Arrivano delle novità sul live action di Tokyo Revengers, opera scritta da Ken Wakui.
Se ti interessa avere informazioni sulla serie animata, puoi trovare l’articolo qui.
Il sito ufficiale del film ha infatti rilasciato il primo trailer completo, dove viene svelato anche il titolo della sigla ufficiale: Namae o Yobu yo (I’ll Call Your Name) della rock band SUPER BEAVER.
Ci sarà anche Hiro Shimono come voce narrante.
Il film, diretto da Tsutomu Hanabusa (live-action Kakegurui, Miseinen dakedo Kodomo ja Nai) sarebbe dovuto uscire lo scorso 9 ottobre, ma a causa dell’emergenza COVID, è stato rimandato a quest’anno, più precisamente al 9 luglio 2021.
Tokyo Revengers, cast
- Takumi Kitamuranel ruolo di Takemichi Hanagaki;
• Yuki Yamada è Ken Ryūgūji;
• Yosuke Sugino come Naoto Tachibana;
• Nobuyuki Suzuki nel ruolo di Masataka Shimizu;
• Hayato Isomura è Atsushi Sendō;
• Shotaro Mamiya come Tetta Kisaki;
• Ryō Yoshizawa nel ruolo di Manjirō Sano. - Mio Hamda nel ruolo di Hinata Tachibana
- Gordon Maeda nel ruolo di Takashi Mitsuya
- Hiroya Shimizu nel ruolo di Shuji Hanma
Altri membri del cast aggiuntivi includono Kazuki Horike nel nome del duro haruki “Pa-chin” Hayashida di Takemichi e Yoshiki Minato nel nome di Nobutaka Osanai, il leader della banda Moebius.
Tokyo Revengers, trama
Takemichi Hanagaki è un ventiseienne che vive un trauma per la morte di Hinata Tachibana, che oltre a essere una sua grande amica era anche stata il suo vero primo amore. Non intraprende nella sua vita nessun’altra relazione amorosa, finendo ad alloggiare in uno stabile estremamente malmesso e a svolgere un lavoro che non sopporta. Dopo essere stato spinto contro un treno in corsa, scopre che invece del suo decesso si è verificato un incredibile viaggio indietro nel tempo, capace di riportarlo a prima della morte di Hinata. Lo scopo dell’esistenza di Takemichi diventa così proteggere Hinata, pur sapendo che ciò risulterà particolarmente difficile: la ragazza era stata infatti uccisa in seguito a una rappresaglia da alcuni giovani criminali, e l’unico modo per impedire il fatto è diventare più “potente” di loro.