Benvenuto in questa nuova recensione. Oggi ti parlerò di una riedizione di un manga alquanto antico, la cui nuova pubblicazione è offerta da JPop. Si tratta del manga La finestra di Orfeo.
Orpheus – La finestra di Orfeo (オルフェウスの窓 Orufeusu no mado) è un manga disegnato da Riyoko Ikeda e pubblicato tra il 1975 e il 1981 sulla rivista Margaret, edita da Shūeisha e in seguito raccolto in 18 volumi.
La finestra di Orfeo rappresenta il manga più lungo pubblicato dall’autrice ed è ambientato tra Germania, Austria e Russia poco prima dell’inizio della prima guerra mondiale. Grazie a questa serie, l’autrice vinse il 9º Premio d’Eccellenza da parte dell’Associazione dei fumetti giapponesi nel 1980.
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La trama di La finestra di Orfeo
La storia vede come protagonista Julius, una ragazza che ha vissuto la vita interamente come un ragazzo al fine di ottenere l’eredità di quello che è il padre biologico, a discapito delle due sorelle maggiori, figlie della legittima moglie. Julius viene iscritto in un conservatorio cattolico.
Il volume inizia con un altro studente trasferito, Isaak, il quale, incuriosito dalla leggenda, sale le scale e si affaccia a quella che è conosciuta come la finestra di Orfeo; si dice che chi si affaccia fuori dalla finestra si innamorerà della prima donna che vedrà passare, ma come Orfeo sarà destinato ad un amore travagliato e infelice. Affacciandosi, Isaak vede Julius.
Tra i due nasce un’amicizia: Isaak è uno studente povero, dotato di un’immenso talento musicale e che riesce ad iscriversi grazie ad una borsa di studio, mentre Julius è uno studente appena trasferitosi. Altro personaggio importante è Klaus, quello che sembra essere il ragazzo amato da Julius.
Impressioni su La finestra di Orfeo
Dato lo stile di disegno estremamente simile, è praticamente impossibile non fare il paragone con l’opera più nota (almeno in Italia) conosciuta come Lady Oscar. Le due protagoniste sono estremamente simili nell’aspetto esteriore, ma hanno qualcosa che le colloca praticamente agli opposti: mentre Oscar viene cresciuta come un maschio ma la sua femminilità non viene mai negata (anzi, le viene lasciato un margine di liberà come quando decide di vestirsi da donna per poter ballare con Fersen), la femminilità di Julius le viene completamente negata, diventando anche oggetto di ricatto da parte di chi è consapevole del suo segreto.
Dal punto di vista grafico, ci sono diverse caratteristiche che possono essere piacevoli o meno, a seconda del gusto di chi legge l’opera: la prima è quella in cui si ritrovano gli occhi particolarmente scintillanti, che a volte sembrano essere messi lì senza un senso o senza un motivo; la seconda caratteristica è la totale assenza di pupille, a volte non motivata dato che c’era la possibilità di inserirle; la terza caratteristica è la presenza di dialoghi al di fuori delle vignette, che rende spesso difficile se il testo che si sta leggendo è solo un pensiero o una parte del dialogo.
Dal punto di vista stilistico, si tratta di un’opera estremamente dettagliata, che mostra con accurata attenzione lo stile utilizzato a quel tempo.
Nonostante la storia sia costellata da personaggi secondari, sembra che ognuno di questi nasconda un segreto o una storia, e ciò consente di lasciare alta la tensione. Si tratta di un’opera che, se riesce ad attirare il giusto lettore, lo rende incapace di staccarsi.