La Kadokawa intende cambiare la sua politica in materia di censura? A seguito di alcune dichiarazioni del suo presidente e CEO Takeshi Natsuno parrebbe di sì.
Durante una trasmissione del 21 luglio Natsuno si è infatti espresso su un tema molto delicato in ambito editoriale. Quando si tocca l’ambito della censura è come camminare sui cristalli. E le sue parole non sono state ben accolte.
La dichiarazione affermava quanto segue. Il CEO ha affermato che molti manga non incontrano gli standard di Google o Apple. Questo crea problemi di visibilità.
Quindi la strada migliore per il presidente sarebbe riassettare i parametri per le pubblicazioni. Nell’era di Internet alcuni contenuti non sono accettabili e occorre alzare l’asticella. Inutile dire che anche se ipotetica questa possibilità suoni come una minaccia.
Una risposta articolata a queste parole è stata quella di Mikito Chinen. La scrittrice si schiera contro il presidente della Kadokawa con un’ottima argomentazione. La natura stessa degli anime e dei manga prevede la libertà di espressione totale.
All’estero ciò che viene apprezzato è che in queste produzioni ci sia libertà, respiro. Una simile opinione all’interno di una casa editrice così rinomata appare pericolosa. Secondo la Chinen, ma non solo.
Takeshi Nastsuno ha però già fornito le sue scuse. Inoltre data la sua posizione si è autopunito per l’ambiguità del messaggio. Il suo stipendio da agosto ad ottobre avrà un taglio del 20%.
Kadokawa Shote, dal 1945 ad oggi
Fondata il 2 aprile del 1945 la casa editrice ha cambiato nome nel 2003 diventando la Kodakawa Holdings. Sulla facciata della sede appare un motto latino preso da un carme del poeta latino Orazio.
Hinc omne principium, ossia ogni inizio (parte) qui. Un augurio e una promessa. Ad oggi è uno degli editori di punta in Giappone. Soprattutto per la stampa di Neon Genesis Evangelion, la sua pubblicazione più celebre. Dal 2014 si è fusa con Dwango.