Uscito l’8 giugno, in contemporanea con l’edizione da edicola di Per mano mia, l’edizione 2021 de Il Commissario Ricciardi Magazine contiene quattro storie inedite: tre del Commissario e una de I bastardi di Pizzofalcone, un’altra creatura di Maurizio De Giovanni.
Volume di 176 pagine a colori, in formato 16×21 cm, progetto curato da Luca Crovi, storie realizzate in coordinamento con la Scuola Italiana di Comix.
Lo spirito giusto
Scritta da Claudio Falco (con soggetto realizzato insieme a De Giovanni), disegnata da Daniele Bigliardo, Lo spirito giusto segue il punto di vista di Tata Rosa, da poco passata a miglior vita ma ancora preoccupata per Luigi Ricciardi, il “signorino” cui ha dedicato la vita: la donna soffre per la solitudine del commissario e la relazione mai nata con Enrica.
Al posto di Rosa arriva la nipote Nelide, molto pignola ed esperta per quanto riguarda gli acquisti di alimenti, tanto da tenere sotto scacco il fruttivendolo Sarracino (raffigurato come Raoul Bova), abituato a corteggiare le clienti e averle ai suoi piedi.
Ricciardi indaga sull’omicidio del macellaio Pasquale Ammaturo, ucciso nel suo negozio. Maione scopre che la vittima non era particolarmente benvoluta nel quartiere. I sospetti cadono sul ciabattino, padre di una ragazza insidiata dal macellaio.
L’uomo senza nome
Ne L’uomo senza nome, di Paolo Terracciano (con De Giovanni nuovamente coinvolto nel soggetto) e disegni di Alessandro Nespolino, il focus si sposta da Ricciardi al fascismo: in particolare, scopriamo il passato torbido e oscuro dell’agente Falco, che sovente spia lo stesso commissario e la cantante Livia Lucani.
All’inizio del ventennio, l’uomo faceva l’autista per un professore, critico musicale e contrario al regime: l’occasione per conoscere Livia Lucani a inizio carriera, quando interpretava un falco nell’opera “La donna senza ombra”.
Il professore è sempre più turbato dall’ascesa del fascismo e dalle violenze, mentre l’autista ne rimane affascinato. L’antifascismo porta il professore a trasferirsi a Parigi. Rimasto senza lavoro e pieno di rancori, l’autista viene reclutato dall’OVRA, la polizia segreta fascista: come banco di prova gli viene commissionato l’assassino del professore. Con l’ingresso nell’OVRA, l’uomo sceglie Falco come nome di battaglia.
Canzone per Livia
Canzone per Livia, scritta da Sergio Brancato e disegnata da Luigi Siniscalchi, parte con i ricordi della tournée in America della donna a fianco del marito, il tenore Arnaldo Vezzi: il matrimonio già in crisi dopo pochi mesi, a causa dell’atteggiamento del cantante, l’incontro con l’affascinante l’attore William Powell.
Nel presente, la proiezione di un film di Powell, divenuto una star di Hollywood, è per Livia l’occasione per un sogno a occhi aperti, con la grafica che omaggia le strisce di Ethel Hays: è ambientato nella New York dei primi anni 20, fra gangster, versioni americanizzate di Ricciardi e Maione, ritorsioni contro Arnaldo e Livia. La cantante è persa tra due amori impossibili, quello di Powell e quello di Ricciardi.
Il segreto di Mina
Scritta da Sergio Brancato su soggetto di De Giovanni, con tavole di Carmelo Zagaria, Il segreto di Mina è un’indagine complicata per i Bastardi di Pizzofalcone. Marco Aragona e Francesco Romano sono alle prese con una faccenda delicata, una segnalazione su un possibile abuso su minore. Le indagini rivelano una realtà più complicata.
Sviluppo
Quattro storie di taglio molto diverso permettono di approfondire i personaggi e il mondo del Commissario Ricciardi: la fedelissima Tata Rosa, la tormentata Livia con i suoi amori impossibili, l’ascesa del fascismo, le frustrazioni che portano alla “nascita” dell’agente Falco.
Piacevole la variante grafica del sogno di Livia, per la quale Luigi Siniscalchi si è ispirato alle strisce di Ethel Hays, alle classiche comiche del cinema Hollywood e all’immaginario legato ai ruggenti anni 20.
Nelle storie de I bastardi di Pizzofalcone si rimane a Napoli, ma con ambientazione completamente diversa, non solo perché contemporanea: i personaggi sono animali antropomorfi, i poliziotti sono più scanzonati rispetto a Ricciardi, la realtà è completamente diversa da come appare all’inizio delle indagini.
Benché poco focalizzato sul commissario Ricciardi, il Magazine soddisfa i lettori di De Giovanni con quattro storie di qualità: tre approfondiscono il suo mondo con approcci narrativi diversi e piacevoli, una ci porta nel bizzarro contesto de i Bastardi di Pizzofalcone
De Giovanni, il creatore di Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone
Maurizio De Giovanni, autore dei romanzi gialli e polizieschi, ha creato il commissario Ricciardi e I bastardi di Pizzofalcone, su cui la Rai ha realizzato fiction televisive. Ha scritto per Bonelli la maggior parte delle sceneggiature delle trasposizioni a fumetti delle sue opere. Nei fumetti de I bastardi di Pizzofalcone, i protagonisti sono rappresentati come animali antropomorfi.
De Giovanni, anche autore teatrale, nel 2014 ha partecipato con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli all’antologia Giochi criminali. Sue anche le serie letterarie di Mina Settembre (anch’essa divenuta una fiction Rai) e di Sara Morozzi. Per i fumetti del commissario Ricciardi, De Giovanni ha voluto una squadra di artisti partenopei, coordinata dalla Scuola Italiana di Comix, sede unica a Napoli.