di Odino e dunque sorella di Loki e Thor.
Spesso Hela cerca di conquistare Asgard, e talvolta anche gli altri Regni. Per raggiungere i suoi scopi, si allea di volta in volta con Infinità, Loki, Tyr, Malekith, Dormammu e in un caso anche con i Difensori.
Più forte della media degli asgardiani, Hela può mettere in difficoltà Thor. Può morire solo se uccisa e anche in quel caso tornerebbe in vita, altrimenti gli equilibri dell’universo verrebbero compromessi. Molto abile nella magia, può proiettare la sua forma astrale, levitare, creare illusioni, emettere energia e viaggiare nel tempo. È inoltre in grado di comandare i morti dei suoi regni e far invecchiare le persone con un semplice tocco.
Mangog
Comparso per la prima volta nel 1968 in The Mighty Thor n. 154, Mangog è stato creato da Stan Lee e Jack Kirby. Si tratta di un enorme mostro che trae forza e resistenza dall’odio di miliardi di esseri – appartenenti a una razza aliena sconfitta da Odino – risultando normalmente più potente di Thor.
Intenzionato a prendere da Asgard la spada di Odino per distruggere il mondo, viene affrontato da Thor, Fandral, Volstagg e Hogun, ma viene fermato solo dall’intervento di Odino, che lo fa sparire riportando in vita gli esseri da cui otteneva potere. Riportato in vita da Loki, viene sconfitto da Thor che lo separa dalla sua fonte di energia.
Con la magia Mangog può proiettare energia e cambiare aspetto. Immortale e quasi indistruttibile, assorbendo l’odio del nemici diventa ancora più forte.
Malekith
Creato da Walt Simonson, Malekith il Maledetto fa il suo esordio nel 1984 in Thor n. 344. Signore di Svartalfheim, regno degli Elfi Oscuri, ambisce a diventare re dei Nove Mondi. Nell’MCU è stato il villain del secondo film di Thor, The Dark World.
In gioventù Malekith perde padre, zii e fratelli nelle battaglie degli Elfi Oscuri contro i Troll. Catturato da uno di questi ultimi, viene liberato da un anziano stregone che gli insegna la magia, per la quale si dimostra molto dotato. Convinto che la sua razza abbia come unico scopo la guerra, uccide il maestro, disgustato dal suo pacifismo: questi, prima di morire, sfigura la parte destra della sua faccia, come avvertimento per chi lo incontra. In seguito Malekith uccide la madre e diventa re di Svartalfheim.
Per procurarsi lo Scrigno degli Antichi Inverni, un potente artefatto, si allea con Loki, Surtur ed Hela. Fermato da Thor, Malekith decide di distruggere lo Scrigno. Perso il trono di Svartalfheim, si allea con i Giganti di Ghiaccio per riconquistarlo: in cambio deve recuperare il teschio di Laufey, signore dei giganti. Durante l’operazione viene attaccato da Thor, privo del martello Mjolnir: Malekith lo batte e gli taglia un braccio.
Agilissimo, dotato di forza, velocità e resistenza simili a quelle asgardiane, Malekith è molto intelligente, eccezionale nel combattimento, immune alle malattie e alla morte naturale. Con la magia è in grado di teletrasportarsi, emettere energia, manipolare gli elementi, volare, cambiare aspetto. Inoltre è l’unico essere in grado di evocare la mitologica caccia selvaggia, che coinvolge le divinità e con la quale può aizzare contro gli avversari i soprannaturali Segugi.
Nella recente saga della Guerra dei Regni ha quasi conquistato tutti i Mondi, prima essere ucciso dal giovane Thor.
Gorr il macellatore di dei
Divenuto uno dei più terribili avversari di Thor pur essendo stato creato di recente, nel 2013, Gorr è stato ideato da Jason Aaron ed Esad Ribic e compare per la prima volta in Thor: God of Thunder n. 2.
Cresciuto su un pianeta senza nome, Goor perde uno dopo l’altro tutti i suoi cari e si convince che gli dei non esistano. Successivamente incontra due di loro che stanno lottando. A chiedergli aiuto è quello malvagio, Knull, il creatore dei simbionti: Gorr si convince che, pur esistendo, gli dei siano egoisti. Gli ruba dunque la All-Black, la Necrospada, lo uccide e decide di fare lo stesso con tutti gli altri.
Per portare avanti la sua missione, acquisisce anche la capacità di viaggiare nel tempo, scontrandosi con Thor adolescente, poi con quello del presente di Terra-616 e infine con Re Thor del futuro. I tre, insieme, riescono a batterlo, ma nel futuro viene riportato in vita da Loki.
La necrospada, in cui Knull ha inserito il potere di un celestiale ucciso, si lega a Gorr a causa del suo odio. Conferisce forza sovrumana, resistenza, genera ali per volare e armi, consente di modificare il propri corpo e creare eserciti.
Nella saga Original Sin, Nick Fury sussurra all’orecchio di Thor qualcosa in grado di renderlo indegno. Si scopre successivamente che la frase era “Gorr aveva ragione”, con riferimento al giudizio del personaggio sugli dei, che ritiene vani, vendicativi, non degni dell’idolatria degli uomini.
Come Mangog, Gorr non è mai apparso nell’MCU, ma sarà il villain in Thor: Love and Thunder: nella quarta pellicola dedicata al tonante, in programma nel 2022, il macellatore sarà interpretato da Chistian Bale e dovrà vedersela, oltre che il figlio di Odino, con la Potente Thor (Jane Foster, interpretata da Natalie Portman) e con Zeus (prima divinità della mitologia greca nei film Marvel, sarà interpretato da Russell Crowe).
Loki
Sebbene non sia un villain al 100% e nella serie TV finita il mese scorso abbia apparentemente concluso il suo percorso verso l’altruismo, nella gallery degli avversari cartacei più importanti di Thor non può mancare il fratellastro Loki.
Creato da Stan Lee, Larry Lieber e Jack Kirby, Loki fa il suo esordio nel 1962 in Journey into Mystery n. 85. Ispirato all’omonima divinità della mitologia norrena, è considerato dio dell’inganno, delle bugie, delle malizie e degli imbrogli.
Figlio di Laufey, capo dei Giganti di Ghiaccio di Jotunheim, e della moglie Farbauti, Loki viene tenuto nascosto perché molto più piccolo dei suoi simili. Una sua versione futura consiglia a Laufey di attaccare Odino: il risultato è la sconfitta dei Giganti, la morte apparente di Laufey e l’adozione da parte di Odino e Frigga, che lo crescono come fratello di Thor.
Invidioso del fratello, bugiardo e convinto di dover essere il re di Asgard, Loki diventa uno dei più pericolosi villain dell’Universo Marvel. Nei fumetti come nell’MCU, per sventare un suo piano Thor e altri supereroi uniscono gli sforzi e formano gli Avengers.
Su un arco temporale molto più lungo rispetto all’MCU e in particolare sulla sua recente serie televisiva, anche nei fumetti Loki ha alternato fasi (e versioni) più caratterizzate da egoismo, malvagità e antagonismo nei confronti degli Asgardiani e della Terra, ad altre in cui ha mostrato una personalità più complessa e ha cercato varie forme di redenzione, operando anche come agente al servizio di Asgard e divenendo degno di sollevare il Mjolnir (ma a causa di un temporaneo incantesimo che invertiva la moralità di eroi e villain).